The Book of Boba Fett: analisi e spiegazione del sesto episodio della serie

Con il sesto capitolo The Book of Boba Fett lascia ancora una volta in disparte il proprio protagonsta, ma ci regala forti emozioni con grandi ritorni.

C’era una volta The Book of Boba Fett. È così che, forse, dovremmo rinonimare l’allora spin-off di The Mandalorian. Il quinto episodio ha spezzato completamente la narrazione in favore del Din Djarin della serie madre, in quella che possiamo definire una vera e propria esecuzione di Fett. Quest’ultimo non viene solo marginalizzato, ma completamente escluso dalla puntata migliore dell’intera stagione. A tal punto, il confronto tra i due cacciatori di taglie diventa inevitabile. L’episodio intitolato Il ritorno del Mandaloriano è stato scritto e diretto in modo ineccepibile, a differenza invece della storia riguardante il nuovo percorso di Boba Fett. Quest’ultimo è rimasto impantanato in una sceneggiatura claudicante, in cui molti degli elementi visivi non hanno fatto altro che aggravare ancora di più gli episodi. Nel particolare ci riferiamo al presente del personaggio che, per quattro episodi, ha portato quasi a un nulla di fatto. Si aggiungono anche elementi kitsch come gli speeder colorati (è bene ribadirlo ogni volta), ma non solo; tutto ciò a tre capitoli dal finale.

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Se pensavamo che tale indirizzo narrativo si sarebbe fermato qui, il sesto episodio non fa altro che ampliare la portata del precedente, confermando come il vero protagonista sia ora il Mando di Pedro Pascal. Il ritorno del Mandaloriano si chiudeva con l’arrivo di Din Djarin su Tatooine e l’incontro con Fennec Shand. La cacciatrice di taglie chiedeva al “non più” mandaloriano di aiutarla ad affrontare il Sindacato Pyke. Mando accoglie la richiesta, ma afferma di avere ancora un conto in sospeso, e di dover andare a trovare una persona. Se state leggendo allora siete arrivati a questo punto, quindi proseguiremo con gli spoiler. Il personaggio si riferisce ovviamente a Grogu, ora nelle mani di Luke Skywalker per l’addestramento Jedi. Il sesto episodio riparte proprio da qui, confermando grandi ritorni, e non solo. From the Desert Comes a Stranger è un susseguirsi di sorprese, citazioni e prime apparizioni live action. Ma andiamo per ordine.

The Book of Boba Fett e l’addestramento di Grogu

The Book of Boba Fett - Cinematographe.it

Din Djarin arriva con il suo nuovo caccia di Naboo (citazione a Star Wars: La minaccia fantasma) sul pianeta dove Luke Skywalker sta ricostruendo l’accademia Jedi. Tuttavia, il primo ad accoglierlo sarà nientepopodimeno che R2-D2, il famoso astrodroide di Star Wars. È sempre un piacere rivedere vecchi amici, anche se questi fanno parte di un puro confezionamento fanservice. L’episodio proseguirà questa scia, andando pian piano a ripresentarci vecchi conoscenze. La seconda sarà la Ahsoka Tano interpretata da Rosario Dawson (l’attrice è sempre perfetta nelle vesti dell’ex apprendista di Anakin). L’ex jedi si trova sul pianeta per assistere alla ricostruzione dei jedi e per far desistere Mando dal rivedere Grogu. Din Djarin alla fine cederà, lasciando il regalo ad Ashoka. L’episodio di The Book of Boba Fett si sposta poi su Luke e Grogu. L’addestramento del piccolo si rivela inizialmente molto arduo per Skywalker, in quanto Grogu è ancora molto attaccato alla vecchia vita con Mando.

