Raised by Wolves – Una nuova umanità: la spiegazione del finale della serie TV
Proviamo a spiegare il finale di stagione di Raised by Wolves - Una nuova umanità, la serie prodotta da Ridley Scott in onda in Italia su Sky Atlantic. ALLERTA SPOILER!
Creata da Aaron Guzikowski e prodotta da Ridley Scott, che si è occupato inoltre della regia dei primi due episodi, Raised by Wolves – Una nuova umanità ha debuttato in Italia su Sky Atlantic, portando con sé una serie di domande, riflessioni e scenari distopici che per certi versi ci hanno fatto viaggiare negli universi cari al maestro della fantascienza.
Se i primi due episodi riportano i chiari segni del regista di Alien e Blade Runner è palese come, andando avanti nella narrazione, lo stile tenda a modificarsi e a confondere totalmente lo spettatore, che si trova talvolta spiazzato sia dalle personalità degli androidi Madre e Padre che dall’evoluzione stessa della storia.
Leggi anche la nostra intervista esclusiva a Madre e Padre
Come saprete già Raised by Wolves è ambientata nel XXII secolo e vede protagonisti gli androidi Madre e Padre, interpretati rispettivamente da Amanda Collin e Abubakar Salim, inviati sul pianeta Kepler-22b con l’obiettivo di allevare dei bambini e fondare una colonia umana tecnocratica e pacifista. Tutto mentre la Terra è sconquassata da una sanguinosa lotta tra atei e mitraici.
Nell’arco dei dieci episodi Guzikowski ci conduce in un viaggio che indaga nell’essenza della genitorialità, interrogandosi e interrogandoci sull’importanza della religione, dell’amicizia, della famiglia e sul rispetto di tutte le forme di vita.
La serie ci mostra come dei sei embrioni che gli androidi avevano portato con sé solo uno riesce a sopravvivere. L’arrivo dei mitraici, poi, genera una serie di lotte che porteranno a dei cambiamenti drastici, sia tra i mitraici che nella comunità fondata da Madre e Padre.
Man mano che ci avviciniamo verso gli ultimi episodi aumentano i colpi di scena sia sulle potenzialità di Madre e Padre che sulle risorse disponibili sul misterioso Kepler-22b. Anche Marcus/Caleb (Travis Fimmel) sembra aver perso completamente la testa a seguito di alcune voci che lo guidano nelle sue scelte e che mutano radicalmente il suo atteggiamento, dirottandolo alla fede in Sol, il dio venerato dalla comunità mitraica.
Cosa succede nel finale di Raised By Wolves – Una nuova umanità?
Prima di vedere nel dettaglio cosa accade nel finale di stagione della serie HBO vale la pena sottolineare alcuni tratti salienti della trama. Mentre Madre e Padre viaggiavano in tempi record, approdando su Kepler-22b, l’Arca mitraica aveva intrapreso un viaggio di ben tredici anni per migrare verso la salvezza, inducendo tutti all’ipersonno e mettendo in collegamento solo le menti dei passeggeri, che quindi avevano continuato a interagire tra di loro.
Durante quegli anni Madre e Padre avevano già trovato il posto ideale in cui costruire la loro casa, occupandosi dei raccolti e dell’educazione dei figli. Dopo qualche anno, però, tutti si ammalano o finiscono vittime di incidenti (come Tally) morendo e lasciando Campion come unico superstite. Rendendosi conto che prima o poi il bambino sarebbe rimasto da solo, Padre prende un’iniziativa intelligente quanto rischiosa: inviare un messaggio ai mitraici, unici umani sopravvissuti alla lotta terrestre, affinché Campion abbia la possibilità in futuro di essere accolto dai suoi simili.
Nonostante l’ira di Madre, che distruggerà prima il suo partner (salvo poi riattivarlo) e poi la maggior parte degli abitanti dell’Arca, alla fine queste due comunità finiranno per scontrarsi e confrontarsi.
