Stranger Things: così Netflix ha cambiato la serie e creato buchi di trama
Nel creare un universo fatto di serie TV e fumetti, Netflix ha cambiato la mitologia di Stranger Things e creato dei buchi nella trama: ecco quali.
Stranger Things ha iniziato a creare notevoli e sorprendenti buchi di trama. Con l’arrivo di romanzi, fumetti e videogiochi, tutti medium volti a creare un’esperienza narrativa transmediale, siamo dinanzi a uno Stranger Things Expanded Universe – solo che risultano esservi forti incongruenze, tra i vari medium e l’oggetto alla base.
Pur considerando buona parte di queste incongruenze delle piccolezze, alla lunga potrebbero diventare un problema, soprattutto nell’ottica di una narrativa orizzontale, che in effetti è quanto di più evitabile si possa fare se consideriamo che stiamo parlando di un universo narrativo appena nato e quindi certamente in continuo mutamento e sperimentazione, ma è essenziale che vi sia una coerenza narrativa di fondo. Di fatto però, più materiale produce Netflix, perlopiù in termini di prequel, maggiori sono le relative spiegazioni da fornire a quei determinati buchi di trama che si andranno a creare di volta in volta.
Di per sé la backstory di Stranger Things potrebbe pure non essere un grosso problema se non fosse che lo show dei Fratelli Duffer si sta dirigendo verso la terza e probabilmente ultima stagione – rilasciata da Netflix il 4 luglio 2019. Il problema più grosso, a proposito dei buchi di trama dei vari medium dell’universo condiviso, è quello riguardante il ruolo del Progetto del Governo Americano per il controllo delle menti noto come MKULTRA nella genesi dei superpoteri di Undici (interpretata da Millie Bobby Brown).
Stranger Things: quanti anni ha Undici?
In base a quanto si evince dal primo tie-in dello Stranger Things Expanded Universe – il romanzo Suspicious Minds – è ambientato in un periodo compreso tra Luglio 1969 – l’estate dell’allunaggio per intenderci – e Novembre 1970, ovvero tredici anni prima gli eventi di Stranger Things 1; resta oscuro quindi il modo in cui Terry Ives, la madre di Undici (nata Jane Ives) abbia dato alla luce la primogenita, per poi venire coinvolta dall’MKULTRA e dai progetti del Dr Martin Brenner (interpretato da Matthew Modine). Il tutto potrebbe anche non importarci più di tanto, se non fosse che in Stranger Things 1×06 – The Monster, veniamo a conoscenza che Undici è nata nel 1971, data modificata in Suspicious Minds in giugno 1970; come detto in precedenza, una piccolezza, ma è un qualcosa che denota una mancanza di coerenza narrativa per quello che dovrebbe essere un ambizioso progetto transmediale di un fandom appena nato come quello di Stranger Things. Altra incongruenza è data dall’apertura dell’Hawkins National Laboratory, che nella serie Netflix risulta essere una parte operativa dell’MKULTRA dal 1953, mentre in Suspicious Minds dal 1969.
Stranger Things: MKULTRA o Progetto Indigo?
Il Progetto MKULTRA (che per chi non lo sapesse non è finzione, è stato un reale programma governativo della CIA che conduceva esperimenti sociali sulla popolazione americana per oltre vent’anni) è noto al fandom di Stranger Things per aver “creato” Undici – in Suspicious Minds sembrerebbe che questo privilegio sia spettato al Progetto Indigo, programma governativo (di pura finzione in questo caso), specializzato nella gestione di bambini dai talenti speciali e dalle abilità paranormali, per trasformarli in macchine da guerra essenziali nella lotta al nemico sovietico (siamo in piena Guerra Fredda). In tal senso, una simile incongruenza, seppur affondi le radici nella mitologia di Stranger Things, può essere considerata come una correzione a tutti gli effetti, al fine di non associare un reale programma governativo, a un prodotto di finzione.
Suspicious Minds, sempre a proposito dell’MKULTRA/Progetto Indigo, afferma come i partecipanti al progetto fossero tutti bambini di età compresa tra i quattro e gli otto anni, il tutto supportato da Stranger Things 1 dove lo Sceriffo Jim Hopper afferma come ad Hawkins determinati incidenti si siano verificati subito dopo il rapimento di bambini; l’incongruenza stavolta è da ricercare nella miniserie a fumetti Six. Ambientata nel 1978, la miniserie mostra una serie di flashback – datati 1976-1977 – su una Sei/Francine adolescente convinta dal Dr. Brenner ad abbandonare la propria famiglia per abbracciare il Progetto Indigo. Un’ulteriore incongruenza data dalla miniserie Six è legata alla presenza di altri dieci soggetti, tra cui Otto, Tre (l’unico maschio del Progetto Indigo) all’interno dell’Hawkins National Laboratory – come sono stati riuniti tutti e dieci? E perché cinque anni dopo sono scomparsi?
Stranger Things: Transmedialità e continuity narrativa
La vera domanda da porsi è legata al perché di così tante incongruenze in un universo narrativo espanso appena nato, di fatto un progetto transmediale di grande portata vista la mole del suo fandom.
Siamo dinanzi a un universo narrativo in continua e veloce espansione – negli ultimi 9 mesi son state pubblicate due miniserie a fumetti e tre romanzi – che senza un canone di riferimento (alla Star Wars per intenderci), rischia rapidamente di implodere tra mille incongruenze. L’ipotesi più interessante, in merito a una possibile risposta, è che tutti gli errori di continuità narrativa siano voluti, e magari toccherà proprio a Stranger Things 3 correggerli.
Stranger Things 3 verrà rilasciata da Netflix il 4 Luglio 2019. Ecco la trama della stagione:
È il 1985 a Hawkins, nell’Indiana, ed è arrivato il caldo estivo. La scuola è finita, c’è un centro commerciale nuovo di zecca in città, e i ragazzi di Hawkins stanno entrando nell’età adulta. Il romanticismo sboccia e complica le dinamiche del gruppo, e tutti dovranno capire come crescere… senza crescere. Nel frattempo, il pericolo incombe. Quando la città è minacciata da vecchi nemici e nuove minacce, Undici e i suoi amici ricordano che il male non finisce; si evolve. Ora dovranno unirsi per sopravvivere e ricordare che l’amicizia è sempre più forte della paura.