Tra Vizi e Virtù: su Nove in tre prime serate conversazioni tra Papa Francesco e Don Marco Pozza

Sarebbe bello poter dire che in questi incontri abbiamo trovato una scorciatoia per la speranza, anche quando sembra mancare. Mi piacerebbe avere una risposta adatta, ma ho capito una verità fondamentale nel raccontare queste storie: si dice da sempre che finché c’è vita c’è speranza, ma la verità è che c’è speranza finché c’è vita. Alimentare la speranza non è semplice, per questo abbiamo scritto Vizi e Virtù, perché le vite difficili che raccontiamo mi hanno insegnato che tutto parte dalla speranza, che è sempre presente, anche nella fatica di vivere.

Questa l’essenza che ha spinto Don Marco Pozza a raccontare, commentare con Papa Francesco i sette episodi – i sette vizi e virtù appunto – che sono sette storie piene di vita, di lotta, di un’apparente rassegnazione da cui in realtà trasuda la speranza.

La serie evento Vizi e Virtù – Conversazione con Francesco è un viaggio, un incontro che ha il senso profondo di una scoperta, tra paure, errori, speranze e voglia di riscatto.

Vizi e Virtù, conversazioni con Papà Francesco: una serie evento per sette storie di riscatto

Non è un caso che nel titolo della serie, composta da tre appuntamenti serali di più episodi ciascuno, si antepongano i vizi alle virtù: le storie che si raccontano evidenziano luci ed ombre dell’esistenza umana, su cui Don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, riflette insieme a Papa Francesco. E con grandissima umanità scopre come le storie dei detenuti siano più vicine a tutti noi più di quanto si possa pensare. Ogni serata infatti accosterà la storie di un detenuto a quella di una persone comune che hanno saputo trasformare un vizio in una virtù, tramutandola in una buona azione per se stessi e per il prossimo.

Questi protagonisti con le loro storie sono la prova che come diceva Calvino nell’inferno, c’è qualcosa che non è inferno: queste persone mi hanno insegnato la bellezza della fatica del vivere. Ci sono anche storie di carcerati in questo nostro viaggio, ma il carcere anche in maniera figurata è la porta d’ingresso da cui si animano queste storie, e noi chiediamo al telespettatore se davvero la disperazione ha l’ultima parola.

Ha spiegato Don Marco Pozza, che ha condiviso come la reazione del Papa sia la stessa, piena di grande umanità, alle vite dei protagonisti, riscontrando come anche egli stesso si sia sentito profondamente parte di un discorso che in maniera informale coinvolge temi fondanti della dottrina cattolica sulla vita.

Tra Vizi e Virtù, il coraggio di rimettersi in piedi ascoltando l’altro

A fare da sfondo alla serie evento è anche l’affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova: il confronto tra vizi e virtù infatti parte dalla maniera in cui li ha affrescati Giotto, ed è il loro delicato rapporto – Ira, Disperazione, Incostanza, Gelosia, Infedeltà, Ingiustizia, Stoltezza i sette vizi e Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza, Fede, Speranza e Carità, le sette virtù – a costituire il nodo dell’intima conversazione tra il Papa e Don Marco Pozza.

Alle storie vere si affiancano anche quelle di personaggi delle spettacolo che condividono le proprie emozioni e arricchiscono un percorso spirituale fatto anche di confronto e ascolto, un elemento che viene espresso anche visivamente, con la scelta di articolare il materiale narrativo come una conversazione/confessione attraverso Don Pozza, che diventa una sorta di testimone, medium tra il Papa e gli uomini e le donne coinvolti.

Tra i volti noti che vedremo nel corso delle tre serate ci sono quello di Mara Venier che racconterà la forza dell’essere fragili, la scrittrice Silvia Avallone e J-Ax che si soffermeranno sul tema del bullismo visto dalla parte della vittima e del carnefice, e Sinisa Mihajlovic, testimone di come qualunque malattia vada affrontata con forza allontanando ogni energia negativa.

La serie evento Vizi e Virtù – Conversazioni con Francesco andrà in onda su Nove in prima serata da sabato 20 Marzo, proseguendo il 27 Marzo e concludendosi il 4 Aprile in occasione della Pasqua. Il progetto è realizzato da Officina della Comunicazione per Discovery Italia, per la regia di Dario Edoardo Viganò.