Tenebre e Ossa: le differenze tra i libri e la serie tv Netflix
Abbiamo raccolto le principali differenze tra Tenebre e Ossa, nuova serie fantasy targata Netflix, e i romanzi da cui è tratta: ecco quali sono!
Finalmente ci siamo. Dopo una lunga attesa e una bella dosa di hype, finalmente Tenebre e Ossa è arrivato su Netflix per trasportare gli spettatori nello sfaccettato GrishaVerse, il mondo letterario creato dalla scrittrice Leigh Bardugo. In questi giorni di attesa vi abbiamo preparato al debutto di questa nuova serie fantasy provando ad accompagnarvi alla scoperta dei personaggi, mostrandovi le location in cui è stata girata e raccontandovi, in anteprima, i nostri pensieri sullo show, che in generale ci è piaciuto. Adesso, però, è il momento delle dolenti note. Non si può ignorare, infatti, che Tenebre e Ossa è tratto da due gruppi di libri, e che pure avendo fatto un lavoro di trasposizione molto migliore di altre serie, presenta delle differenze con i corrispettivi letterari. Ma facciamo un passo indietro. Leigh Bardugo ha scritto tre gruppi di libri dedicati al GrishaVerse, ciascuno dei quali si ambienta in momenti e luoghi diversi dell’universo letterario. La serie Netflix si basa per la maggior parte sulla prima trilogia Grisha, che si apre proprio con Tenebre e ossa e prosegue con Assedio e tempesta per poi concludersi con Rovina e ascesa, da poco pubblicato in Italia. Netflix, però, non ha voluto limitarsi ai personaggi della prima saga, e ha attinto al secondo gruppo di romanzi Grisha. Si tratta della duologia Sei di Corvi, la più apprezzata da tutte quelle scritte dalla Bardugo grazie a un impianto narrativo più ricco e a personaggi di maggiore impatto.
C’è un unico problema: Sei di Corvi è ambientato circa due anni dopo la prima storia. Quindi gli autori, insieme alla scrittrice, hanno lavorato di fantasia per creare una storyline coerente a personaggi che, in questa prima parte di storia, non dovrebbero esserci. Il risultato è che, se i lettori troveranno la storia di Tenebre e Ossa riportata quasi fedelmente – se pur con qualche cambiamento – potrebbero avere delle reazioni contrastanti per quanto riguarda Sei di Corvi. I personaggi ci sono, e anche alcuni flashback vengono ripresi dalla duologia, ma le invenzioni sono tante e potrebbero far storcere il naso a chi ha già familiarità con questo mondo. Analizziamo insieme le differenze più lampanti tra la serie Tenebre e Ossa e i libri a cui si ispira.
Il piano temporale e la presenza di (cinque) dei Sei di Corvi
Come accennato nell’introduzione, la differenza principale tra i libri e la serie tv riguarda proprio la parte della storia legata a Sei di Corvi. Gli eventi raccontati nella duologia, infatti, si svolgono qualche anno dopo a Tenebre e Ossa, e la banda degli Scarti non si incontra mai con Alina, il Generale Kirigan, Mal e la maggior parte dei personaggi della prima storyline. Nella storia di Sei di Corvi, nessuno della banda è mai stato a Ravka, soprattutto non durante gli eventi dell’Evocaluce, e quindi buona parte della sezione di storia che li riguarda è stata inventata. L’aspetto positivo del cambiamento è che il lavoro di scrittura è davvero buono, e Kaz, Inej e Jesper fanno cose sicuramente in linea con i loro personaggi, i cui caratteri e aspetti sono resi alla perfezione..
Le età dei personaggi e, in particolare, di Nina Zenik
Diverso il discorso per altri due futuri membri della banda di Kaz, Matthias Helvar e Nina Zenik. La loro parte di storia è tratta da una serie di flashback presenti nel libro Sei di Corvi, e segue perfettamente la storyline originale. Il problema, nel loro caso, è un altro ed è ancora una volta legato al piano temporale. Secondo i libri, la Grisha Nina è stata allieva di Genya e Zoya, altre due potenti Grisha che fanno parte della storia di Alina. Sono loro che l’hanno istruita quando era una ragazzina, e quindi la differenza di età tra le tre dovrebbe essere molto maggiore di quanto non appaia. In generale, tutte le età dei protagonisti sono state alzate rispetto ai corrispettivi letterari, che in realtà sono tutti poco più che adolescenti.
