Stranger Things: le frasi della serie tv Netflix

La celebrazione dell’universo pop anni ’80, condensata in un titolo che ha saputo intrattenere milioni di spettatori e abbonati Netflix. Stranger Things in pochi anni è riuscito a conquistare lo status di cult universale, trattando la fase della delicata formazione adolescenziale in una chiave fantasy distintiva.

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Ideato da Matt e Ross Duffer, la serie composta da tre stagioni e ambientata nella cittadina di Hawkins (Indiana) si concentra sulle dinamiche di un gruppo di ragazzi alle prese con strane entità provenienti dal Sottosopra, una dimensione alternativa completamente priva di vita umana. La protagonista assoluta dello show è Undici, interpretata dalla rivelazione Millie Bobby Brown, una ragazza dotata di straordinari poteri psichici, capace di contrastare la forza delle creature del Sottosopra. Stranger Things è un’operazione estremamente godibile per un pubblico in cerca di tensione costante, e una narrazione tesa e rafforzata dalla presenza di una minaccia in grado di incutere timore in poche apparizioni.

Stranger Things: le più belle frasi della serie tv Netflix

Stranger Things contiene per tutto il corso delle tre stagioni dei dialoghi misurati, che vengono articolati con il fine di impreziosire il rapporto di amicizia fra gli interpreti principali, con l’aggiunta dell’elemento scatenante, il catalizzatore di sventure ma anche di esperienze istruttive: Undici. La battuta più celebre, entrata nell’immaginario collettivo, recita:

“Gli amici non mentono”

Riguarda la presa di posizione di Undici, che nella prima stagione imposta il tono e il ritmo dello show, ricco di candore e momenti toccanti sulla sua crescita e l’evoluzione caratteriale all’interno del gruppo.

“Le persone normali non fanno mai niente di importante a questo mondo”

La sensibilità come punto di forza

Jonathan (Charlie Heaton) avverte suo fratello Will (Noah Schnapp) delle difficoltà da affrontare se si mostra sempre accondiscendente nei confronti della vita. Nell’essere incapace di esprimere la propria personalità all’interno del gruppo e contro le malefiche creature, Will deve ritrovare la volontà di raccapezzarsi e convincersi di possedere una sensibilità che può divenire un punto di forza e non un’indelebile debolezza.

“A volte mi sembra di vederla, come se fosse qui, ma non c’è mai. Non lo so, a volte mi sembra di impazzire”

Qui i fratelli Duffer, realizzatori e sceneggiatori di punta dello show, cominciano a definire un rapporto più intimo fra Mike e Undici tra la prima e la seconda stagione. Una vicinanza che funge da perno essenziale per studiarsi e scoprire un lato maturo di loro stessi. Si avvicina l’ansia nel diventare adulto, ma i due protagonisti cercano in tutti i modi di rimanere uniti, quasi come se diventasse un’ossessione.

“Le mattine sono fatte per il caffè e la contemplazione”

Il ruolo centrale di Jim Hopper

Un altro personaggio da tenere in considerazione all’interno della serie è Jim Hopper (David Harbour). Lo sceriffo di Hawkins dalla lingua tagliente e dal cuore buono introduce una regola fondamentale per il quieto vivere e la civile convivenza: non si deve rivolgere la parola ad una persona che si è appena svegliata.

“Compromesso. È la parola del giorno, va bene? È qualcosa a metà strada. È come essere felici a metà.”

Hopper prende in custodia Undici proteggendola da un passato come cavia da esperimenti. Nel tenerla lontana dai pericoli comincia però a legare indissolubilmente con lei. Prende forma un rapporto padre e figlia singolare, all’insegna dell’affetto sincero e del confronto senza filtri. Il compromesso è un concetto da imprimere nella testa di Undici, una vittima a briglie sciolte e coinvolta in un mondo oscuro e pieno di insidie. La speranza è da riporre nella sua nuova figura paterna e negli amici che possono intervenire nel momento del bisogno.

“Sentimenti…Dio. Mh…la verità è che, per tanto tempo ho dimenticato cosa fossero, ero bloccato in un luogo, una caverna potremmo dire, una caverna buia e profonda , finché non ho lasciato degli eggo’s in mezzo ai boschi…e tu sei entrata nella mia vita e…per la prima volta dopo tanto tempo ho ricominciato a provare qualcosa. Ho iniziato a essere felice. Ultimamente però mi sono sentito lontano da te, come se tu ti stessi allontanando da me. Mi mancano i giochi da tavolo la sera, fare waffle spettacolari a tre strati al tramonto, guardare film western insieme prima di crollare dal sonno…ma stai diventando grande, cresci, cambi, e credo, se devo essere sincero, che questo mi spaventi, non voglio che le cose cambino, quindi credo che forse è per questo che sono venuto qui, per tentare forse di fermare quel cambiamento, per portare indietro il tempo e far tornare tutto com’era prima…mh… ma so di essere ingenuo, non è così che funziona la vita, va avanti, va sempre avanti che ti piaccia o no. Eh si…a volte è doloroso, a volte è triste e a volte è sorprendente…gioioso. E Sai che ti dico, continua a crescere piccola, non lasciare che io ti fermi, commetti i tuoi errori, impara da essi e quando la vita ti fa male, perché te ne farà , ricorda quel dolore, il dolore fa bene, vuol dire che sei fuori da quella caverna. Ma ti prego, se non ti dispiace, per amore del tuo povero e vecchio papà, tieni la porta aperta di 10 centimetri.”

Hopper si sacrifica alla fine della terza stagione, interrompendo definitivamente il flusso di energia, alimentato da un marchingegno di matrice russa, che teneva aperto il varco per il Sottosopra. Una scelta ardua e una decisione che gli costerà la vita. Tuttavia aveva già calcolato la possibile e prematura dipartita, tanto da lasciare una toccante lettera riservata ad Undici. Le parole sono talmente pregne di significato, amore e sensibilità da riscaldare anche il più ermetico dei cuori. Un padre che mette al primo posto l’incolumità di sua figlia prima di ogni altra cosa e non si tira indietro di fronte a gesti da considerare folli. Si tratta di una chiusura finale devastante che ha saputo emozionare tantissimi fan da tutto il mondo.