Tiny Pretty Things: la spiegazione della serie Netflix e del finale
Chi ha ucciso Ramon? È una delle domande che ci si fa dopo la visione della serie Netflix. Cerchiamo di comprendere la logica dietro al finale di Tiny Pretty Things.
Chissà perché Tiny Pretty Things, il teen drama Netflix sulla danza, sta riscuotendo così tanto successo! Creata da Michael MacLennan, la serie riesce ad attirare gli spettatori grazie a un mix di omicidi, sesso, bugie e potere, spolverando il tutto con uno strato di leggerezza da soap opera che alla fine non guasta mai, se si vuole vedere un prodotto senza stare troppo a pensare, godendosi solamente la visione di coreografie eseguite perfettamente da corpi atletici sulle note di buona musica.
Tiny Pretty Things: trama e personaggi della serie TV Netflix
La storia, che si svolge tra le mura della prestigiosa Archer School of Ballet di Chicago, inizia con la presunta morte di una studentessa, la famosa e talentuosa Cassie Shore (Anna Maiche), che vediamo intenta a ballare in tutta la sua grazia sul tetto dell’edificio, finché una figura incappucciata non le va incontro porgendole una rosa bianca. È chiaro che i due si conoscono. Quella persona incappucciata è chiaramente irata; vediamo Cassie cercare di placarla e infine la vediamo precipitare nel vuoto fino a schiantasi sul marciapiede.
A questo punto alla fredda e calcolatrice direttrice della Ancher, Monique Dubois (Lauren Holly), non resta altra scelta se non quella di trovare una ballerina in grado di sostituire Cassie. La ragazza che arriva in accademia è Neveah Stroyer (Kylie Jefferson), una ballerina prodigio californiana che, a differenza degli altri allievi, sembra essere determinata a non piegarsi a certe regole ma soprattutto si ostina a cercare lealtà e verità tra quelle mura macchiate di sangue, bugie e tradimenti.
Nonostante la voce narrante della serie Tiny Pretty Things sia quella di Cassie a compiere azioni rilevanti e a mobilitare gli eventi provvede perlopiù Neveah: grazie ai rapporti che intreccia con i ragazzi della Archer ci rendiamo conto con chi abbiamo a che fare.
Abbiamo così Bette Whitlaw (Casimere Jollette), la sorella minore della diva Delia Whitlaw (Tory Trowbridge), idolo di Neveah e orgoglio della Archer, nonché compagna del grande coreografo Ramon Costa (Bayardo De Murguia). A lei si aggiungono al coinquilina June (Daniela Norman), ostacolata da una madre che vorrebbe farla smettere di danzare affinché si dedichi a studi più fruttuosi; l’ex fidanzato di Cassie Nabil (Michael Hsu Rosen), un devoto musulmano parigino considerato tra i migliori ballerini della scuola; il fidanzato di Bette Oren (Barton Cowperthwaite); Shane (Brennan Clost), il ballerino gay migliore amico di Oren e amico di Neveah e infine e Caleb (Damon J. Gillespie), l’ultimo studente con cui Monique ha una relazione.
Vedendo la serie appare chiaro che la situazione precipita nel momento in cui Ramon Costa propone agli studenti di lavorare a un balletto su Jack lo Squartatore, annunciando che avrebbero indossato una felpa grigia con la lampo rossa (la stessa che June dichiara di aver visto la notte in cui è stata spinta Cassie). Ma a peggiorare le cose sono anche gli atteggiamenti del coreografo, le bugie e gli atteggiamenti di Monique e la differenza che fa tra gli allievi, oltre ai grandi segreti che la famiglia Whitlaw nasconde.
Cosa succede nel finale di stagione di Tiny Pretty Things?
L’ultimo episodio della serie Netflix risponde perlopiù a tutte le domande seminate lungo i nove episodi precedenti, ponendo tuttavia anche nuovi interrogativi. Cassie infatti, che sembrava essere definitivamente morta, si risveglia inaspettatamente dal coma iniziando a respirare da sola e soprattutto iniziando a raccontare la sua verità. La ballerina racconta alla poliziotta Isabel Cruz (Jess Salgueiro) di essere stata spinta giù dal tetto e accusa Bette, che viene arrestata. La ragazza però si dichiara innocente e svela di aver inviato a una rosa bianca a Neveah (la stessa trovata la notte in cui Cassie è stata spinta) solo per intimidirla.
Nel mentre Bette è stata rilasciata ed è andata a vivere a casa del suo nuovo fidanzato, Matteo (Alexander Eling), venendo esclusa dallo spettacolo finale per essere sostituita da June, l’unica che conosce i passi e che finalmente può dimostrare alla madre ciò che vale.
In tutto questo, però, c’è chi cerca disperatamente di far emergere la verità e tale compito pare spetti a Neveah la quale, avendo intuito che non è stata Bette a spingere Cassie, cerca di convincere la ragazza a dire la verità e a incastrare, invece, Madame Monique DuBois.
Alla fine Cassie non farà quanto promesso e nel mentre tutto si ribalta a sfavore di Neveah, che rischia l’espulsione dall’accademia dopo essere stata sorpresa a letto con Oren, il quale a sua volta considera l’idea di abbandonare la Archer.
