Editoriale | The Falcon and The Winter Soldier: quando il buddy cop passa dai supereroi
Lo storico genere cinematografico ha tutte le carte in regola per caratterizzare l'opera Marvel.
The Falcon and The Winter Soldier è un titolo che, nell’ottica del mondo supereroistico dei Marvel Studios, ha un ruolo molto importante e delicato: dopo il tripudio di sperimentalismo, metanarrazione e distopia con WandaVision, la realizzazione deve mantenere comunque alta l’attenzione, nonostante, da quanto è stato mostrato, è già evidente che parte delle aspettative saranno disattese, ma non per un mero hype contenutistico, sia chiaro.
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È vero che parlare con così anticipo è prematuro ma è altrettanto tangibile, a giudicare dal materiale promozionale, immagini e altri elementi analoghi, che ci troveremo probabilmente di fronte ad un prodotto più squisitamente legato ai cinecomic, più marvelliano nel senso bonario del termine. Tale “ritorno alle origini”, passerà per un genere che, se da un lato porterà La Casa delle Idee su binari più conosciuti, dall’altro potrebbe introdurre novità inaspettata. Ci stiamo riferendo al buddy cop.
Cos’è il buddy cop?
Cominciamo dalle basi, per poi capire al meglio come tale struttura narrativa e registica può essere effettivamente utilizzata all’interno di The Falcon and The Winter Soldier. Il buddy cop (letteralmente “amici poliziotti”) è un genere cinematografico nato (come costola del buddy film), a detta di molti, alla fine degli anni ’40: si ritiene canonicamente che Cane Randagio di Akira Kurosawa sia il capostipite di questo filone.
L’elemento cardine del buddy cop è la presenza di una coppia di protagonisti (solitamente poliziotti o agenti segreti, perché non supereroi visto che sono rappresentanti comunque dell’ordine?), con caratteri agli antipodi, che sono obbligati ad affrontare una minaccia comune (criminali, delinquenti, villain, fate voi). L’intero bilanciamento narrativo di tale genere si basa su fattori che, apparentemente, incarnano caos: l’alchimia dei comprimari (inizialmente nulla), scambi di battute sagaci e differenze abissali.
È opportuno da subito chiarire che non è pedissequamente obbligatorio che le figure principali siano incarnazione dell’autorità: proprio perché il buddy cop è derivativo del buddy film, dove si gioca solamente sul duo anche nella commedia, ad esempio. Ruotiamo quindi intorno alla stessa logica, cambiano solo i mezzi di riferimento e con il genere di cui stiamo parlando siamo in un campo più specifico dove l’action predomina.
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Si gioca quindi, sottilmente, su opposti che generano armonia e non scompiglio. I dialoghi vanno ad esempio a sottolineare le discrepanze nella coppia che creano interesse e alimentano curiosità, arrivando persino ad un punto di equilibrio. Così come le diseguaglianze strutturali (che siano sociali, etniche o altro) dei personaggi divertono e possono occasionalmente creare discussioni interessanti.
Ottimi esempi di buddy cop che hanno fatto la storia sono, ad esempio, 48 ore con Nick Nolte ed Eddie Murphy; Arma Letale con la coppia Gibson-Glover e anche la trilogia di Bad Boys, che vede come protagonisti Will Smith e Martin Lawrence, recentemente tornata al cinema. Ci sono tantissimi titoli tramite i quali si può recuperare lo spirito del buddy cop e sarà interessante vedere se The Falcon and The Winter Soldier lavorerà su questa linea.
The Falcon and The Winter Soldier è effettivamente un buddy cop?
The Falcon and The Winter Soldier sarà propriamente un buddy cop? Rispondere a tale domanda non è per nulla semplice, considerando la scarsità di informazioni che abbiamo riguardo lo show, almeno dal punto di vista contenutistico. Da quello che è emerso dal materiale di comunicazione (in particolar modo, i due trailer ufficiali), diverse scene suggeriscono fortemente che questo genere cinematografico sia presente.
Vediamo, infatti, molte sequenze in cui sono presenti i due protagonisti, che non solo combattono, ovviamente, delle potenziali minacce per l’umanità, ma che scambiano diverse battute sagaci, andando a creare quella particolare alchimia che il buddy cop persegue per intrattenere il pubblico. Il tutto, comunque, va letto anche nell’ottica della caratterizzazione dei personaggi stessi che ricordiamo essere supereroi, quindi rappresentanti delle “istituzioni”.
