The Umbrella Academy – Stagione 3: la spiegazione del finale
Cerchiamo di dare un senso al complicato finale della terza stagione di The Umbrella Academy.
The Umbrella Academy: un nome, un marchio di fabbrica. Steve Blackman ha saputo cogliere l’anima del fumetto creato da Gerard Way e Gabriel Bà, optando per una trasposizione televisiva fresca e divertente. Se la prima stagione non aveva convinto i più, la seconda ha portato la storia della famiglia Hargreeves ad un altro livello. Il tutto funzionava come un meccanismo perfetto, con gli ingranaggi oliati con parsimonia. Alla terza stagione, purtroppo, qualcosa sembra essere andato storto, e gli ingranaggi hanno smesso di funzionare come prima. La nuova storia sui membri dell’Umbrella Academy è risultata meno accattivante della precedente, seppur sempre al di sopra di molti altri prodotti di genere.
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È una strada di alti e bassi, un cui interviene un preponderante “out of character” e una formula narrativa ripetitiva che alla lunga si rende stancante. Detto ciò, la terza stagione di The Umbrella Academy non è del tutto da buttare, ma è comunque al di sotto delle aspettative riservategli dopo la scorsa annata. Uscita su Netflix il 22 giugno, la serie ha destato scalpore per un finale non proprio di facile interpretazione, ma comunque coerente con tutto ciò che è stato mostrato nel corso degli anni. Ogni conseguenza delle azioni dei personaggi trova una propria spiegazione nel season finale; o almeno quasi tutto. Vediamo allora di fare luce sugli avvenimenti mostrati nel decimo episodio intitolato “Oblivion”. L’articolo contiene spoiler, si consiglia quindi la lettura a coloro che sono arrivati fino alla fine.
The Umbrella Academy e la strada verso il season finale
La terza stagione di The Umbrella Academy inizia laddove avevamo lasciato i protagonisti, all’accademia in compagnia della variante. Alla fine della seconda stagione i vari membri della famiglia avevano fatto fronte comune contro l’ennesima apocalisse, scongiurandola e tornando finalmente a casa. Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti le loro azioni nel passato hanno avuto pesanti ripercussioni nel presente, modificandolo notevolmente. In questa nuova linea temporale Reginald Hargreeves non ha mai adottato i nostri cari Luther, Victor, Klaus e compagnia, ma un altro gruppo di “giovani dotati”. Questi sono stati chiamati la Sparrow Academy, una variante più efficiente, ma comunque disfunzionale come la Umbrella.
Nel corso della stagione veniamo a conoscenza del fatto che le loro versioni in questa linea temporale non sono mai nate, in quanto Harlan, nel tentativo di contattarli con i suoi poteri ha inavvertitamente ucciso le loro madri incinta. Questo causa così il Paradosso del Nonno e la conseguente nascita del Kugelblitz, un buco nero pronto a distruggere l’intero creato. Dopo una serie di scontri, rivelazioni e redenzioni, gli Umbrella si uniscono alla ormai sfoltita Sparrow Academy – gli unici a sopravvivere sono Ben e Sloane, ora moglie di Luther – allo scopo di impedire nuovamente la fine del mondo. L’unico modo, a quanto pare, è legato alla natura dell’Hotel Obsidian e al progetto Oblivion. Ma andiamo con ordine.
Nel passato, Reginald aveva infatti scoperto un portale per un’altra dimensione, e per tutelarle la natura vi ha costruito intorno l’hotel. Quest’ultimo ha in sé il WayPoint per accedere alla controparte nell’altra dimensione, che si rivela essere in realtà un’enorme spazio-macchina in grado di resettare la linea temporale. Non sappiamo chi abbia creato tale portale, Reginald afferma solo che la sua sia di natura quasi divina. Non tutti sono d’accordo sull’andare ancora una volta incontro ad una missione suicida, ma vengono raggirati da Reginald e dalla corrotta Allison, a cui è stata promessa una vita in compagnia della figlia e del marito (conosciuto nel passato durante la seconda stagione di The Umbrella Academy).
Il progetto Oblivion e il grande piano di Reginald
Una volta dentro i nostri protagonisti si ritrovano faccia a faccia con i guardiani dell’Oblivion, armature di samurai animate da gruppi di scarafaggi. Sconfitto il proprio nemico, Umbrella e Sparrow devono fare i conti con la natura del macchinario, tenuta nascosta da Regi. L’Oblivion è costruito in modo tale da avere esattamente sette postazioni, e una volta presa posizione, coloro che vi si trovano all’interno vengono prosciugati di qualsiasi energia vitale. Reginald sembra pronto a sacrificare i propri figli adottivi in nome di un grande piano, ma viene ucciso da Allison che reindirizza il macchinario. Una volta fermatosi, la linea temporale sembra essersi resettata. Allison è in compagnia dei cari che aveva perduto, mentre il resto del gruppo si ritrova in un parco laddove prima si ergeva l’Hotel Obsidian.
