7 Serie TV accolte con diffidenza che poi hanno avuto successo
Da Batter Call Saul a Peaky Blinders, ecco 7 serie tv che hanno avuto bisogno di più tempo per essere realmente apprezzate.
Il percorso di una serie tv è spesso caratterizzato da numerosi ostacoli, molti dei quali non hanno nulla a che vedere con gli ascolti, i rinnovi o le cancellazioni. Spesso, anche se alla lavorazione partecipano grandi nomi del cinema o del piccolo schermo, si parte con un episodio pilota che viene trasmesso per decidere se lo show meriti davvero la possibilità di andare in onda. A volte vengono ordinati 10 episodi, a volte 6, altre volte uno solo e non sempre il primo episodio convince fino in fondo. Superato l’ostacolo del primo capitolo, con successivi calcoli di audience e ascolti, si arriva finalmente al rinnovo e anche in questo caso si possono commettere errori: nella maggior parte dei casi si tratta di una serie tv che viene cancellata. A volte però, successivamente, si può rimediare e la serie in questione viene così acquistata da altre case di produzione o distribuzione, e quindi, in qualche modo, ripresa. Alcuni di questi show, accolti con diffidenza tanto dal pubblico quanto dalla critica, sono infatti poi diventati protagonisti di un successo inaspettato, sorprendendo ogni spettatore. Ecco di seguito una lista di alcune delle serie tv alle quali andava data un po’ più di fiducia e che hanno avuto bisogno di tempo per essere apprezzate come meritavano.
7. Manifest
Ideata da Jeff Rake con protagonisti Melissa Roxburgh, Joshua Dallas, J.R. Ramirez, Luna Blaise, Jack Messina e Parveen Kaur, insieme a molti altri, la serie sci-fi Manifest, inizialmente trasmessa in seconda serata è arrivata ad avere un primo capitolo di 16 episodi, format sempre meno utilizzato negli ultimi anni. Accolta con recensioni miste la NBC cancellò lo show dopo 3 stagioni. Sia la seconda che la terza avevano ridotto il numero di puntate a 13, senza subire mai particolari cambiamenti riguardo all’audience. Tuttavia però, i numeroseie fallimentari tentativi di salvare la serie hanno portato Netflix a impegnarsi per produrre una quarta e ultima stagione per un totale di 20 episodi. L’hype per una conclusione definitiva dello show ha ovviamente regalato nuovi telespettatori alla serie e probabilmente continuerà ad attrarne, considerando che si tratta di un viaggio di 62 episodi con un finale conclusivo.
6. Sherlock, serie tv BBC
Iniziata nel 2010, creata da Steven Moffat e Mark Gatiss, Sherlock partiva con un potenziale, che era al tempo stesso anche un rischio e cioè quello di adattare l’iconico personaggio di Sherlock Holmes. Ma non solo perché Sherlock era ambientata nel presente: elemento che avrebbe apportato non poche modifiche a quanto narrato nelle storie di Sir Arthur Conan Doyle. Inizialmente Sherlock sarebbe dovuta andare in onda con un singolo episodio di 60 minuti, che non venne però mai trasmesso, riscritto e realizzato poi come una puntata da 90 minuti. Interamente britannica, Sherlock ha adattato il format di 3 episodi per stagione, terminate con la quarta, più la puntata speciale di Natale. Sherlock ha avuto successo mentre la popolarità dei due protagonisti, Benedict Cumberbatch e Martin Freeman aumentava, arrivando oltre oceano. Già famosi nel Regno Unito, la popolarità di entrambi è cresciuta passando dal piccolo al grande schermo, considerando anche che sia Cumberbatch che Freeman hanno preso parte alla saga di Lo Hobbit.
5. Fleabag
Scritta, ideata e interpretata da Phoebe Waller-Bridge, Fleabag è un adattamento del testo teatrale scritto dalla stessa Waller-Bridge, a sua volta nato a seguito di un sketch per un evento di stand-up comedy di 10 minuti. Fleabag è l’esempio perfetto del dramedy, è uno show inaspettato, divertente e amaro e anche un ritratto dell’universo femminile in più sfaccettature. La serie britannica ha avuto ottime recensioni da parte sia della critica che del pubblico con la prima stagione, ma è con la seconda e ultima che il successo di Fleabag è davvero esploso, ricevendo 4 Emmy Awards e 2 Golden Globe. Dapprima in onda su BBC Three e acquistata, a distanza di un anno, da Amazon Prime Video per l’uscita italiana, il secondo capitolo è approdato su BBC One e, dopo pochi mesi, è arrivato anche sulla piattaforma streaming.
