Titans – Stagione 2: spiegazione del finale della serie DC Universe
Cosa accade nella stagione 2 di Titans? Ecco al spiegazione del finale della serie TV del DC universe disponibile su Netflix.
La Dc Universe propone un cammino impervio per ognuno dei personaggi presenti in Titans e nella seconda stagione, disponibile su Netflix, ci ritroviamo con fazioni divise e strade separate a causa di un villain d’eccezione: Deathstroke (Esai Morales). L’obiettivo da lui stabilito era di far scontrare fra loro i membri chiave dei Titans, con tradimenti e segreti inconfessabili che emergono di prepotenza nel corso di 13 puntate. Dick Grayson (Brenton Thwaites) avverte un senso di responsabilità maggiore, non riuscendo a tenere compatta la squadra e mettendo costantemente in discussione sul suo ruolo di leader.
ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER sulla seconda stagione di Titans
Rachel (Teagan Croft), Starfire (Anna Diop), Garfield (Ryan Potter), Jason Todd (Curran Walters), Wonder Girl (Conor Leslie), Dove (Minka Kelly) e Hawk (Alan Ritchson) non sentono di appartenere ad un gruppo affiatato, con uno scopo comune e una forte tempra morale a valorizzarli. Vengono ulteriormente indeboliti dalla presenza di Deathstroke; il mercenario era riuscito a unire le forze con sua figlia Rose (Chelsea Zhang), con quest’ultima che è entrata a far parte della squadra come infiltrata. Il rapporto che nasce e si sviluppa fra Rose e Jason Todd porta la ragazza a ripensare al danno arrecato ai Titans, non fornendo più informazioni sensibili a suo padre.
Titans 2: la sconfitta di Deathstroke e la nascita di Nightwing
L’evoluzione di Dick Grayson da Robin a Nightwing era prevista per due intere stagioni. È una svolta necessaria per sopperire alla rabbia alimentata nei confronti di Deathstroke e al lancinante senso di incompiutezza che lo rendeva cieco di fronte alla sua stessa squadra, che stava formando e istruendo. Dick lo troviamo incapace di controllare le emozioni più recondite nel corso della stagione. Mantiene i contatti con Bruce Wayne (Iain Glen) per sfruttarlo come valvola di sfogo. È una fase delicata che serve a far maturare un personaggio smarrito, con una bussola da ritrovare nel lavoro di squadra e nell’individuare una ragione per ricostituire i Titans. Avviene dunque una trasformazione non solo fisica, con un costume nuovo di zecca e fornito da Stu (l’inventore dietro ai gadget di Batman), ma anche mentale. Dick si riteneva responsabile della morte di Jericho, il figlio di Slade Wilson/Deathstroke: 5 anni prima degli eventi della seconda stagione, vi era una possibilità di includere Jericho nei Titans.
Un’occasione sfumata per colpa di Slade, un padre desideroso di addestrare i suoi figli per renderli dei super-soldati. Morto per mano di Slade in un violento scontro con Dick, Jericho possiede la capacità di trasferire la sua coscienza in un altro corpo e decide di occupare quello del padre. Una rivelazione ben congegnata che offre a Dick una seconda chance di salvare Jericho nel presente, rimuovendolo da Deathstroke. Rose si unisce al combattimento finale fra Dick e il mercenario, uccidendo suo padre. Jericho può finalmente liberarsi del padre per occupare un’altra persona e gli viene concessa la possibilità di unirsi a Rose. Jericho ha sempre voluto entrare a far parte del team di supereroi, tenendo le distanze da una famiglia che l’ha sempre mentito sul segreto dietro al lavoro svolto da suo padre. Cerca in tutti i modi di sposare una causa più nobile, invece di farsi oscurare dall’ombra imponente e minacciosa di Slade. L’unico modo per riemergere dalle ceneri della morte e continuare a vivere e collaborare con gli eroi è quello di convivere con il corpo di sua sorella.
Garfield e Conner controllati dalla Cadmus Laboratories nella seconda stagione di Titans
Oltre a Deathstroke, un’altra minaccia ancora più insidiosa prende forma: si tratta della Cadmus Laboratories, una struttura finanziata da Lex Luthor che si occupa di creare da zero o aumentare l’efficacia di poteri sovrumani. Nella seconda stagione viene introdotto il personaggio di Conner (Joshua Orpin): un esperimento nato dalla fusione dei Dna di Kal-El/Superman e Lex, un progetto destinato alla vendita che non deve uscire fuori dalle mura della struttura. Anche Garfield, membro chiave dei Titans, viene catturato e confinato alla Cadmus per prendere il controllo della sua capacità di trasformarsi in feroci animali in cattività.
Nell’ultima puntata, dopo essersi liberati definitivamente di Deathstroke, i Titans devono fronteggiare Garfield e Conner manipolati da Mercy Graves (Natalie Gumede), capo della divisione sperimentale della Cadmus. Per evitare di seminare il panico su tutta San Francisco, i poteri di Conner vengono limitati e depotenziati dal lazo di Wonder Girl e dalle arti mistiche di Rachel. Dick, attraverso un portale creato da Rachel, raggiunge la coscienza di Conner e stabisce un contatto diretto con lui, portandolo alla ragione. Anche Garfield subisce lo stesso trattamento: l’abilità di Rachel di entrare istantaneamente in empatia con il ragazzo-bestia è un elemento chiave per porre fine allo scontro senza causare danni e morti per le strade della città.
