Ozark: cosa aspettarsi dalla seconda stagione della serie tv Netflix
Un recap dettagliato e un'analisi sull'imminente seconda stagione della serie tv Netflix con protagonista Jason Bateman.
Il 21 luglio 2017 Ozark ha fatto il suo debutto su tutti gli schermi dotati di Netflix; dopo nemmeno un mese, la piattaforma streaming aveva già rinnovato la serie per una seconda stagione, in arrivo il prossimo 31 agosto alle medesime modalità. Mentre ci pregustiamo l’avvento dei nuovi episodi, ripassiamo cosa è successo nella prima stagione per prepararci al meglio ai nuovi possibili risvolti.
Ozark: la seconda attesa stagione dal 31 Agosto su Netflix
Jason Bateman è Martin Byrde, un affermato consulente finanziario, alle prese con qualche difficoltà professionale. Niente di troppo preoccupante, visto che l’uomo e la sua famiglia, più o meno consapevole dei fatti, possono contare su una fiorente attività di riciclaggio. Una singolare concatenazione di eventi costringe Martin e famiglia a fronteggiare un drastico cambiamento di prospettiva, anche nei confronti dei complici più stretti di Martin, vedendo come unica soluzione il trasferimento dai sobborghi di Chicago alle rive di un lago sui monti Ozark, nel Missouri. Lì, la famiglia ha la possibilità di rimettersi subito in affari senza perdere tempo e far capire immediatamente di che pasta sono fatti. – Leggi QUI la recensione della prima stagione.
Tra le mosse vincenti della prima stagione della serie è da citare prima di tutto la sapienza con cui la sceneggiatura ha definito i personaggi: mai sbruffoni, i protagonisti appaiono sempre molto misurati e ponderati nelle loro scelte, sconfinando talvolta anche nell’insicurezza. Eppure nonostante le apparenze, la famiglia ne esce fortificata e ogni personaggio sembra assicurarsi a ogni episodio un gradino in più nella scala di affermazione personale.
Ozark è, in fondo, la storia di una famiglia difficile e controversa ma, senza dubbio, unita nel profondo.
Nella creazione della serie, la cui seconda stagione è in arrivo su Netflix il prossimo 31 agosto, gli ideatori Bill Dubuque e Mark Williams hanno saputo forgiare un cast del tutto all’altezza delle aspettative, con Jason Bateman (anche tra i produttori della serie) e Laura Linney a capitanare la squadra affiatata. Accanto al gruppo di interpreti quasi impeccabile, un altro plauso va senz’altro all’aspetto estetico, che fa della superficie visiva di Ozark una vera e propria patina dalla forte componente simbolica. A inizio di ogni puntata, già dalla sigla si hanno tutti gli elementi per prevedere cosa accadrà nei minuti successivi, solo che tutto è celato sotto le criptiche fogge dei simboli e dei disegni che compongono il titolo della serie, in una sorta di autoreferenzialità che quasi riporta ai vecchi tempi di Breaking Bad.
Cosa aspettarsi dalla prossima stagione di Ozark?
Quello che ci viene raccontato nella prima stagione di Ozark è un percorso familiare pieno di insidie, provenienti tutto dall’esterno: anche nella nuova sistemazione, a partire dal primo furto di denaro che gli ospiti dell’albergo mettono a segno a discapito dei Byrde, collaborando alla costruzione dell’identificazione dei protagonisti con delle vittime. In realtà il loro è un ruolo duplice, di vittime ma anche di carnefici di se stessi, innescando una serie di eventi che coinvolgono varie aree sociali, dai cartelli della droga messicani fino all’FBI. La seconda stagione di Ozark si apre quindi su uno scenario quanto mai instabile, ma che vede i quattro Byrde ancora insieme, nonostante gli eventi siano a dir poco avversi. L’avventura della nuova attività per riciclare lo sporco denaro del cartello è ai blocchi di partenza e moglie e figli non abbandonano Marty anche se, vista la delicatezza e la pericolosità del momento, si oppongono a una forte tentazione.
L’intricata trama si infittisce nel corso delle puntate, ma tiene sempre ben saldi i suoi punti fissi, tra cui svettano la tanto citata unità familiare e la ferma determinazione di Martin (che in fondo è quella di tutti) di perseguire i loschi affari nella speranza di semplificarsi la vita. Questi sono dunque due elementi forti che troveremo nelle puntate in prossima uscita e su cui faranno centro gli eventi narrati, partendo comunque dal presupposto che, almeno per come sono stati lasciati i protagonisti, la conformazione dei fatti si delinea più come una concatenazione causa-effetto, con la possibilità, che molto probabilmente sarà sfruttata fin da subito, di tralasciare alcuni dettagli di filoni narrativi minori per dare vita a eventi più slegati dal discorso narrativo in corso. Visto anche che il finale della prima stagione è giunto alle soglie di un ingresso in una nuova attività, ci si auspica anche l’ingresso di nuovi personaggi nel variegato ma composito panorama di Ozark.