The Mandalorian - Cinematographe.it

Successivamente vedremo una scena che sarà più una grande citazione: Luke con in spalla Grogu mentre corre per la foresta, mostrandogli le vie della forza. Questo è un chiaro rimando all’iconica scena de L’impero colpisce ancora, ma a ruoli inversi. Infatti, a quel tempo era Luke ad esser addestrato dal maestro Yoda (della stessa razza di Grogu). Infine, Ahsoka darà il regalo di Mando a Luke, che dovrà decidere come agire. Il maestro jedi, allora, metterà davanti a un bivio il suo padawan: proseguire il suo addestramento impugnando la vecchia spada laser di Yoda o tornare da Mando prendendo il regalo. Non vediamo la scelta, ma presumiamo di vederne i risvolti nel prossimo episodio. Di rilievo è proprio il regalo che Mando ha fatto al suo trovatello: una cotta di maglia in puro Beskar. I più attenti avranno notato una certa somiglianza con la cotta di Mithril che Bilbo dona a Frodo ne Il signore degli anelli – La compagnia dell’anello. Infatti, entrambi le cotte sono realizzate con materiali indistruttibili, e di sicuro Jon Favreau e Dave Filoni se ne saranno accorti.

Eppure, le sorprese con “Baby Yoda” non finiscono qui. Luke sonda la mente di Grogu alla ricerca di ricordi soppressi, e qui vediamo un flashback che ci riporta alla caduta del tempio Jedi durante l’esecuzione dell’ordine 66. I Cavalieri jedi davanti a lui periscono sotto i blaster dei cloni, che si dirigono verso di lui. Il flashback si chiude qui, e non sappiamo se Grogu venga salvato in extremis da qualcuno, o se le truppe lo portano via con loro. Considerando il genodio compiuto su Coruscant, è più probabile la prima opzione.

Un universo di cacciatori di taglie

Star wars: The Clone Wars - Cinematographe.it

L’universo televisivo di Star Wars su Disney+ è collegato da un comune denominatore: bounty hunter. Lo è mando, lo sono Boba Fett e Fennec Shand e in ultimo anche Krrsantan, il wookie comparso nel secondo episodio di The Book of Boba Fett. Jon Favreau ha riportato Star Wars alle tinte western delle origini, con episodi omaggio al genere. Non ultimo il sesto episodio di The Book of Boba Fett, diretto e co-sceneggiato da Dave Filoni; autore dietro prodotti come The Clone Wars e The Bad Batch. Visti i personaggi presenti nella puntata, non poteva che essere lui a dirigerla. Perché diciamola tutta, la vera sorpresa questa volta non sono stati Luke e Grogu, ma l’arrivo dal deserto di uno dei cacciatori di taglie più spietati di Star Wars, l’unico e solo Cad Bane. È un piacere immenso vedere per la prima volta in live action il personaggio, e dobbiamo dire che la resa grafica è davvero eccezionale.

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Per i neofiti, Cad Bane è un cacciatore di taglie introdotto per la prima volta in The Clone Wars, per l’esattezza nell’episodio ventidue della prima stagione intitolato Ostaggi. Da quel momento in poi il personaggio è stato una presenza fissa all’interno della serie, configurandosi come uno dei più apprezzati. È stato al soldo di Darth Maul e Darth Sidious dopo la morte di Jango Fett per mano di Mace Windu su Geonosis. È stato anche mentore di Fett e successivamente del figlio: Boba. Speriamo che tale rapporto sia ben esplorato nella season finale. Cad Bane ha anche affrontato una giovane Fennec Shand in The Bad Batch. Questo delinea un collegamento tra tutti i personaggi della serie, e preannuncia uno scontro mozzafiato; o almeno speriamo, visto l’andazzo della stagione.

