Outlander: 5 motivi per recuperare la serie su Fox Life
Volete recuperare Outlander ma non sapete se è la serie adatta a voi? Qui di seguito i suoi punti di forza!
Immaginate di vivere una vita normale, con un lavoro, una relazione stabile e dei sogni e poi di compiere un viaggio, di visitare delle antiche pietre… e di ritrovarvi improvvisamente nel passato! Questa è la trama di Outlander in poche parole, una sinossi che già così riesce a dare un piccolo assaggio di ciò che questa serie del 2014, prodotta da Ronald D. Moore, può offrire ai suoi spettatori.
Giunta alla sua quinta stagione, trasmessa su Fox Life dal 6 marzo al 25 giugno 2020, Outlander è il titolo ideale da recuperare per chi desidera una serie dalle grandi potenzialità, ricca di sfumature, di avventure, amori e personaggi interessanti. Outlander cresce con lo spettatore, puntata dopo puntata, stagione dopo stagione ed è per questo – nonché per molti altri motivi che fra poco vi elencheremo – che merita di essere vista!
Outlander: magia, battaglie e amori
Negli anni ‘40 Claire Randall (Caitriona Balfe)parte per la Scozia con il marito per la luna di miele. Un giorno la donna si reca presso un cerchio di pietre che secondo le leggende locali è magico, lo tocca e si ritrova nel passato, nella Scozia del Settecento. In un’epoca sconosciuta e pericolosa, la protagonista dovrà imparare a farsi accettare, ad adattarsi a luoghi, situazioni e individui ostili e a sfruttare tutte le conoscenze a disposizione per sopravvivere.
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Una delle prime cose che si possono dire per descrivere Outlander è che si tratta di una serie estremamente sfaccettata e difficile da inquadrare in un solo genere. Darle delle etichette sarebbe riduttivo, poiché questo titolo riesce a offrire un po’ di tutto allo spettatore. Gli amanti del genere storico troveranno in Outlander un drama in costume decisamente valido, ricco di vicende avvincenti, di battaglie e fatti ispirati a eventi europei e statunitensi realmente avvenuti.
Chi apprezza il romance potrà godere di una trama costruita su una bellissima storia d’amore credibile e coerente, ma anche travagliata o costantemente ostacolata da avversità e nemici.
Non manca nemmeno l’elemento fantasy poiché a fare da sfondo ai viaggi temporali della protagonista e alle sue vicissitudini settecentesche è la componente magica. Non si tratta però di un fantasy canonico, ma di piccoli elementi soprannaturali – provenienti dal folklore celtico – disseminati qua e là in una trama realistica.
Il risultato di questa commistione tematica è un prodotto che da un lato si mostra familiare e rassicurante, ma che dall’altro offre spunti nuovi a ogni stagione.
Outlander: una coppia vincente!
Un titolo dalla spiccata componente romance sarebbe ben poco interessante senza una coppia capace di conquistare lo spettatore. Jaimie e Claire potrebbero a prima vista sembrare una ship quasi scontata, un po’ prevedibile, ma si consolida talmente tanto nel tempo da rappresentare un elemento immancabile della serie. La loro forza sta nel fatto che non sono sempre uguali a se stessi, ma sottoposti costantemente a una buona crescita interiore.
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Il loro percorso di coppia, tutt’altro che rose e fiori, inizia con due personaggi dai tratti caratteriali ben definiti (testardo, un po’ chiuso di mente lui, sfrontata lei, per quanto spaesata), ma nel corso degli episodi e delle stagioni Jamie e Clare crescono insieme, assumendo l’uno alcuni tratti dell’altro, smussando le asperità delle proprie personalità e mantenendo tuttavia le caratteristiche che li definiscono. Il loro rapporto non si limita a una storia romantica e passionale, ma rappresenta una vera e propria alleanza. Nonostante le differenze personali – influenzate anche da un’epoca di provenienza molto diversa – questi due protagonisti bilanciano bene pregi e difetti, in una relazione che è anche d’amicizia e di rispetto reciproco.
