A Quiet Place 2 non doveva esistere: John Krasinski svela perché ha cambiato idea
A Quiet Place 2 uscirà nelle sale americane il 28 maggio, a tre anni di distanza dal primo film. In Italia, la distribuzione al cinema è fissata per il 24 giugno.
John Krasinski ha ammesso che non voleva realizzare A Quiet Place 2 ma ha anche svelato il motivo per cui ha cambiato idea
A Quiet Place, il film horror di John Krasinski, è uscito nelle sale nel 2018 ed è riuscito a riscuotere ampio successo, incassando circa 350 milioni di dollari in tutto il mondo. A quel punto, però, Krasinski era convinto che non avrebbe realizzato un sequel della sua opera. “Non avevo intenzione di farne un secondo“, ha rivelato a Yahoo Entertainment, aggiungendo: “Pensavo che il primo film rappresentasse già la storia più personale che avrei mai potuto raccontare e proprio per questo motivo non avevo idea di chi mettere al centro di un ipotetico sequel“.
Eppure, dopo un anno di ritardo causato dall’emergenza sanitaria, A Quiet Place 2 è pronto per uscire al cinema, con Krasinski che è tornato a firmare la sceneggiatura e ad occuparsi della regia. Ma cosa gli ha fatto cambiare idea? Stando a quanto raccontato dall’ex star di The Office, tutto il merito va a Millicent Simmonds, la giovane attrice sorda che interpreta sua figlia nel film.
Alla fine di A Quiet Place, Lee Abbott (Krasinski) si sacrifica per salvare Regan (Simmonds) dalle creature aliene che hanno ormai accerchiato la sua famiglia. In A Quiet Place 2, Regan lascia la fattoria di famiglia per esplorare il resto del mondo con sua madre, Evelyn (Emily Blunt), il fratello minore Marcus (Noah Jupe) ed il neonato. Lungo la strada, incontrano gli stessi mostri ma anche nuovi alleati e pericoli. Ma la cosa più importante, che fa tutta la differenza, riguarda il fatto che sia proprio Regan a guidare la narrazione.
Come riferito da Krasinski, mettere Simmonds in primo piano e al centro della storia è stata l’idea che ha convinto lui e Blunt a riprendere in mano la storia degli Abbott. “Quando John ed io abbiamo iniziato a parlarne, l’obiettivo è rimasto sempre quello”, ha detto Blunt, aggiungendo: “Questa dovrebbe davvero diventare la storia dei bambini, in particolare la storia di Millicent. Non è solo una potente attrice, può guidare da sola un film. È così avvincente da guardare e portiamo avanti l’idea di qualcuno con una disabilità che diventa un’arma per salvare il mondo“. Krasinski ha anche detto: “È la continuazione della mia storia. Emily sente che questo è un capitolo ancora più personale del primo, il che è folle“.
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Dal canto suo, Simmonds ha invece ammesso che Krasinski non le ha mai svelato che proprio lei rappresenta la ragione per cui esiste A Quiet Place 2: “Sapevo che era una lettera d’amore ai suoi figli. È davvero un onore farne parte“. L’attrice diciottenne ha spiegato che per lei è un onore essere una delle prime interpreti sorde a guidare un film d’azione soprannaturale. “Non avrei mai potuto immaginare questo momento. Se avessi detto alla versione più giovane di che tutto questo sarebbe successo, avrei riso di me stessa“. L’attrice ha infine spiegato che spera che i giovani che guarderanno il film riescano a trarre una lezione fondamentale dalla sua esperienza: “Da quello che mostro nel film, spero che imparino ad essere fiduciosi e a credere che possono farcela, indipendentemente dalla situazione in cui si trovano. Ed anche a rimanere fedele a se stessi“.