La serie si nutre di una forte componente emotiva, che smuove le intenzioni e le interazioni fra i personaggi primari. Conner è intrappolato nella sua condizione estrema: i due DNA che lo hanno progettato sono in netto contrasto fra di loro. Per il figlio di Kal-El e Lex cominciare ad operare per il bene della società è un toccasana che scaccia la confusione che regna nei suoi pensieri. Lo scontro che ha luogo nell’ultima puntata è necessario per liberarsi definitivamente del suo lato peggiore, dominato da Lex Luthor. Un controllo totale sulla coscienza oltre che sui sovrumani poteri, un passo importante per entrare a far parte della squadra dei Titans.
Titans – Stagione 2: la squadra dei Titans subisce una grave perdita
La situazione sembra sotto controllo dopo aver salvato Jericho e recuperato Garfield e Conner. Dalla zona dello scontro con la Cadmus, un parco giochi densamente popolato, Dove sente una ragazza lamentarsi per la perdita della sua bambola. L’eroina prontamente afferra la bambola e la porta alla ragazza. Mentre lo fa, una torre di metallo danneggiata cade verso Dove e un gruppo di civili. Wonder Girl si carica in avanti e regge la torre, ma l’energia di questa la fulmina. È in grado di mantenere la torre abbastanza a lungo da far fuggire Dove e gli innocenti, ma la conseguenza è fatale: Wonder Girl muore sul colpo.
Sembra strano che qualcosa del genere possa uccidere Wonder Girl. Anche se i livelli di potenza dei personaggi dello show differiscono dalle loro controparti nei fumetti, pochi istanti prima l’eroina era stata capace di reggere il confronto con Conner. È possibile che lo scontro l’abbia indebolita, al punto da morire anche con qualcosa che normalmente la stordirebbe. O che si sia lasciata andare perché da anni ha sempre lottato con la sua intensa sensazione di vuoto; un’amore sfuggito dalle sue braccia, Aqualad (Drew Van Acker). Nella quarta puntata della seconda stagione “Aqualad“, abbiamo avuto modo di esplorare il passato dell’eroina, con un evento che l’ha decisamente sconvolta: la morte del suo partner professionale e interesse amoroso per mano di Deathstroke. Un shock emotivo talmente forte da non riuscire a dominarlo. La seguiamo nel corso dello show in perenne stato catatonico, mai decisa in quello che ha intenzione di svolgere con il resto del gruppo.
Una vendetta la alimenta fino a consumarla del tutto, visto che non ha neanche la possibilità di vincere contro Deathstroke. Può essere una potenziale ragione plausibile dietro la morte dell’amazzone; tentare l’atto estremo per mantenere di nuovo un contatto con Aqualad. Lo show finisce con i Titans riuniti per consegnare la bara di Wonder Girl alle amazzoni di Themyscira. Un’occasione davvero importante per promettersi di non cercare ragioni futili per sciogliere il gruppo; i Titans hanno agito d’impulso, cercato di colmare la rabbia con azioni improbabili e dettate dall’incoscienza. Questa tragica svolta serve da inequivocabile insegnamento per Dick e i suoi compagni: rimanere uniti è imperativo per affrontare minacce sempre più insidiose e pronte a disfare i Titans dalla radice.
Titans 2: Blackfire entra in scena per porre le basi della terza stagione
La prima stagione di Titans si era conclusa con una scena post-credits che ha presentato al pubblico Conner e il suo cane Krypto. Questa volta otteniamo una sequenza chiave prima dei titoli di coda. Invece di introdurre un nuovo alleato dei Titans, vediamo il ritorno di un villain che compare brevemente all’inizio della stagione: Blackfire. La regina aliena è la sorella di Starfire; ha guidato un violento colpo di stato sul loro pianeta natale di Tamaran ed è convinta di riuscire a sconfiggere sua sorella.
Vediamo una donna nel parcheggio di un negozio di alimentari, che allaccia le cinture alle figlie nella sua auto. Sta per scaricare la spesa, quando una specie di sostanza violacea la colpisce nell’orecchio. La donna si allontana dal veicolo, trasformandosi in Blackfire, dall’aspetto molto più giovane. Ha trovato modo di manifestarsi fisicamente sulla Terra e porterà distruzione sul pianeta, minacciando gli equilibri della squadra dei Titans. La serie è stata rinnovata per una terza stagione e le basi sono già state poste. Siamo curiosi di seguirne gli sviluppi, con un team ora rimesso in sesto e un’antagonista dotata di incredibili poteri astrali.
Dalle pagine del fumetto, Blackfire è descritta come una reietta alimentata dall’odio; un’essere incontrollabile capace di assorbire ogni linguaggio per contatto fisico, che sia un bacio o una stretta di mano, e possedendo un alto grado di superforza, alta resistenza ai danni, di agilità e velocità impressionanti e il potere di lanciare devastanti raggi di energia dalle mani e dagli occhi. Inoltre è anche dotata di un grande fascino, ma è anche un’abilissima stratega, un’esperta combattente e un’eccezionale manipolatrice. Queste caratteristiche la rendono il villain più temibile dell’intero show. I Titans ora possono contare sul kryptoniano Conner, da posizionare in prima linea, e su personalità che hanno deciso di rimanere compatte dipendendo l’uno dall’altra. L’attesa inizia già a crescere a dismisura per la terza esplosiva stagione.