Tredici 3: la spiegazione del colpo di scena su Monty

Tra i tanti colpi di scena che caratterizzano la terza stagione di Tredici, il più importante risulta non l'omicidio di Bryce, ma la storia di Monty.

La terza stagione della serie adolescenziale Netflix, sulla piattaforma online dal 23 agosto, è tornata per sorprenderci. Il più grande colpo di scena che ha sconvolto le menti degli spettatori di Tredici non è stato l’omicidio di Bryce Walker quanto, piuttosto, chi alla fine è stato accusato della sua morte: Monty, alias Montgomery De La Cruz.

Le prime due stagioni di Tredici si sono focalizzate sulle dinamiche inerenti al suicidio di Hannah Baker (Katherine Langford) e sulla narrazione dei nastri che ha registrato proprio prima della sua morte, rivelando così le profonde ragioni che l’hanno spinta a scrivere la parola “fine” nelle pagine della sua storia. Successivamente, l’obiettivo è diventato quello di ottenere giustizia per la sua morte, attraverso il processo a Bryce (Justin Prentice), colui che ha violentato la povera protagonista e diverse altre ragazze appartenenti alla Liberty High School.

Tredici – stagione 3: spiegazione del finale

Tredici – stagione 3: il grande mistero della morte di Bryce

La sorpresa e lo shock hanno pervaso l’animo degli spettatori quando, prima che la terza stagione venisse ancora rilasciata, hanno scoperto che Bryce era stato assassinato; pur essendo in parte comprensibile, poiché, conoscendo le sue azioni e crimini delle prime due stagioni, questo personaggio si era fatto parecchi nemici. Da quando Bryce, dopo una breve pena, era riuscito a essere assolto e restare impunito per i suoi crimini alla fine della seconda stagione di Tredici, il maggior interesse della terza stagione è cambiato radicalmente: capire chi l’avesse ucciso.

Così, tenendo conto di tutto, la polizia ha accusato Clay (Dylan Minnette) di aver ucciso Bryce; tuttavia, nel corso della stagione, le indagini poliziesche sono state direzionate abilmente dai ragazzi protagonisti su un altro sospettato, colui che nella seconda stagione aveva violentato Tyler nei bagni del liceo, colui che venne considerato, ora ingiustamente, l’indiziato numero uno della morte di Bryce: Monty (Timothy Granaderos).

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Nel finale di stagione di Tredici, Tyler rivela agli amici Clay e Jessica cosa ha subito nella seconda stagione per volere e malvagità del bullo Monty. Per questo, quest’ultimo viene arrestato inizialmente per violenza sessuale di primo grado. La storia di questo personaggio assume sembianze e sfumature tragiche poiché si rivelerà un soggetto incapace di accettare sé stesso, nascondendo così la propria omosessualità. Il destino, però, è tragico: Monty viene preso di mira mentre si trova in prigione e viene ucciso nella sua cella. La sua morte, riprendendo le parole del padre, forse potrebbe essere avvenuta per un pestaggio causato dalla sua omosessualità, ormai non più segreta e difficilmente accettata dietro le sbarre di una prigione.

Tredici – stagione 3: recensione della serie TV Netflix

Monty, essendo la perfetta rappresentazione del concetto di “bullo”, si era comportato terribilmente durante tutte le stagioni di Tredici; in questo senso, quando è stato arrestato, Ani (Grace Saif)  ha deciso di sfruttare al meglio l’occasione ricevuta. Con la precisa finalità di scagionare Clay che veniva considerato il principale sospettato, Ani ha ideato un piano per sfruttare Monty come capro espiatorio per l’omicidio di Bryce.

In questo senso, nonostante tutti i crimini e le nefandezze compiute dal giovane ragazzo, Monty era totalmente innocente rispetto all’omicidio di Bryce.

Tredici: il plot twist di Monty nella stagione 3

Monty, come tutti gli altri, aveva un evidente motivo per volere vedere Bryce morto, un motivo che viene considerato una motivazione sufficiente per incriminarlo, anche dopo la sua morte. Bryce aveva infatti minacciato Monty di recarsi dalla polizia e denunciarlo per la violenza compiuta su Tyler (che aveva deciso di confidarsi proprio con lui pensando fosse il mandate dell’orribile gesto). Monty era convinto che lui e Bryce fossero come fratelli, e così il progetto di Bryce è risultato ai suoi occhi come un ingiusto tradimento.

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A confermare la sua colpevolezza (agli occhi delle forze dell’ordine) è la sua totale mancanza di un alibi. Proprio per il fatto di non riuscire ad accettare, e men che meno rendere nota, la sua omosessualità, Monty non rivela a nessuno che quella sera si trovava con Winston Williams di Hillcrest, il ragazzo con cui aveva avuto un rapporto sessuale mesi prima e che aveva massacrato di botte per timore che rivelasse il loro rapporto.

Questa bugia, però, potrebbe non essere sostenibile per lungo tempo, poiché il finale della terza stagione di Tredici suggerisce come la verità possa e debba saltare fuori e venire a galla, implicando così importanti ripercussioni sulla storia dei personaggi e rivelando la vera personalità di Monty e dove fosse al momento della morte di Bryce, dimostrando così la sua totale innocenza. Winston, infatti, si è mostrato abbastanza convinto nel voler rilevare l’alibi di Monty alla polizia.

Inoltre, il vice-sceriffo Standall (Mark Pellegrino) sospetta fortemente che suo figlio, Alex, sia il vero colpevole dell’assassinio di Bryce. Tuttavia, come molti genitori, questo padre farebbe di tutto per proteggere il figlio, riuscendo a coprirsi gli occhi con le sue stesse mani. E i suoi sospetti sono fondati: è stato proprio Alex a uccidere Bryce.

In questo senso, alla fine, i fan sono stati sorpresi: i più grandi colpi di scena di Tredici non riguardavano Bryce ma, piuttosto, Monty.

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