Falcon e il Soldato d’Inverno sono entrambi amici di Captain America, ma sono profondamente diversi tra loro: a renderli così dissimili non è solo l’etnia (un afroamericano e uno statunitense), ma anche le origini e l’indole. Se Sam Wilson, infatti, è un paracadutista (in seguito agente dello S.H.I.E.L.D.) che stringe un rapporto forte di conoscenza con Steve Rogers solamente in tempi recenti; Bucky è amico di Cap da sempre, fin dagli anni ’40, combattendo con lui e gli Howling Commandos l’HYDRA fin dagli albori.
È un militare, con il grado di sergente, che però scompare misteriosamente, creduto morto dal suo stesso amico per decenni. Ed è qui che il primo punto di rottura (che ha a che fare anche con il carattere, in realtà) emerge tra i due: Falcon è sempre stato un eroe, Bucky, invece, per un periodo, a causa del rapimento e controllo mentale da parte dell’HYDRA, diventa un villain, il Soldato d’Inverno, che si scontra con i nostri amati Avengers. Nonostante quest’ultimo venga riabilitato, il suo passato non si può facilmente dimenticare.
Per tale motivo, il suo tormento interiore è stato sempre messo in evidenza e questo status mentale probabilmente contrasterà con il carattere di Falcon, con il quale ha già collaborato, non facendo però team fisso con lui. Un duo agli antipodi che si troverà, improvvisamente, a reggere la dura eredità di Captain America: ci aspettiamo quindi scintille e diverbi che poi, però, si risolveranno con una vigorosa stretta di mano.
ll possibile sviluppo del genere all’interno dello show Marvel
Partendo dal presupposto che il buddy cop possa essere parte preponderante della scena, si possono provare a fare delle previsioni su come verrà presentato all’interno di The Falcon and The Winter Soldier. Perché se è vero, in teoria, che gli elementi sostanziali del genere ci sono, tutt’altra cosa è come effettivamente verranno applicati nella realizzazione Marvel Studios.
Un possibile collante che potrebbe funzionare perfettamente nella serie, sarebbe il citazionismo: sfruttare quindi, in maniera intelligente, furbesca, non in modo inflazionato e dozzinale, elementi appartenenti ai più famosi buddy cop della storia o anche ritrovare delle situazioni simili e ancora sequenze riprese direttamente da film dello stesso filone. Se ci pensate bene, WandaVision ha fatto lo stesso con il mondo delle sitcom e il risultato è stato davvero pregevole.
Tale approccio non esclude per nulla la possibilità di sfruttare tale genere in modo saltuario: sempre WandaVision ci ha insegnato che la Casa delle Idee ha in mente di fare diverse sperimentazioni e tra queste vi è anche l’ibridazione di più stilemi registici e narrativi. Non sarebbe strano vedere, quindi, un mix di buddy cop, action spionistico (Captain America: The Winter Soldier docet) e drammone introspettivo. Se sembra un minestrone, in realtà, con della sana calibrazione, l’esito potrebbe essere esplosivo.
Fermo restando che ci stiamo buttando nel campo delle ipotesi più estreme, il fatto stesso che, come detto nell’introduzione, The Falcon and The Winter Soldier appare come una serie molto tradizionalista e marvelliana all’estrema potenza, è un possibile segno che il buddy cop sia non solo un elemento di sfondo, ma parte integrante delle vicende. I due aspetti si intersecano perfettamente: se ci riflettete bene, il genere ha fatto già capolino nel MCU, basti pensare ad Ant-Man and The Wasp, per fare un esempio ma anche a Thor: Ragnarok.
Un ulteriore conferma di questo è il fatto che, a livello strategico, Kevin Feige e il suo studio, sta dando un’identità ben precisa a tutte le opere televisive che arriveranno su Disney Plus (proponendo generi diversi ogni volta) e tale caratteristica per forza di cose ci sarà anche in The Falcon and The Winter Soldier. Siamo quindi piuttosto fiduciosi che le previsioni si avverino.
The Falcon and The Winter Soldier (che ricordiamo, doveva aprire ufficialmente il nuovo corso del MCU post Endgame) al di là delle aspettative un tantino altine, ha un’occasione assolutamente da non perdere: è infatti in grado di sfruttare l’universo supereroistico de La Casa delle Idee muovendosi su strade sicure, ma al tempo stesso ha possibilità di innovare e sperimentare. Chissà che quindi il buddy cop (come anche altri possibili generi), possa trovare nel titolo terreno fertile per portare la Marvel verso inesplorati lidi.