Il nucleo dell’azione coinvolge certamente il modo in cui Madre e Padre affrontano le sfide quotidiane per crescere nel migliore dei modi Campion e gli altri figli. Da qui si dipanano altri ragionamenti, come ad esempio l’importanza delle fede religiosa. È interessante notare come, nonostante siano cresciuti in ambienti differenti, manifestino ideologie talvolta simili, tendendo verso la fede o verso l’ateismo e ponendosi altresì interrogativi sull’anima, sui concetti di giustizia, famiglia e comunità.
Mentre tutte queste argomentazioni possono apparire quasi scontate, a destare particolare attenzione per gli spettatori sono la psicologia e la fisicità di Madre.
Il personaggio interpretato da Amanda Collin si fa portavoce di una trasformazione intrinseca, capace di far vacillare tutte le convinzioni e convenzioni sugli androidi. Grazie a ciò che vive o rivive tramite le simulazioni riusciamo a comprendere le sue origini e ad avere uno dei colpi di scena più clamorosi di Raised by Wolves: la gravidanza di Madre.
Come fa Madre a rimanere incinta in Raised By Wolves – Una nuova umanità?
La parte più sconvolgente del finale di stagione è la gravidanza di Madre. La negromante resta incinta durante una simulazione. La vediamo incontrare il suo creatore e avere con lui un rapporto sessuale. Anche il suo aspetto fisico sembra mutare durante l’effusione: quando la vediamo “dare alla luce” i bambini al suo torace sono legati dei tubi e il suo corpo è perlopiù privo di forme, mentre durante l’atto sessuale sembra acquistare la sinuosità e la naturalezza di una donna vera, anche se probabilmente questa illusione può essere dettata dal fatto di vedere una sua proiezione, un desiderio insomma.
Successivamente, Madre viene fatta prigioniera da Marcus ma, approfittando della sua distrazione, riesce a fuggire via. Ma non ha più i suoi occhi letali, che le conferiscono abilità fuori dal normale, e come se non bastasse anche il suo corpo ha subito dei danni. Riesce a trovare un androide adibito al servizio medico e a capire cosa non va in lei: un “tumore” l’affligge e l’unico modo in cui può alleviare il fastidio che prova è alimentarlo con delle trasfusioni. Dopo aver usato l’androide che l’ha soccorsa si accinge a cercare nuovi donatori, scontrandosi tuttavia con la stessa razza aliena che li aveva minacciati in precedenza e che lei e Padre erano stati costretti a imprigionare e poi a far uccidere dai figli (affinché si sfamassero).
Lo scontro porta la creatura alla morte e Madre a ingurgitare il suo sangue, ma qualcosa da quel momento in lei cambia: diventa aggressiva al punto che implora Tempest di starle alla larga.
Ma quale creatura partorirà Madre? Come forse qualcuno poteva sospettare non darà alla luce un bambino geneticamente modificato e nemmeno il profeta che Sol aveva predetto, bensì una creatura dalle fattezze serpentesche, probabilmente appartenente alla stessa razza che i due androidi pensavano fosse estinta dopo aver trovato diversi resti ossei dell’animale. Vale la pena sottolineare come la nascita sia accompagnata dalle visioni di Madre, che continua a vedere delle persone che assistono alla nascita di una creatura che esce dalla bocca di un umano, racchiuso in un dodecaedro, quest’ultimo molto simile a quello che il mitraico ha trovato nel deserto, probabilmente lasciato dalle persone che vivevano su Kepler-22b e che potrebbero non essere morte.
Proprio una di queste persone infatti esce e tenta di uccidere Madre prima che partorisca, spingendola in una delle grandi fosse che punteggiano il paesaggio. Naturalmente l’androide riesce a uccidere il suo aguzzino e, con l’aiuto di Padre, ad analizzare il suo cadavere, scoprendo che sta trasportando il cranio di un neanderthal originario di Kepler-22b e ipotizzando che gli umani siano l’evoluzione dei neanderthaliani. A testimoniare la loro presenza sul pianeta anche il ritrovamento in una grotta, da parte di Paul, di alcuni geroglifici.
