A Lego Brickumentary: più giochi per tutti
Da poche ore nelle sale cinematografiche americane il nuovo documentario A Lego Brickumentary diretto dal regista premio Oscar Daniel Junge e da Kief Davidson. Dopo il divertente e nostalgico Pixels, un altro film che ha a che vedere con “un gioco dell’infanzia”. Fan, collezionisti, amanti dei videogiochi o semplicemente dei mattoncini colorati potranno letteralmente impazzire per il documentario sui LEGO, sperando arrivi presto anche in Italia.
A Lego Brickumentary è un documentario che analizza le origini della compagnia danese e il suo impatto globale, andato sempre più crescendo nel tempo. LEGO è un produttore di giocattoli noto a livello internazionale. L’azienda è stata fondata nel 1916 Ole Kirk Christiansen e produce gli iconici mattoncini sin dal 1949. Curiosità: la parola LEGO deriva dall’unione delle parole danesi “legt godt”, “gioca bene”.
Il film A Lego Brickumentary che esplora il fenomeno del LEGO giocattolo è stato presentato poche settimane fa al Comic-Con di San Diego. Un documentario interessante ed emozionante, che ripercorre i momenti salienti della produzione LEGO. Matt Golderg, firma di Collider.com, ha ottenuto un’intervista esclusiva con i registi Junge e Davidson in cui hanno spiegato il perché del film, come hanno scelto di strutturarlo, le scene che sono state eliminate, e la possibilità che A Lego Brickumentary possa essere visto come uno spot pubblicitario per l’azienda.
“I have a great nostalgia for the toy” said Daniel Junge, “neither Kief nor I are what are called AFOL (Adult Fans of LEGO) but I was approached by one of the exec producers to do a film on one of the LEGO conventions in the film, Brickworld, and thought, “Well, that’s a fun film, but what about something that covers the whole landscape of LEGO?” and then we thought even further, “What about if we approach LEGO directly and see if we can go film the whole inside and outside [of] the company, kind of a whole film on LEGO” and lo and behold, they said yes and we were up and running and I’ve known Kief for years and needed a partner on this film. It’s just too huge of a film for one filmmaker and so Kief came on board and we tag teamed on making the film”.
La visione del film permetterà allo spettatore di entrare nelle gallerie d’arte in cui si trovano creazioni LEGO, farà conoscere il mondo della “LEGO terapia” attraverso testimonianze di “AFOLS” (Adult Fans of LEGO / Fans adulti di LEGO). Un documentario che oscilla tra la realtà e la finzione, tra la creatività e l’ingegno umano, e la visione utopica del mondo. Un mondo pieno di mattoncini.
Fonte: Collider.com