Il luogo è stato costruito in onore di Sir. Reginald Hargreeves, proprio nell’anno in cui sarebbero nati i protagonisti. Tuttavia, una volta fuori si rendono conto di non avere più i poteri e soprattutto Luther è tornato a fattezza naturale. Lo stesso non si può dire della povera Sloane, che non sembra essersi salvata insieme al gruppo. La sua scomparsa è uno di quegli enigmi che gli ideatori dovranno spiegare nella quarta stagione di The Umbrella Academy. Insomma, come al solito ognuno corre via per la propria strada, alla scoperta di un mondo totalmente nuovo.
La scena si sposta nei grattaceli della città, mostrandoci un immenso palazzo controllato proprio da un redivivo Reginald, al cui fianco compare la moglie scomparsa; la sua morte è stata mostrata nella prima stagione. Inoltre, il finale contiene anche una scena post-credit con protagonista Ben. Questi viaggia in metropolitana sorridente e intento a leggere un libro. Arrivati a questo punto, la domanda è “come mai è successo tutto ciò?” Cerchiamo di interpretarlo.
“Lo hai allevato come bestia da macello!“
Il finale della terza stagione di The Umbrella Academy, come abbiamo detto, si ancora a molte delle scene mostrate nel corso della stagione e ad altre delle scorse. Nella prima stagione, scopriamo che Reginald non è altri che un alieno proveniente da un altro pianeta. Alla morte della moglie, l’uomo/alieno lascia il suo pianeta natale alla volta della Terra, dove alcuni anni dopo sembra rilasciare una sottospecie di sostanza dorata-luminescente in varie città del mondo, dando così vita ai ragazzi dotati di poteri. La loro nascita è stata quindi programmata da Hargreeves, ma non per lo scopo a cui avevamo pensato inizialmente. La Umbrella Academy – e la Sparrow Academy nell’altra linea temporale – è nata non per essere un gruppo di eroi a salvaguardia del mondo, ma come carne da macello per i piani di Regi.
Nella linea temporale di questa stagione di The Umbrella Academy, scopriamo che la Sparrow era stata preparata fin dall’inizio per il progetto Oblivion, ossia riuscire ad entrare nell’hotel, sconfiggere i guardiani e azionare il meccanismo. Ma perché? A rivelarcelo è una scena sul passato di Luther, ai tempi in cui ha vissuto sulla Luna. Numero 1 era ignaro della propria missione, ma la sua presenza sul satellite era di natura difensiva nel caso di minaccia. Difatti, egli non era l’unica creatura vivente presente sul suolo lunare. In una zona a lui preclusa risiedeva la capsula di ibernazione della defunta moglie di Reginald. Bisogna supporre che il progetto Oblivion fosse in corso anche nella linea temporale della Umbrella Academy, ma interrotto per la futura apocalisse.
Il piano di Reginald sembra essere sempre stato quello di utilizzare i ragazzi come deterrente per i guardiani del meccanismo e successivamente come benzina per farlo funzionare. Il momento finale, in cui gli Hargreeves vengono prosciugati dalla macchina, vede infatti la stessa materia dorato-luminescente che gli ha dato la vita fuoriuscire dal loro corpo. Allora come mai se Allison ha ucciso Reginald, questi è ancora vivo? Possiamo azzardare una piccola supposizione.
I viaggi nel tempo in The Umbrella Academy
Durante il finale di stagione di The Umbrella Academy vediamo Reginald maneggiare con sapienza la postazione di controllo del macchinario. Supponiamo quindi che abbia impostato il reset in una determinata maniera, ossia dalla morte della moglie e impedirla. Gli Umbrella Academy sono sette, esattamente come le postazioni dell’Oblivion. Anche se Reginald viene ucciso da Allison, il programma di ripristino è andato comunque avanti. Quindi, se Abigail Hargreeves è viva in questo universo, Regi non ha mai avuto bisogno di creare i ragazzi dotati e di conseguenza non viene mai ucciso da Allison. Ecco perché egli è ancora vivo e i ragazzi sono sprovvisti di superpoteri.
Ovviamente ci troviamo davanti ad un grande paradosso, se Reginald non ha mai indotto la gravidanza alle madri dei bambini come fanno ad esistere in questa nuova linea temporale? Una possibile spiegazione è che essendo stati artefici del reset, e quindi presenti all’interno del macchinario siano stati protetti dal ripristino. Tuttavia, ciò non spiega neanche la scomparsa di Sloane, visto che è proprio Klaus a dirci che si trovava proprio dietro di lui. È probabile che Steve Blackman abbia dei piani ben precisi per lei, e che vedremo soltanto nella prossima quarta stagione. I protagonisti di The Umbrella Academy giocano ancora una volta con l’universo uscendone per una volta praticamente intatti. Questa è seconda noi la spiegazione più plausibile del finale di stagione, ma ovviamente le cose potrebbero essere andate diversamente e la prossima annata potrebbe smontare la nostra teoria.
Nel frattempo potete rivedere le scene citate nell’articolo alla ricerca dei vari dettagli che hanno dato forma al finale.