4. Skam Italia
Adattamento italiano della serie norvegese, diventato un vero e proprio franchise con la versione francese, belga, tedesca, statunitense, spagnola e olandese, Skam Italia è uno dei migliori e più apprezzati teen drama, non solo in Italia. Skam Italia è infatti stata apprezzata a livello internazionale, ma non è stato sempre cosi: Skam Italia fu infatti inizialmente accolta con freddezza, considerando che si trattava di un format norvegese e quindi non originale italiano: legato a un’altra cultura e a un altro modo di raccontare l’adolescenza. Ma tra la seconda e la terza stagione Skam si è guadagnato una quantità di pubblico, sapendo sorprendere proprio nel raccontare il mondo dell’adolescenza, radicandolo profondamente in Italia, in particolare la serie è ambientata a Roma. Skam Italia si è inoltre avvalso di un grande cast di giovani attori e lo show di Ludovico Bessegato è poi andato oltre l’adattamento norvegese, realizzando una quinta stagione originale, accolta positivamente da pubblico e critica.
3. Better Call Saul, serie tv Netflix
Better Call Saul, creata da Vince Gilligan e Peter Gould è forse l’esempio perfetto di serie che nel corso degli anni è passata da uno spin-off che non avrebbe mai eguagliato lo show originale, a un vero e proprio capolavoro, prequel e sequel al tempo stesso dell’acclamata Breaking Bad. Better Call Saul, incentrata sul personaggio dell’avvocato Saul Goodman, volto di Bob Odenkirk, è infatti partita senza eccessive pretese, inizialmente pensata come commedia, e diventata poi sempre più drammatica. Gli indici di ascolto di Better Call Saul sono stati fin da subito ottimi, ma non è stata assolutamente esente dalla diffidenza da parte dei fan di Breaking Bad, molti dei quali hanno apprezzato e seguito la serie solo a distanza di anni. Nè creatori, né fan né pubblico si sarebbero mai aspettati un risultato così positivo per lo spin-off di una di quelle serie tv che hanno fatto la Storia.
2. Peaky Blinders
Serie tv britannica creata da Steven Knight, con protagonista Cillian Murphy, è un altro incredibile esempio di serie rivalutata e riconosciuta come una delle migliori mai realizzate solo dopo molto tempo. Per un totale di 6 stagioni, Peaky Blinders, a detta dello stesso ideatore, è stato uno show nato per passaparola, disponibile in streaming, e trasmesso nel Regno Unito sul canale BBC Three. Negli anni lo stesso pubblico britannico si è reso conto di essere di fronte a un capolavoro di regia, sceneggiatura, recitazione e fotografia, una serie che meritava di arrivare a un pubblico più ampio. È stato così che, per l’inizio della terza stagione, la serie è stata acquisita da Netflix, diventando finalmente nota a tutti.
1. Il Trono di Spade, serie tv HBO
Per quanto possa sembrare incredibile anche Il Trono di Spade ha avuto la sua dose di diffidenza iniziale, o meglio, nessuno si aspettava che sarebbe diventato un fenomeno mondiale. I primi 10 episodi dello show creato da David Benioff e D.B. Weiss e adattamento televisivo dei romanzi di George R.R. Martin hanno diviso il pubblico, considerando anche alcuni fan della saga letteraria che rimasero delusi. Gli ottimi ascolti della prima stagione sono imparagonabili al pubblico che la serie tv ha raccolto negli anni, con una crescita mai vista con il quarto capitolo. Il Trono di Spade è stato infatti caratterizzato da un continuo aumento di pubblico e fan, anno dopo anno, stagione dopo stagione, assestandosi con il quinto capitolo che aveva comunque un audience elevata e superiore a quello della prima stagione.