A Quiet Place – Giorno 1: anche Stephen King si è innamorato del prequel (e del suo gatto)
Il film interpretato da Lupita Nyong'o continua a guadagnare consensi da parte di critica e pubblico.
Se siete tra quelli che si fidano ciecamente del giudizio di Stephen King per quanto riguarda il cinema e la televisione, allora siete fortunati perché il maestro dell’horror vi ha appena fornito un’ottima scusa per andare al cinema a vedere A Quiet Place – Giorno 1, se ancora non l’avete fatto. L’autore, ultimamente, sembra estremamente soddisfatto dalle uscite horror al cinema!
Oltre ad aver semplicemente asserito che Maxxxine è “eccezionale”, riferendosi all’ultimo film di Ti West con Mia Goth, l’autore ha condiviso nei giorni scorsi sul suo account Twitter/X (come fa sempre dopo una visione) la sua breve ma molto positiva recensione di A Quiet Place – Giorno 1. “A Quiet Place: Day 1: il raro grande film di Hollywood che è allo stesso tempo intimo e stratificato. (E il gatto ruba la scena)”.
Oltre all’amore per il gatto, l’autore celebra la capacità del film di apparire molto intimo, nonostante le sue dimensioni da blockbuster. La verità è che il prequel dell’opera di John Krasinski sembra rientrare in quella categoria insolita, ma sempre rinfrescante, dei cosiddetti “blockbuster d’autore”.
Dopo anni di attesa del progetto, affidarlo a Michael Sarnoski sembra essere stata la decisione giusta. E il cineasta che ha già realizzato un film intimo su Nicolas Cage e un maiale (non quel tipo di intimità…), ha appena fatto lo stesso con Lupita Nyong’o e il suo gatto.
Questo risultato approfondisce anche la premessa originale. Già nel suo primo film, la saga si proponeva di essere una storia post-apocalittica un po’ diversa dal solito, senza necessariamente ricorrere alla solita azione o crudeltà del genere, per concentrarsi sulle dinamiche familiari. Una storia tesa, che però ha anche molti momenti di serenità. Lo stesso Stephen King sembra essere un grande fan di questo film, come ha scritto nel 2018: “A Quiet Place è un’opera straordinaria. Grandi prestazioni, ma la cosa principale è il SILENZIO e il modo in cui fa spalancare l’occhio della telecamera in un modo che pochi film riescono a raggiungere.”
Non è l’unico autore famoso a essere rimasto ammaliato dal film. Anche Hideo Kojima, che passa buona parte del suo tempo su Twitter, ha scritto un lungo paragrafo sulla piattaforma, evidenziato tutti i lati positivi del film, la potenza della prima scena e il ruolo del protagonista. Ora non ci resta che aspettare notizie del perduto terzo capitolo della saga, se mai dovesse succedere.