A dare forza alla coppia è l’interpretazione di Caitriona Balfe e Sam Heughan, capaci di dimostrare su schermo un’ottima intesa.
Outlander: personaggi ben caratterizzati
A fianco di una solida coppia di protagonisti, Outlander offre anche un buon sistema di personaggi secondari. Questi sono davvero molti e nel tempo possono anche passare un po’ in sordina, ma alcuni diventano elementi fissi con tratti ben definiti e con un’evoluzione coerente. Nel corso delle cinque stagioni abbiamo modo di incontrare figure provenienti da Paesi, estrazioni sociali e culture diverse, di assistere ad alleanze e tradimenti e di affezionarci a loro.
Il grande numero di personaggi rappresenta sia un elemento affascinante della serie, sia un suo punto debole. Sebbene il focus sia sempre il rapporto tra Jaime e Claire e la particolare provenienza di quest’ultima, a volte la trama sembra divagare, concentrandosi troppo su eventi secondari. Sebbene questo doni dinamismo e fascino alla storia, in alcuni casi sembra spostare troppo l’attenzione dalla vicenda principale.
In linea di massima la creazione di nuovi personaggi aiuta la serie a mantenere un tono realistico e a variare i suoi contenuti, tanto più quando queste figure sono ben caratterizzate e credibili.
Outlander: un’interessante impronta femminista
Una donna del ventesimo secolo che viene catapultata nel Settecento porta inevitabilmente alla creazione di situazioni bizzarre, di incomprensioni e di anacronismi. Claire deve imparare a vivere in un’epoca diversa dalla propria, culturalmente, scientificamente e socialmente arretrata. L’unico modo per sopravvivere è cercare di passare il più possibile inosservata, ma Claire capisce presto che le conoscenze accumulate come infermiera di guerra (nonché il proprio bagaglio culturale moderno) può tornarle utile. Il suo personaggio è quindi molto sfaccettato: da un lato è una donna che comprende e accetta la società in cui si trova a vivere, ancora caratterizzata da discriminazioni di genere, razzismo, crudeltà e ignoranza, dall’altro non abbandona il proprio carattere determinato, la propria indipendenza e le proprie preziose conoscenze. La sua modernità la fa apparire come una sorta di fattucchiera, ma questa sua consapevolezza della storia e del mondo permette alla serie di mostrare anche un interessante lato femminista, e non solo grazie a Claire!
Outlander: paesaggi mozzafiato
Proprio come nella vita, anche nelle serie tv l’occhio vuole la sua parte. Oltre a una trama ricca di avvenimenti e a personaggi ben costruiti – ai quali è difficile non affezionarsi – Outlander è una meravigliosa serie in costume che ci permette di viaggiare…e non solo nel tempo!
Ambientata inizialmente nella Scozia del Settecento, Outlander conquista fin da subito lo sguardo con scenari davvero incantevoli. Prati, foreste, le sconfinate Highlands… la natura ricopre un ruolo fondamentale in questa avventura, ma non è l’unico elemento ambientale importante. Di stagione in stagione qualcosa cambia un po’ e, attraverso viaggi (più o meno voluti) i personaggi si trovano a spostarsi da un Paese all’altro. Non c’è dunque spazio per la monotonia: visiteremo la sofisticata Francia del diciottesimo secolo, resteremo affascinati dalle foreste ancora abitate da nativi, ci sposteremo via mare e molto altro!
Insomma, Outlander è una serie che merita di essere recuperata. Non sempre riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore, a causa di alcune divagazioni che potrebbero far perdere un po’ la concentrazione, ma è un prodotto valido nella scrittura, nella costruzione dei personaggi e nella realizzazione tecnica. Con i suoi paesaggi mozzafiato, le figure affascinante e gli eventi storici (di cui è possibile far tesoro in modo semplice ed efficace), Outlander tiene tanta compagnia.
La sua quinta stagione viene trasmessa attualmente sul canale Fox Life, pronta per far vivere ai suoi personaggi nuove avventure, emozioni e difficoltà! Vi abbiamo convinti?