Sempre Paul scoprirà finalmente la verità su sua madre, finendo per spararle, pur senza ucciderla. Tornando alla creatura generata da Madre, i due androidi tentano di eliminarlo in modo da tenere la colonia umana al sicuro. Notiamo che la sua crescita è rapidissima: nel giro di pochissimo tempo raggiunge dimensioni esagerate e, cosa ancora più preoccupante, si ciba di sangue, quindi rappresenta decisamente una minaccia per gli abitanti di Kepler-22b. Sicuramente ha un intelletto molto sviluppato, è in grado di volare e, oltre ad avere enormi e preoccupanti dimensioni, è provvisto di denti affilatissimi. Per tutte queste ragioni è chiaro che potrebbe essere in grado di setacciare il pianeta ed eliminare le forme di vita che servono alla sua sopravvivenza. Tuttavia nell’ultima scena di Raised by Wolves – Una nuova umanità vediamo che la creatura ha raggiunto dimensioni strabilianti e, a differenza di quanto speravano Madre e Padre, è sopravvissuta allo schianto.
Tutto questo ci fa intuire che l’abitante di Kepler-22b aveva delle buone ragioni per eliminare Madre, evidentemente già sapeva cosa avrebbe generato e, come se non bastasse, pare che i vecchi abitanti del pianeta un tempo venerassero quelle creature, motivo in più per credere che ne conoscano a menadito ogni dettaglio.
Il modo in cui viene alla luce, poi, non può non farci venire in mente la saga di Alien! La creatura serpentesca, che sembra per certi versi simile a un pesce, fuoriesce dalla bocca di madre con veemenza a seguito di lancinanti dolori.
Chi sono gli umani de-evoluti e come si amalgameranno ai nuovi abitanti di Kepler-22b? C’è un futuro per i neanderthal in Raised by Wolves?
A proposito di riferimenti al mondo di Alien, i più attenti non si saranno fatti sfuggire l’analogia tra le figure che vede Madre e gli ingegneri che abbiamo conosciuto nel film Prometheus: il casco che indossano è decisamente molto simile e questo non fa altro che alimentare i voli pindarici dei fan, desiderosi di rintracciare un riferimento con l’universo creato da Ridley Scott.
Come sottolinea Padre, i neanderthal sono gli antenati dei sapiens e il fatto che il neanderthal ucciso da Madre custodisca il cranio di un sapiens significa che, giunta su quel pianeta, la razza umana non sta progredendo ma regredendo. Quel pianeta ha una storia che pericolosamente ignorano e i due androidi lo sanno bene.
Focalizzandoci sugli umani de-evoluti, tutto sembra dirci che vivono ancora sul pianeta, magari nelle caverne. Almeno, un esemplare lo abbiamo visto e chissà, potrebbe non essere il solo. Anche se solo con la visione della seconda stagione di Raised by Wolves riusciremo a scioglierci i dubbi in merito, è chiaro come questi individui abbiamo osservato i coloni e magari tentato di capire fino a che punto avrebbero potuto fidarsi di loro. Saranno magari degli ottimi alleati contro le creature serpentesche che si aggirano su Kepler-22b? O forse, visto quanto mostrano i geroglifici – in cui vediamo il lander e la venuta degli umani sulla terra – potrebbero adorare segretamente Madre?
Altra ipotesi che balza alla mente è che potrebbero essere soppiantati dai sapiens, come già avvenuto sulla Terra 38.000 anni fa. E se invece gli umani venissero soppiantati dagli androidi o da altre creature?
Chi è Sol?
