Tenebre e ossa 2: le 8 differenze maggiori tra la serie TV e i romanzi
La seconda stagione di Tenebre e ossa si discosta ampiamente dai romanzi, scopriamo fino a che punto [SPOILER]
Dopo una lunga attesa Tenebre e ossa è tornata su Netflix con la seconda stagione. In soli otto episodi, la serie, cerca di condensare gli avvenimenti degli ultimi due romanzi della Trilogia Grysha: Assedio e tempesta, Rovina e ascesa. Fin dai primi episodi di avverte una certa frettolosità nell’introdurre nuovi personaggi e successivamente a trattarne le varie storyline. L’intrattenimento è assicurato, e l’immersione nel mondo fantasy ideato da Leigh Bardugo è comunque totale.
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Al di là di ciò, i fan dovranno fare i conti con diverse differenze rispetto ai romanzi, soprattutto nel finale. La serie Netflix riscrive quasi totalmente il destino di vari personaggi. A nostro avviso tale scelta è puramente produttiva, in quanto concede al colosso dello streaming un maggior sfruttamento della saga, che sia con una nuova stagione o possibili spin-off. Tuttavia, il finale si allontana drasticamente da quanto scritto nei romanzi e qualsiasi produzione futura sarà quindi del tutto originale.
Gran parte della stagione sembra rimanere fedele ai romanzi, tralasciando ovviamente la storyline dei Sei di corvi. Le differenze maggiori sono arrivate, come dicevamo, nel finale. Nel corso dell’articolo tenteremo di mettere per iscritto le varie licenze artistiche prese della serie che, per forza di cose, deve fare i conti con le leggi dell’adattamento televisivo. Cercheremo anche di delineare cosa ha funzionato e cosa invece avrebbe dovuto mantenere maggiore attinenza con i romanzi. Ed è quindi senza altri indugi che andiamo ad analizzare le varie differenze tra il Tenebre e ossa di Netflix e i romanzi di Bardugo.
1. Alina Starkov e l’incontro con Nikolai
Non possiamo che partire da qui, dalla protagonista della Trilogia Grysha. Come accennato precedentemente, poche sono le libertà che la serie sembra essersi presa con gli eventi riguardanti Alina Starkov, almeno all’inizio. Possiamo però citare il primo incontro con Nikolai Lantsov. Nella serie Alina e Mal salgono volontariamente sulla nave del capitano Sturmhond, che in seguito si rivelerà essere il principe secondogenito del regno di Ravka.
Al contrario, nei romanzi il pirata… no scusate, il corsaro, viene assoldato da Kirigan. Quest’ultimo dopo aver rapito Alina e Mal salpa sulla nave di Stumhond verso il secondo amplificatore. A differenza di quanto si potesse pensare, una volta trovato, Nikolai e la sua ciurma si ribellano al giogo del Darkling lasciandolo ferito. Nikolai, Alina e Mal partono così alla volta di Ravka. Qui gli eventi si presentano pressoché identici, almeno per la protagonista di Tenebre e ossa e non per il principe corsaro.
2. Tenebre e ossa, il nuovo aspetto della santa
Esattamente come nel romanzo Assedio e tempesta, Alina assume il comando della seconda armata (composta dai Grysha). Nella serie di Tenebre e ossa la ragazza accetta fin da subito la finta proposta di matrimonio di Nikolai, in modo differente dal libro nel quale rifiuta. Kirigan non si farà attendere, e attaccherà il palazzo reale con tutte le sue forze. Nel disperato tentativo di fermare l’oscuro e potente Grysha, Alina usa il merzost contro il proprio nemico, ferendolo gravemente.
Tale gesto lascerà Alina in fin di vita e quasi prosciugata dal proprio potere. Ma non è questo l’aspetto interessante di tale avvenimento. Infatti, l’utilizzo del merzost le farà diventare i capelli bianchi e fragili, mutandone per sempre l’aspetto. Lo show Netflix non mostra niente di tutto ciò, per quanto sia un elemento fondamentale del romanzo e che avvicinerà la protagonista alla figura della santa. Ancora non sappiamo perché di tle differenza, ma di sicuro gli ideatori sapranno darci una spiegazione.