The Book of Boba Fett: tra stalli messicani e piani di guerra

The Book of Boba Fett - Cinematographe.it

Come dicevamo, l’introduzione di Cad Bane si configura all’interno di una cornice narrativa dalle tinte western. Il sesto episodio di The Book of Boba Fett ci regala in tal senso una scena davvero suggestiva. Mando cerca di arruolare il buon vecchio Cobb Vanth, lo sceriffo di Free Town che in The Mandolarian indossava l’armatura di Fett. L’uomo afferma di pensarci e indice una riunione cittadina, ma dal deserto arriva uno straniero. Una figura di staglia in lontananza, mentre il vento soffia feroce la sabbia. È un’entrata in scena suggestiva quella di Bane, il classico arrivo dello straniero nelle città di frontiera. Ad accoglierlo, appunto, lo sceriffo. Con la presenza del vice di Vanth, l’incontro diventa ben presto uno stallo messicano, ma sappiamo che nessuno dei due potrebbe avere la meglio su Bane. Quest’ultimo, al soldo del Sindacato Pyke, minaccia Vanth di non accettare la proposta di Mando, e di conseguenza di Boba Fett, o ne pagherà le conseguenze.

Cobb Vanth non è un uomo che si fa intimidire facilmente, ma l’intervento brusco del suo vice aggraverà la situazione. Sceriffo e vice vengono così fucilati dal cacciatore di taglie, ma supponiamo che Vanth sia stato solo colpito di striscio. Ebbene, la scena chiude un episodio praticamente perfetto, dove il fanservice non serve solo ad emozionare, ma a dare forma a collegamenti già esistenti tra i personaggi. Insomma, niente è fine a sé stesso. Però, torniamo al problema iniziale, ossia che stiamo parlando di una serie su uno specifico personaggio, uno che porta anche il nome del prodotto: Boba Fett. Dal quinto episodio cambia tutto in modo talmente radicale da spiazzare lo spettatore, al di là della bellezza dei singoli episodi.

Due episodi coi fiocchi, ma dov’è Boba Fett?

The Book of Boba Fett - Cinematographe.it

Con From the Desert Comes a Stranger si compie un ulteriore step. Passiamo da una 3×01 di The Mandalorian o un prodotto totalmente nuovo che possiamo chiamare tranquillamente The Book of Bounty Hunters. In quest’ottica, siamo difronte ad un racconto corale su spietati pistoleri, degli space cowboy in salsa Star Wars. Tutto ciò va a discapito di quello che inizialmente era il protagonista, la cui costruzione era già frammentaria e vacillante. È uno stacco netto quello dal quarto al quinto episodio di The Book of Boba Fett, e viene da chiedersi dove tutto ciò andrà a confluire. Manca un solo episodio alla conclusione della serie e, vista la quantità di carne sul fuoco, non tutto troverà una vera e propria conclusione. Bisogna aspettarsi, secondo noi, un grande cliffhanger che aprirà le danze ai futuri progetti targati Disney+. Cad Bane ha avuto diverse interazioni con Ahsoka Tano, Anakin Skywalker e altri personaggi live action. Pensiamo quindi di ritrovarlo in altre serie future, come cameo o villain.

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Torniamo un attimo al sesto episodio di The Book of Boba Fett. Preso nella sua unicità, è un capitolo eccezionale, dove confluiscono i temi portanti dell’intera saga. Abbiamo il retaggio jedi, l’addestramento e il distacco dagli attaccamenti emotivi. Vediamo un giovanissimo Luke Skywalker allenarsi con tanto di spada laser e utilizzare la forza. In scena compaiono anche molti dei personaggi più amati dai fan, dallo stesso Luke ad Ahsoka, da Mando a Cad Bane. Quest’ultimi incarnano le zone d’ombra della galassia, coloro che agiscono secondo sfumature di grigio, ben distanti dalla semplice dualità tra bene e male, tra Jedi e Sith. La direzione registica di Filoni non lascia spazio a critiche, e l’arrivo di Bane è pura gioia per gli occhi. The Book of Boba Fett ci lascia sul nostro divano ad affrontare una battaglia interiore: siamo affascinati ed entusiasti dal quinto e sesto episodio e allo stesso tempo ci sentiamo presi in giro dal brusco cambio di rotta. Questa non era una serie su Boba Fett? A quanto pare no, e nel bene e nel male dovremo farci i conti, rimando sospesi tra rabbia e stupore.

Composta da sette episodi, The Book of Boba Fett è disponibile su Disney+ dal 29 dicembre 2021.