Altro enorme punto di domanda va ad attecchire sulla misteriosa figura di Sol. Chi è questo dio per certi versi molto simile al dio cristiano? Ma soprattutto, ha davvero guidato i mitraici sul pianeta Kepler-22b? Davvero adesso sta parlando a qualcuno di loro per avvisarli su verità e menzogne?
Di fatto Sol potrebbe essere tante cose o forse niente. In lui si raggrumano i desideri, le suggestioni e le speranze che la gente solitamente ripone nella religione, quindi potrebbe essere esclusivamente il frutto della normale e atavica necessità umana di credere in qualcosa, ma potrebbe anche essere effettivamente l’artefice di tutto. Ricordiamo, per esempio, che i mitraici non hanno inventato la Negromante, piuttosto pare abbiano ottenuto i progetti da Sol. Madre, come si vede nelle simulazioni fatte dall’androide, è stata modificata e resa in grado di accudire dei bambini, ma evidentemente esiste un’intelligenza artificiale (forse legata a Sol) su Kepler-22b e forse la stessa intelligenza ha interagito con Madre mettendole la creatura serpentesca nel ventre e dicendole che la sua missione non è quella di accudire la razza umana, che Campion e gli altri sono solo una prova, destinati inevitabilmente a finire, la vera missione è invece la creatura che sta generando.
Potrebbe essere stato Sol a fare questo? È stato lui a ingravidare Madre, a parlare a Paul e Marcus, lui a muovere le fila di ciò che accade o è accaduto sul pianeta prima dell’arrivo della colonia di Madre e Padre? O forse Sol, inteso come dio da venerare, non esiste e quindi l’artefice di tutto è un’entità aliena e superiore?
Qual è il destino di Caleb/ Marcus?
Parlando del finale di Raised by Wolves non si può non focalizzarci sul destino del personaggio interpretato da Travis Fimmel. Soldato ateo, è giunto sul pianeta dopo aver mutato chirurgicamente il suo volto, prendendo il posto di un mistraico e amalgamandosi ai coloni veneratori di Sol. Pur consapevole di chi è e cosa vuole, a un certo punto inizia a cambiare direzione lasciandosi manipolare da misteriose voci che, a sua detta, sussurrano la volontà di Sol. Ma è davvero così o sta semplicemente perdendo il lume della ragione? Considerando che in molti sentono delle voci, Marcus potrebbe di fatto non essere il prescelto che crede. In ogni caso il suo atteggiamento lo porta ad allontanare la moglie, a essere picchiato quasi a morte dai mitraici e infine a uccidere dei suoi simili eccetto uno, che costringerà a pregare insieme a lui. In merito a questi ultimi, non sappiamo esattamente chi siano. Marcus si professa re del pianeta, ma è in arrivo una nuova navicella e tecnicamente potrebbe non portare nulla di buono nel futuro dell’ex soldato ateo.
Campion può guidare i bambini sopravvissuti?
Altro personaggio di fondamentale importanza in Raised by Wolves è Campion, l’unico sopravvissuto tra i figli di Madre e Padre, che fin dal principio notiamo essere molto maturo, coraggioso e volitivo. Nonostante gli screzi con i genitori adottivi (se così possiamo definirli), Campion non perderà mai davvero la fiducia nei loro confronti e, d’altro canto, anche Madre è profondamente legata a lui e preoccupata per il suo destino.
Alla fine della serie, mentre i due androidi si immergono nel nucleo fuso di Kepler-22b, non fanno a meno di preoccuparsi del figlio, esprimendo le sue qualità di leader. A loro parere il ragazzino sarà in grado di radunare gli altri bambini e aiutarli a sopravvivere sul pianeta in cui si trovano, anche perché lo conosce più di tutti gli altri, essendoci nato e cresciuto. La domanda che resta depositata sul fondo però è: abbraccerà la fede mitraica come Paul e Hunter o vivrà seguendo i dettami dell’ateismo? E continueranno a rimanere lì o si sposteranno nella tanto menzionata zona tropicale? C’è anche da capire se sbucheranno fuori Madre e Padre e come si comporteranno, visto che la loro intenzione è senza dubbio quella di tornare dal figlio.
