35. Settimana Internazionale della Critica: il programma completo
Il presidente del SNCII Franco Montini e il direttore della Settimana Giova Nazzaro presentano il programma della 35. Settimana Internazionale della Critica a Venezia.
Al cinema Quattro Fontane di Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 35. Settimana Internazionale della Critica, la nuova edizione dell’ormai classica sezione parallela alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, appuntamento dal 2 al 12 settembre.
Una “edizione non scontata e che era importante presentare guardandosi negli occhi, nonostante tutto” e a guardare negli occhi i presenti c’erano il presidente del SNCCI, Franco Montini, e il delegato generale della Settimana, Giova A. Nazzaro.
Questa edizione, così come quella in generale di Venezia 77, sarà un un’occasione speciale, un punto fondamentale da cui ripartire e la pedina determinante per il futuro prossimo del cinema perché, usando le parole di Montini, “costituirà l’occasione per rompere il circolo vizioso che sta condannando i cinema e il cinema come settore a questo limbo in cui è piombato a causa della pandemia. Riportando l’attenzione sul settore e dando modo agli spettatori di tornare nelle sale.”
Una notizia importantissima è dunque già quella che la 35. Settimana Internazionale della Critica si farà e si farà esattamente con le stesse caratteristiche degli anni precedenti, cioè costituita dalle due selezioni competitive dei 7 lungometraggi e, da 5 anni a questa parte, dei 7 corti italiani. Più quattro eventi speciali fuori concorso, due per vetrina, uno di apertura e uno di chiusura.
Nel presentare il programma completo dell’edizione ha preso la parola Nazzaro, che ha voluto spendere due parole su dei temi importanti nell’introduzione, ribadendo l’impegno sinergico con tutte le istituzione cinematografiche del modo, compresa anche l’accademia dei David di Donatello, per ottenere la scarcerazione del produttore egiziano Moataz Abdelwahab, incarcerato senza motivo (notizia rimbalzata nelle scorse settimane), e denunciando l’aggressione ai danni dell direttore e responsabile della programmazione del festival del documentario di Belgrado: “Mentre noi stiamo tentando di rimetterci in moto, altrove le situazioni sono purtroppo quelle di sempre e quindi è anche nel segno di un forte desiderio di cambiamento che dobbiamo celebrare questa edizione della Settimana della Critica.“.
Le line up dei lungometraggi in concorso alla 35. Settimana Internazionale della Critica
Come anticipato nei giorni scorsi l’evento di apertura del concorso di quest’anno sarà The Book of Vision il primo film di finzione diretto da Carlo S. Hintermann e prodotto da Terrence Malick, un viaggio visionario all’interno di una dimensione cinematografica lirica e onirica, nel quale realtà e cinema sono immaginati come un rito delle origini e autentico desiderio di palingenesi.
Quello di chiusura sarà invece The Rossellinis, “una saga familiare raccontata come il più appassionante dei romanzi di appendice”, diretto da Alessandro Rosselini, nipote di uno dei più grandi cineasti della storia del cinema, che sul film si è così espresso: “L’idea di questo documentario è maturata durante un percorso esistenziale, in un periodo particolare della mia vita. E’ stata una scommessa cercare di affrontare un percorso familiare con la telecamera. Ho per forza di cose un’influenza e quindi non poteva che essere un racconto del reale, quanto più possibile, e se c’è un valore che riconosco a questo film è quello della sincerità, nonostante naturalmente la mediazione soggettiva nel raccontare la mia storia.”
Tra le sette opere prime selezionate (scelte quest’anno tra 475 candidature) spicca Non Odiare di Mauro Mancini con protagonisti Alessandro Gassman e Sara Serraiocco, un esempio di cinema civile come quello italiano di una volta e unica pellicola nostrana nella selezione. Di seguito l’elenco completo:
- 50 o dos ballenas se encuentran en la playa | 50 or two whales meet at the beach di Jorge Cuchí
- Hayaletler | Ghosts di Azra Denis Okyay
- Non Odiare di Mauro Mancini
- Bad Roads di Natalya Vorozhbyt
- Shorta di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid
- Topside di Celine Held e Logan George
- Tvano Nebus | The flood won’t come di Marat Sargsyan
La selezione ufficiale dei corti del quinto SIC@SIC
In collaborazione dell’Istituto Luce-Cinecittà torna la Settimana Internazionale della Critica conferma, per la quinta volta, anche SIC@SIC (Short Italian Cinema@Settimana Internazionale della Critica). La “palestra per i giovani del cinema italiano” di quest’anno è composta da una selezione competitiva di sette corti di autori italiani ancora non approdati al lungometraggio e da due eventi speciali fuori concorso, tutti presentati in anteprima mondiale.
Questi i titoli che compongono la selezione:
- Accamòra (in questo momento) di Emanuela Muzzupappa
- Adam di Pietro Pinto
- Finis Terrae di Tommaso Frangini
- Gas Station di Olga Torrico
- J’ador di Simone Bozzelli
- Le mosche di Edgardo Pistone
- Where the leaves fall di Xin Alessandro Zheng
Il cortometraggio di apertura sarà Les Angles de Carthage (Le aquile di Cartagine) di Adriano Valerio, regista di Banat, in concorso lo scorso anno, mentre quello di chiusura è Zombie, prodotto dalla Fondazione Fare Cinema di Marco Bellocchio, lo struggente romanzo di formazione infantile che porta la firma prestigiosa di Giorgio Diritti, il cui ultimo film, Volevo Nascondermi con protagonista Elio Germano premiato a Berlino, è risultato una delle principali vittime del Covid nell’ambito cinematografico italiano.
La due selezioni sono state curate da Giova A. Nazzaro, Paola Casella, Simone Emiliani, Beatrice Fiorentino e Roberto Manassero.
L’immagine ufficiale della 35. Settimana Internazionale della Critica
Infine, è stata presentata l’immagine ufficiale della 35. Settimana Internazionale della Critica, la splendida Venezia Resiste di Fabiana Mascolo, disegnatrice e fumettista classe 1993.
“Il principio alla base della cinepresa è quello dell’impressione luminosa: la luce attraversa le lenti dell’obiettivo e impressiona la pellicola scorrevole. Così “l’occhio del cinema”, la telecamera, cattura la luce per restituirla in una sequenza di fotogrammi, un film. Nell’illustrazione per la 35. Settimana Internazionale della Critica questo concetto si capovolge. La telecamera scolpita fra le braccia di una donna emette luce invece di catturarla. La statua e la cinepresa svolgono così il ruolo di faro in una laguna futuribile costellata di gondole sospese e attraversata dallo spettro della pandemia. E in un momento in cui il mondo del Cinema guarda a Venezia per ripartire, la Serenissima risponde. Venezia resiste e così il cinema.”