3. Le differenze con Rovina e ascesa, la figura dell’Apparat
Dopo esser fuggiti dall’attacco di Kirigan, Alina e compagnia passeranno ben due mesi nei tunnel sotterranei di Ravka. Qui la ragazza verrà controllata dall’Apparat, che costituirà un vero e proprio culto intorno alla protagonista ed è qui che verrà definita come santa. La serie di Tenebre e ossa persegue la santificazione della giovane fin dalla prima stagione, senza mai espanderne il significato o i motivi. I poteri della santa iniziano a indebolirsi per via della lontananza dalla luce del sole e questo porterà ad una fuga dal sottosuolo.
I protagonisti fuggiranno in una montagna nel quale è stato ricavato l’ultimo rifugio della Prima armata e di alcuni Grysha. La protagonista incontrerà nuovamente Baghra, madre di Kirigan. Nel romanzo avverranno diversi accadimenti, tra cui una nuova fuga e successiva ricerca dell’uccello di fuoco. La serie rivela, esattamente come nei romanzi – salvo qualche differenza – come il darkling sia l’ultimo discendente di Ilya Morozova e Mal sia in realtà l’ultimo amplificatore e cugino di Kirigan.
4. Tenebre e ossa e quella differenza sostanziale con il finale della trilogia
Gli avvenimenti della serie, da qui in avanti, saranno pressoché simili al romanzo, con Alina intenta a distruggerà la faglia e sconfiggere una volta per tutte il nemico di Ravka. All’interno del muro oscuro, la ragazza dovrà sacrificare la vita di Mal così da poter accedere al potere del terzo amplificatore, ed è qui che interviene la prima e sostanziale deviazioni. In Tenebre e ossa Alina stessa diventa il catalizzatore del potere della luce, mentre in Rovina e ascesa avviene qualcosa di totalmente differente e a nostro avviso più in linea con la tematica della martire.
Una volta ucciso Mal, Alina perde totalmente e improvvisamente il proprio potere. Questi si disperde, manifestandosi successivamente in normali persone. Mentre è distratto il Darkling viene trafitto da Alina con lo stesso pugnale utilizzato per Mal. Saranno proprio i nuovi evocaluce a distruggere la faglia e non Alina. La protagonista, dopo questi fatti, sceglie la via dell’esilio in compagnia del suo amore Mal, riportato in vita da Tolya e Tamar Kir-Bataar. Fingendo la propria morte, la ragazza sigilla per sempre la sua eredità come Sankta Alina, la Santa del sole.
Avremmo decisamente preferito un finale più attinenti al messaggio ultimo del romanzo, nel quale ci vengono mostrati i vari sacrifici della protagonista e il motivo per il quale diventi a tutti gli effetti una santa. Sacrificio e speranza vengono così a mancare nello show di Tenebre e ossa. Alina e Mal riscostruiranno l’orfanotrofio di Kerazim, accogliendo così gli orfani di Ravka. Una conclusione più suggestiva e d’impatto, che avrebbe incastonato la protagonista all’interno di una figura mitica.
5. Cosa avviene nel finale di Tenebre e ossa 2
Nello show Alina mantiene i propri poteri, è lei a distruggere la faglia e salvare Mal. Quest’ultimo però, vuole capire se ciò che prova per lei sia reale o soltanto una conseguenza del legame che li unisce in quanto santa e amplificatore. Il ragazzo viene così investito da Nikolai della fittizia carica di capitano, cedendogli anche il suo alias: Sturmhond.
Alina, invece, andrà a palazzo con Nikolai, ora incoronato re. Siederà al suo fianco, come generale del secondo esercito e dei Grysha, affiancata sa Zoya e Genya. Durante l’incoronazione i presenti verranno attaccati da una grysha di Fjerda, potenziata all’inverosimile da una nuova e potente droga e sulle cui tracce si metteranno anche i Sei di corvi. Alina userà il suo potere per fermare la Grysha nemica, ma nel farlo scoprirà che non è più la luce a guidarla, ma l’oscurità, esattamente come Kirigan.
È probabile che questo sia un effetto indesiderato del merzost, usato a quanto da pare da Alina per salvare Mal. Ciò che ci ha sorpreso è lo sguardo compiaciuto della protagonista proprio nei minuti finali. Non sappiamo quali siano i piani di Netflix per il futuro di Tenebre e ossa, ma se una terza stagione ci sarà partirà proprio dalla corruzione della protagonista, proprio come aveva predetto Kirigan.
