The Serpent: la storia vera dietro la miniserie Netflix
La storia vera di Charles Sobhraj è davvero terrificante: ripercorriamo alcuni importanti eventi con un'attenzione anche agli altri personaggi della realizzazione.
The Serpent, miniserie britannica del 2021 di Mammoth Screen realizzata per BBC One e Netflix, è arrivata sulla nota piattaforma streaming americana il 2 aprile scorso. L’opera racconta la vita e gli omicidi del noto serial killer Charles Sobhraj, colpevole di aver ucciso, negli gli anni ’70, circa una dozzina di vittime (specialmente hippy) nel Sud dell’Asia, in Thailandia, Nepal ed India.
The Serpent, in poco tempo, è diventato uno dei prodotti più visti del nostro paese. Il pubblico televisivo e cinematografico ha da sempre questa attrazione peculiare nei confronti di personalità disturbate e devianti, ma quanto c’è di vero dietro il titolo? Qual è la reale storia dietro l’omicida e qual è stato il futuro dei personaggi che appaiono all’interno dello show? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.
The Serpent e la storia di Charles Sobhraj: chi era e come è stato avviato ai primi crimini
Charles Sobhraj è una personalità complessa ed è molto difficile racchiudere, all’interno di una singola miniserie, tutti gli aspetti più curiosi e interessanti legati ad un personaggio così tanto ricco di sfumature. In particolare, l’opera si concentra prettamente sugli atroci delitti che ha commesso l’uomo tra il 1975 e il 1976, anno del suo arresto. In quel periodo, Sobhraj (Tahar Rahim) ha conosciuto la sua fidanzata Marie-Andreé Leclerc (Jenna Coleman), che, secondo alcuni, ha collaborato con lui alle uccisioni ed è stato sicuramente aiutato da Ajay Chowdhury (Amesh Edireweera) negli omicidi. Herman Knippenberg (Billy Howle), un diplomatico olandese che ha seguito il suo caso, ha contribuito attivamente alla sua incarcerazione.
The Serpent è ispirata in particolar modo al libro The Life and Crimes of Charles Sobhraj, scritto dai giornalisti Richard Neville e Julie Clark, che contiene le testimonianze più note legate al serial killer, raccolte in anni di interviste e ricerche. Nonostante ci siano diversi flashback all’interno della realizzazione, nella trama non sono affrontati nello specifico i primi passi dell’assassino e anche alcuni altri eventi. Il motivo è presto detto: televisivamente parlando, gli argomenti maggiormente fruibili sono senza dubbio quelli legati al periodo d’oro di Sobhraj e, se si aggiunge il fatto che è una miniserie, il tempo non era effettivamente sufficiente per andare nel dettaglio della storia. Lo faremo però noi adesso.
Charles Sobhraj, nato nel 1944 in Vietnam, ha avuto un’infanzia decisamente turbolenta. Il primo fatto significativo è la separazione dei suoi genitori che lo ha portato a vivere in Francia. Il sito British GQ riporta che, in questo periodo, l’uomo ha tentato di fuggire dall’Europa per tornare a Saigon, riuscendo a spingersi fino a Djibouti. In questa fase iniziale già si avverte un turbamento emotivo che poi tempo dopo è esploso in tutta la sua devastante brutalità.
Il primo arresto risale al 1963, quando il giovane aveva 19 anni. Questo aspetto chiarisce che la sua vita criminale effettiva è iniziata subito con alcuni furti ed in prigione Charles ha iniziato a sperimentare le sue incredibili doti manipolative nei confronti di un prigioniero, tale Felix d’Escogne. Sposatosi sempre nello stesso periodo con Chantal (di cui si fa menzione anche in The Serpent), ha proseguito la sua carriera nella malavita, sperimentando anche la rapina a mano armata in compagnia di suo fratello Andre e facendo avanti e indietro nei carceri di Afghanistan, Iran, India e Grecia.
The Serpent: il primo omicidio e il fattore scatenante
Non è chiarissimo cosa ha spinto l’uomo a diventare un serial killer: se in The Serpent viene fatto intendere che ciò potrebbe risalire all’accidentale soffocamento di un uomo in una macchina, CNN riporta, invece, il possibile primo omicidio di Charles, che risalirebbe al 1972, quando avrebbe presumibilmente ucciso un taxista. Non si sa se effettivamente i due casi sono correlati, ma ci forniscono un indizio importante: il momento in cui l’assassino ha covato il suo desiderio violento, chiamato, in gergo tecnico, il “fattore scatenante” di cui si fa menzione molto spesso in serie come Criminal Minds o Mindhunter.
Si arriva poi al focus di The Serpent, ovvero il periodo di maggiore attività del Bikini Killer, soprannome che inizialmente gli affibbiò la stampa visto che la sua prima vittima confermata, Teresa Knowlton, indossava un bikini al momento della sua morte. Oltre a lei, con la (mai confermata) complicità di Marie-Andree Leclerc, negli anni 70′ il killer ha ucciso 6 persone in Thailandia, 2 in Nepal e 2 in India. Prima del suo arresto, nel 1976, mostrato anche in The Serpent, l’omicida si è macchiato di altri tre delitti, compresa l’uccisione di uno studioso israeliano. Questa tripletta è stata rappresentata anche nello show con una veloce sequenza, dove la coppia di assassini viaggia tra il Nepal, Hong Kong ed India.