Vediamo infatti Padre trascinare Madre fuori dal nucleo, ma non abbiamo nessuna certezza in merito al loro salvataggio anche se sappiamo che i due attori sono già impegnati con le riprese della seconda stagione, quindi ritorneranno sicuramente in azione.
Qual è il vero significato di Raised By Wolves?
Tirando le somme e cercando di capire qual è il significato che si cela dietro l’opera prodotta da Ridley Scott è innegabile innanzitutto notare il palesarsi della mostruosità accostata non agli alieni bensì agli uomini. Come in Alien o Blade Runner, solo per citare i titoli più noti, anche in Raised by Wolves a farsi la guerra sono gli esseri umani e, anche quando vengono educati al pacifismo e creati attorno a loro i presupposti per una convivenza priva di lotte, la contraddizione è insita nel loro DNA al pari degli interrogativi sulla vita e sull’esistenza di un’anima o di un dio giusto a cui confidare i propri desideri e dispiaceri.
Questa “nuova umanità” allora altro non è che la somma di ciò che è rimasto a seguito di un’ultima guerra tra esseri simili; un manipolo di persone pronte a uccidersi reciprocamente anche solo per un’idea.
Rimanendo sempre nella comfort zone del titolo non si può fare a meno di trovare una lontana analogia con la leggenda di Romolo e Remo. Raised by Wolves, ovvero “allevati dai lupi”: la serie lo mette sotto i nostri occhi fin dal principio, richiamando alla mente la lotte fratricida che è intrinseca nella creazione e infine donandoci persino una reliquia: il dente di Romolo. In questo caso, è vero, non ci sono fratelli di sangue a farsi la lotta, ma cosa cambia?
Stando sul piano “biblico” altre analogie sono chiaramente rintracciabili nella fede mitraica e nella ricerca di un profeta che, se in principio sembrava essere Campion, andando avanti non sembra più essere la scelta più ovvia.
Anche la questione della maternità e della paternità vengono largamente affrontate, tirando in ballo tutta una serie di interrogativi che la società odierna ha messo sotto i riflettori. Già, perché Madre e Padre, nonostante siano degli androidi programmati per crescere dei bambini umani, talvolta sembrano avere tutti gli atteggiamenti che si addicono a dei veri genitori e questo lascia vacillare sia i protagonisti che gli spettatori. Alle volte si ha quasi l’impressione che questi androidi tengano agli umani più degli umani stessi.
Anche la creazione assume un valore fondamentale in Raised by Wolves. La frase che Madre dice a Tempest, “Tu sei una creatrice, io invece sarò sempre e solo una creazione” la dice lunga sul desiderio di maternità, così come fa riflettere il confronto tra Madre e Mary/ Sue.
Infine, non si può non fare a meno di esaminare la creatura che Madre porta in grembo, quanto più simile a un serpente che, nella cultura occidentale e religiosa in particolare rappresenta un simbolo di inganno, richiamando alla mente il racconto di Adamo ed Eva e la loro cacciata dal Giardino dell’Eden. Anche in questo caso, di fatto, Madre viene tratta in inganno. Per essere puntigliosi, anche l’immersione degli androidi nel nucleo del pianeta ha una sfumatura che sa di già visto: attraversano le viscere del pianeta per essere riversati in quello che ideologicamente è più simile a un inferno. Ma Kepler-22b è di fatto paragonabile a un vero Eden o è solo la flebile illusione che, andando altrove e tentando di programmare il futuro e l’educazione delle nuove generazioni, qualcosa cambi?
Raised by Wolves – Una nuova umanità non ci fornisce soluzioni né risposte, ci lascia solo con una manciata di riflessioni in un tempo in cui continuiamo a rincorrere lo spazio senza curarci della Terra né dei suoi abitanti.