Le origini di Alina
La parte della serie tv ispirata al romanzo Tenebre e Ossa riporta quasi del tutto fedelmente gli eventi cartacei. Qualcosa, però, è stato cambiato anche in questo caso, come per esempio le origini di Alina. Nel libro, infatti, la ragazza non ha la minima idea di chi fossero i suoi genitori, e al di là di qualche piccolo flash non ha ricordi della sua vita prima dell’orfanotrofio. Solo nel secondo volume inizierà a mettersi sulle tracce del suo passato, per scoprire chi è veramente. Nella serie, invece, Alina viene subito presentata come “mezza Shu”, ovvero la razza che corrisponderebbe al nostro popolo asiatico. Proprio le sue origini rendono Alina un’outsider nello show, mentre nel libro il suo sentirsi diversa viene più che altro dal potere che reprime da tutta la vita senza saperlo.
L’ingresso di Alina nella Faglia
La Alina dei romanzi, almeno nelle prime pagine, è molto diversa da quella della serie tv dal punto di vista caratteriale. Nei libri, infatti, è una ragazza malaticcia e sempre spaventata, che viene costretta ad attraversare la Faglia dall’esercito di cui fa parte. Alina è terrorizzata dall’idea di entrarci e non lo farebbe mai volontariamente. Nello show, invece, la Alina che ci troviamo davanti è molto più sicura di sé e coraggiosa, tanto che è lei stessa a offrirsi di entrare nella Faglia per non lasciare che il suo amico Mal la affronti da solo.
Il rapporto tra Alina e Mal
Nella serie tv Malyen Oretsev, meglio conosciuto come Mal, ha molto più spazio individuale rispetto a quanto ne abbia nel libro, ed è normale visto che il romanzo è narrato in prima persona da Alina e quindi noi seguiamo le vicende sempre con i suoi occhi. La differenza principale tra Mal dello show e quello cartaceo è più che altro nel suo rapporto con Alina: Mal è un vero rubacuori, che dà sempre per scontata la sua amica e che non si accorge di lei fino a quando non la perde. Non solo. Se nella serie lui si dedica da subito a cercare di ritrovarla, e la aiuta senza remore quando la rivede, nel libro il loro rapporto è più burrascoso. Quando Mal rivede Alina al Piccolo Palazzo è furioso con lei e vederla simile ai Grisha lo fa impazzire di rabbia: il loro riavvicinamento cartaceo è molto più difficile della loro riconciliazione nella serie. Inoltre, nella serie Mal viene bullizzato anche lui per le sue origini, mentre nel libro non sono così fondamentali per il suo personaggio, anzi: il Mal cartaceo è un belloccio dai capelli scuri e dagli occhi blu, popolarissimo nell’esercito e amato ovunque vada.
Il passato del Generale Kirigan
Il Generale Kirigan è sicuramente uno dei personaggi più affascinanti di Tenebre e Ossa, ed è difficile non lasciarsi catturare dal suo fascino magnetico. La resa nella serie è piuttosto fedele a come viene raccontato nei libri, sia nell’aspetto esteriore sia nel funzionamento dei suoi poteri inquietanti. Quello che cambia, o meglio che viene approfondito maggiormente, è la rivelazione sulla sua vera identità: se nei libri Alina lo scopre perché le viene raccontato (ricordate? I romanzi sono raccontanti in prima persona dal suo punto di vista), nella serie ci viene proprio mostrato il momento in cui Kirigan cambia per sempre, trasformandosi nell’Oscuro.
Il ruolo di Zoya
Zoya Nazyalensky è una potente Grisha che, fino all’arrivo di Alina al Piccolo Palazzo, è una delle favorite del Generale Kirigan. Nel libro, così come nello show, la ragazza è famosa per la sua incredibile bellezza (anche se la controparte cartacea ha gli occhi blu, al contrario dell’attrice Sujaya Dasgupta), per il suo grande potere e per il suo carattere duro e invidioso. Nel primo libro soprattutto, Zoya è antagonista di Alina nel suo periodo di addestramento, e questa parte viene resa bene anche dallo show. Quello che gli autori hanno cambiato, in questo caso, è il ruolo di Zoya nella fuga di Alina: in realtà nel libro lei non è presente nei momenti finali della vicenda, e il suo passaggio dalla parte dell’Evocaluce avviene solo nel secondo romanzo della serie.