Anche June, che sembrava avercela fatta, si ritrova con un pugno di mosche in mano: nonostante il successo sul palcoscenico e la scomparsa di Bette dalla scena la ragazza sarà comunque sostituita da Delia. Ed è proprio in quel momento di rabbia in cui si accorge di ciò che sta avvenendo che nota un movimento strano della ballerina, una movenza che le fa ricordare quanto è avvenuto la notte dell’incidente. Adesso le è tutto chiaro: è Delia la persona con la felpa grigia che ha visto la notte in cui Cassie si è schiantata sul marciapiede.
Chi ha spinto Cassie in Tiny Pretty Things?
In un circolo di amicizie ricostituito, June corre da Bette per rivelarle quanto sa e anche quest’ultima, finalmente, ricorda i fatti di quella notte che a lungo aveva tentato di ricostruire, ricorrendo persino alla musica. La ragazza infatti ricorda di essersi ubriacata e sdraiata sul divano. Sua sorella, approfittando dello stato confusionale in cui riversava, le ha fatto credere che erano state insieme e che l’aveva riaccompagnata all’accademia. A inorridire ancora di più Bette, oltre alla menzogna di Delia, è la complicità della madre la quale, pur di proteggere la carriera di Delia e la sua (è intenzionata infatti a prendere il posto di Monique) è disposta a mettere a repentaglio il futuro della figlia minore, sottolineandole che se si tirerà indietro non sarà degna di essere una Whitlaw.
Questo senso di appartenenza alla famiglia e il continuo arrancare di Bette per rientrare nei canoni di perfezione richiesti dalla madre si nota in tutta la serie ed è evidente che dopo questa dichiarazione la ragazza non riesca più a sopportare il peso di questa umiliazione e mancanza di rispetto nei suoi confronti, al punto che pensa seriamente di farla finita recandosi sul tetto e tentando di uccidersi. Ma la sorella arriva giusto in tempo per salvarle la vita e farle cambiare idea: le racconta i dettagli di quella notte, le dice che è stato un incidente e che la sua rabbia nei confronti di Cassie è stata dettata dalla relazione tra la ballerina e Ramon, che ha innescato in Delia la paura di essere scartata. La fa inoltre riflettere sul fatto che con l’assenza di Cassie in quel periodo anche lei ne ha beneficiato e che l’unico modo per uscirne vincitrici è seguire il piano suggerito dalla madre.
E infatti quando June e Neveah raggiungono l’amica sul tetto lei recita il suo copione addossandosi la colpa e spingendole a incastrare Madame Monique DuBois, cosa che avviene anche in maniera alquanto spettacolare. Durante l’esibizione i ragazzi riescono a riprodurre la registrazione fatta da June che incastra la direttrice, la quale viene invitata dalla polizia ad andare in commissariato. Tuttavia Madame sembra avere ancora degli alleati pronti a sfruttare la situazione a loro vantaggio: Topher Brooks (Shaun Benson), Alan Renfrew (Morgan Kelly) e Caleb.
Chi ha ucciso Ramon Costa?
Ma mentre si è scoperto chi ha tentato di uccidere Cassie, il finale di Tiny Pretty Things ci lascia con un nuovo caso da risolvere: chi ha ucciso il coreografo Ramon Costa? Di fatto si tratta di uno dei personaggi più misteriosi e più odiati della serie. Il suo modo di fare ha indispettito gli allievi, Madame ha cercato di allontanarlo e persino la sua ragazza Delia ha dichiarato di stare con lui solo per il successo che ha guadagnato grazie alle sue coreografie.
Inoltre nell’ultimo episodio si scopre anche una verità: Ramon è il padre di June e non sappiamo se la ragazza ha scoperto o meno questo mistero, ma è anche vero che la madre è stata molto severa su questo col coreografo. Tuttavia, nonostante June abbia diverse ragioni per odiarlo, sembra davvero addolorata nel vederlo con gli occhi sbarrati e un coltello conficcato in petto, quindi è probabile che abbia capito la verità e che sia dispiaciuta per la mancata opportunità di conoscere meglio suo padre. In ogni caso sua madre, Maricel (Alexandra Bokyun Chun), potrebbe essere una delle sospettate viste le premesse, ma davvero una donna così si sarebbe spinta a tanto?
Anche Caleb è un ipotetico sospettato: durante la maggior parte della serie abbiamo visto che ha una relazione con Monique, che però alla fine lo allontana iniziando una relazione con la sua vecchia fiamma nonché ex allievo Ramon. Caleb sembra essere abbastanza sicuro di poter aiutare Madame quando arriva nel suo ufficio, che abbia davvero eliminato il coreografo?
Ma la sospettata principale resta comunque Cassie: la bella addormentata che si è svegliata dal coma e adesso vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Nonostante abbia giocato il ruolo della vittima per la maggior parte della serie Netflix non appena ha iniziato a parlare ci siamo resi conto della sua cattiveria ma, soprattutto, va sottolineato un episodio in cui Ramon entra nella sua stanza, mentre è in ospedale, ed evidentemente la minaccia. Ma è una condizione che a lei sta bene, visto che allontana Nabil.
Il piano di Cassie è distruggere i Whitlaw e se ha architettato l’omicidio di Ramon per incastrare una di loro non ci sarebbe davvero da stupirsi. Ha già messo fuori gioco Bette, adesso le restano solo Delia e sua madre!
Insomma, con un personaggio come Ramon potrebbe essere stato praticamente chiunque, ma non ci resta che attendere cosa ci riserverà un’eventuale seconda stagione.