6. La trasformazione di Nikolai Lantsov
A differenza dello show di Tenebre e ossa, nei romanzi trascorre molto più tempo tra un avvenimento e l’altro. Nella serie, tale dilatazione temporale viene totalmente soppressa, mostrando i vari accadimenti in una frenetica successione. Al di là di ciò, una delle maggiori differenze adottate dalla produzione riguarda uno dei personaggi più amati del Gryshaverse, Nikolai Lantsov. Durante la tournée alla ricerca di nuove alleanze in compagnia di Alina, Kirigan tornerà ancora una volta all’attacco.
Il Darkling userà il merzost sul principe come punizione per averlo tradito. Tale maledizione ne corromperà il corpo e la mente, trasformandolo in un mostro alato con tanto di zanne e artigli affilati. Con la pelle carica vene piene d’oscurità, il mostro verrà assalito da una fame insaziabile di carne umana. Nonostante la nuova indole animalesca, Nikolai manterrà una certa consapevolezza di sé e che dimostrare più volte in presenza di Alina.
Nella serie, tutto ciò non avviene, e Nikolai combatte in prima linea contro l’esercito dei Grysha dell’Oscuro. Per fortuna, quando verrà distrutta la faglia dai nuovi evocaluce, anche il principe tornerà alle originarie fattezze umane. Verrà salvato da Zoya quando precipiterà dal cielo dove aver perso le ali. In seguito affermerà di non avere ricordo della trasformazione, mentendo, e insabbiando tutta la faccenda. Purtroppo per lui i segni del merzost rimarranno per sempre con lui, costringendolo a nascondere le cicatrici sule mani con dei guanti.
7. I piani di Netflix per il futuro del nuovo re di Ravka
Nella seconda stagione di Tenebre e ossa, Nikolai verrà colpito alla spalla da Kirigan causandogli una profonda ferita. I risvolti di tale colpo verranno mostrati soltanto nel finale, quando, davanti allo specchio, il re si accorgerà di esser stato corrotto dall’oscurità di Kirigan. Nello specchio non vedrà riflesso sé stesso, ma un nichevo’ya.
Probabile che la trasformazione in mostro da parte di Nikolai sia comunque nei piani di Netflix e potrebbe essere mostrata in una futura nuova stagione. Infatti, come viene raccontato nei futuri romanzi della scrittrice, il personaggio dovrà confrontarsi nuovamente con la figura del mostro ed è molto probabile che la serie sfrutterà gli avvenimenti di romanzi come Il re delle cicatrici e La legge dei lupi. Questo permetterebbe alla serie di ricollegarsi al materiale originale e donare maggiore spessore alla figura di Zoya.
8. L’impresa dei Sei di corvi nel regno di Shu Han
Fin dalla prima stagione la serie di Tenebre e ossa ha fuso insieme il primo romanzo della trilogia dei Grysha con Sei di corvi, primo della dilogia su Kaz e compagni. La serie prosegue il racconto sui membri della banda, stravolgendo però alcuni avvenimenti, ma non prima di dar forma alla battaglia contro Pekka Rollins, presente nei libri. La seconda parte dedicata ai Corvi, invece, è stata inventata di sana pianta per lo show, attingendo dalla leggenda di Sankta Neyar e della sua mitica spada. Tale figura nei romanzi è soltanto citata, mentre nella serie avrà una presenza rilevante.
I Corvi vengono infatti incaricati da Nikolai e Alina di ritrovare la Neshyenyer, la spada della santa usata per salvare il proprio regno. La lama, intrisa di luce, è in grado di trafiggere i Nichevo’ya di Kirigan. Insieme a Tolya e Zoya partiranno per Shu Han, affronteranno la santa che gli donerà la spada. Questa verrà poi usata da Inej nella lotta dentro la faglia. I sei di corvi sono totalmente assenti nei romanzi di Bardugo, in quanto le pagine a loro dedicate sono ambientate due anni dopo gli eventi della Trilogia dei Grysha. In questo caso, però, il loro inserimento all’interno di Tenebre e ossa non sembra stonare con la storia. A ragion di questo, Kaz e compagni sono i personaggi che il pubblico ha apprezzato maggiormente, anche più dei protagonisti.
Composta da 8 episodi, la seconda stagione di Tenebre e ossa è disponibile su Netflix dal 16 marzo.