Chi era Marie-Andrée Leclerc, la complice di Charles Sobhraj. Vittima o carnefice?
Marie-Andrée Leclerc è una figura decisamente controversa: nonostante, nella realtà, da alcuni è stata accertata la sua complicità negli omicidi di Charles, è ancora in dubbio tale aspetto e quanto peso effettivo ha avuto nei delitti. The Serpent ci mostra la donna nell’atto di rubare alle vittime e avvelenarle, spianando la strada al suo compagno. Inoltre, la miniserie rivela che la donna non aveva un’effettiva conoscenza delle uccisioni di Sobhraj, cosa che conferma anche la storia vera dietro l’opera. L’elemento più importante che differisce è che la “reale” Marie-Andrée Leclerc, stando a delle sue affermazioni, si è dichiarata a più riprese innocente, affermando di essere solo una vittima nelle mani del fidanzato.
Complicato capire la verità effettiva: quello che è certo è che, come dicevamo all’inizio, Charles Sobhraj ha sviluppato nel corso degli anni delle doti manipolative non indifferenti che potrebbe aver usato anche nei confronti della sua compagna. D’altro canto, considerando le atrocità commesse dal partner, lei potrebbe aver rimosso mentalmente il suo coinvolgimento perché fin troppo brutale e difficile da accettare a livello psicologico. Marie-Andrée Leclerc è quindi vittima o carnefice? Purtroppo è troppo tardi fare ulteriori indagini in merito (a breve scopriremo come mai) e questo mistero rimarrà probabilmente insoluto.
The Serpent: che fine hanno fatto i veri personaggi?
Ora che abbiamo analizzato nel dettaglio alcuni fatti interessanti che esulano lo show e che fanno parte del background del serial killer, andiamo a scoprire qual è stato il destino dei personaggi di The Serpent, dopo gli eventi mostrati nella realizzazione. Cominciamo con Herman Knippenberg, il diplomatico olandese responsabile dell’arresto di Sobhraj. L’uomo ha lasciato la Thailandia nel 1977 e ha continuano a prestare servizio come diplomatico in giro per il mondo fino al suo ritiro nel 2003. Adesso ha 76 anni e vive con la sua seconda moglie, Vanessa. Knippenberg, grazie alle sue testimonianze, è stato il principale consulente per la creazione della miniserie televisiva.
Angela, la moglie di Herman dell’epoca, in seguito all’incarceramento di The Serpent, ha avuto diversi problemi coniugali con il marito, a causa della sua ossessione nei confronti del serial killer. Nel 1989 i due hanno divorziato e si sono entrambi risposati. La donna, in pensione dal 2015, ha lavorato come Sottosegretario generale per la gestione delle Nazioni Unite. Parliamo ora di Nadine Gires e suo marito Remi, che hanno aiutato Herman Knippenberg ad arrestare Charles e hanno salvato Dominique Renelleau dalle sue grinfie.
In seguito all’arresto dell’omicida, i due hanno lasciato Bangkok e hanno divorziato e, in seguito, sono tornati in Thailandia . Nadine ha aiutato l’attrice che l’ha interpretata sul piccolo schermo, Mathilde Warnier, a prepararsi per il ruolo. Di recente, in un’intervista per il Daily Mirror, ha dichiarato di aver ceduto anche lei al fascino del Bikini Killer mentre il suo ex-marito, fin dall’inizio, aveva intuito le sue possibili intenzioni.
Dominque Renelleau, sopravvissuto al killer grazie all’aiuto di Nadine e Remi, è tornato in Francia. Nella realtà, la coppia negli anni lo ha aiutato economicamente ed ora vive in una città costiera della Francia Occidentale, insieme a sua moglie e ai suoi due bambini. Ajay Chowdhury è un’altra figura controversa che abbiamo menzionato prima: un vero e proprio braccio destro di Sobhraj che, allo stato attuale, è scomparso dalla circolazione. L’ultimo avvistamento risale al 1976 in Germania e poi il nulla. Alcuni teorizzano che lo stesso killer seriale lo abbia ucciso, ma non è mai stato trovato il suo corpo.
Marie-Andrée Leclerc è stata accusata dell’omicidio di Avoni Jacob, lo studioso israeliano, nel 1980. Ma la Leclerc ha presentato ricorso contro la decisione ed è stata successivamente rilasciata, a condizione che non avrebbe lasciato l’India. In seguito ha contratto un tumore alle ovaie ed è morta nel 1984, dichiarandosi da sempre innocente. Veniamo infine alla superstar criminale, Charles Sobhraj , che, come mostrato nella serie, è stato arrestato nel 1975.
La realizzazione non ha raccontato alcuni aneddoti molto importanti della sua esistenza: durante un periodo, ha vissuto da celebrità in Francia dove ha venduto molte interviste a più quotidiani, oltre a cedere per milioni di dollari i diritti cinematografici per un film sulla sua vita. Nel 2004 è stato condannato all’ergastolo e nel 2008 si è sposato con Nihita Biswas. Nel 2013 è stato riaperto il suo caso, giudicato colpevole e condannato nuovamente con altri vent’anni di carcere. Attualmente è ovviamente in prigione, con molti interventi al cuore sulle spalle.