Why We Hate: quando esce e cosa sappiamo della docu-serie
Tutto quello che c’è da sapere sulla prima stagione della docu-serie prodotta da Steven Spielberg ed Alex Gibney che indaga sulle radici dell’odio. Dal 14 ottobre su Dplay plus.
Da dove si genera l’odio? Come si diffonde? Come possiamo limitare il suo potere distruttivo? Domande complesse da un milione di dollari che risalgono alla notte dei tempi, quando l’essere umano ha deciso di trasformare il Pianeta che è stato chiamato a popolare in uno sterminato campo di battaglia. Domande, queste, alle quale proverà a dare delle risposte più o meno esaustive la premiata ditta formata da Steven Spielberg e Alex Gibney, co-produttori esecutivi con le rispettive Amblin Television e Jigsaw Productions, della docu-serie in sei puntate dal titolo Why We Hate.
Why We Hate: cosa tratta e come lo tratta
Per la natura e il peso specifico dei temi trattati, Why We Hate è sicuramente uno dei progetti a sfondo documentaristico tra i più ambiziosi della stagione televisiva corrente. Un DNA contenutistico che lo porta a interrogarsi su uno dei sentimenti più radicati nell’animo umano e su come superarlo, ossia l’odio. Una catena di causa ed effetto che trova il suo modus operandi attraverso ricerche scientifiche all’avanguardia e storie provenienti da tutto il mondo, raccolte e restituite sul piccolo schermo attraverso l’assemblaggio di riprese live, materiali d’archivio video e fotografici. Ma l’architettura che sorregge il tutto sono le interviste inedite e di repertorio a psicologi, sociologi, neuroscienziati e storici che, con il loro sguardo sospeso tra le diverse epoche, cercheranno di fornire al fruitore qualcosa che non si limiti a funzioni cronachistiche, ma quanto piuttosto a una sorta di chiamata alle armi pacifiche dell’auto-conoscenza. Per farlo rivela collegamenti contemporanei con comportamenti antichi ed evolutivi e usa la scienza come base per scoprire la verità sull’odio e sulla natura umana.
Why We Hate: la parola ai produttori esecutivi Spielberg e Gibney
A proposito della docu-serie, il premio Oscar Steven Spielberg, uno che i temi dell’odio e dell’implosione degli istinti primordiali li ha esplorati in lungo e in largo nel corso della sua filmografia, ha dichiarato: “Arrivare alla radice della condizione umana è qualcosa che trovo non solo affascinante, ma assolutamente necessario per capire chi siamo. Con il team di registi, approfondiamo storie di odio di ieri e di oggi, viaggiando in giro per il globo per scoprire il suo mistero negli altri e in noi stessi. Se capiamo perché agiamo in un certo modo, possiamo cambiare il modo in cui agiamo. Questo è ciò di cui siamo capaci in modo univoco come esseri umani“. Al collega fa eco il connazionale Alex Gibney, vincitore a sua volta della statuetta per il miglior documentario nel 2008 con lo sconvolgente Taxi to the Dark Side, che ha sottolineato gli intenti alla base del progetto: “Questa non è una serie che documenta semplicemente qualcosa che sta accadendo, è un’indagine e un tentativo di capire perché odiamo, attraverso la scienza e attraverso un senso di umanità comune“, per poi ribadire che “L’odio è nel nostro DNA. Se iniziamo a capirlo, è così che iniziamo a sperare di poterlo sconfiggere“.
Why We Hate: chi la dirige e quando andrà in onda
Affidato alle mani esperte di Gaeta Gandbhir e Sam Pollard, conosciuti per le pluridecorate serie documentaristiche targate HBO By the People: The Election of Barack Obama e When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts, il progetto ha richiesto quattro lunghi anni di gestazione e il risultato finale vedrà la luce il 13 ottobre con la messa in onda negli Stati Uniti su Discovery Channel. Il pubblico italiano dovrà per sua fortuna attendere solo 24 ore, quando la prima puntata troverà spazio nel palinsesto serale di DPlay PLUS – Discovery. Nel frattempo, a ingannare l’attesa con un assaggio ci pensa la seconda edizione di FeST, la kermesse milanese dedicata alla serialità, che a meno di un mese dal battessimo sul piccolo schermo mostrerà in anteprima un estratto dell’episodio pilota.