Aaron Carter: le cause della morte del fratello di Nick dei Backstreet Boys sono state rivelate e il cuore dei fan si spezza un’altra volta
A quanto pare è stato confermata un'ipotesi che già aleggiava il giorno dopo del decesso.
Aaron Charles Carter era un cantante, attore e ballerino americano classe 1989, nato a Tampa, in Florida, il 7 dicembre 1987. La star, sfortunatamente, ci ha lasciato a 34 anni il 5 novembre 2022, lasciando senza parole i suoi familiari e tutti coloro che lo seguivano. Fratello minore di Nick Carter, uno dei membri dei Backstreet Boys, l’artista inizialmente aprì alcuni concerti della band, per poi dedicarsi ad una carriera solista pubblicando ben cinque album in studio tra il 1997 e il 2018. Il divo si distinse anche per la sua abilità nel suonare gli strumenti: in particolare conosceva bene la chitarra, la batteria, la chitarra e il sassofono. Tra l’altro, era un grande sportivo ed era un appassionato di ballo, curando ogni coreografia delle sue esibizioni.
Aaron Carter, fratello di Nick Carter, ha debuttato nel mondo musicale nel 1997
Detto questo, nelle ultime ore, come riportato da People (via Vanity Fair), sarebbe emersa la causa del decesso di Aaron Carter, a ben cinque mesi dalla morte. Secondo i documenti del coroner, si sarebbe trattato di una morte accidentale: la scomparsa è stata infatti causata da un mix di sostanze che il divo aveva assunto, Alprazolam (ossia lo Xanax, un ansiolitico) e il difluoretano, un gas compresso che viene utilizzato nei detergenti spray e che, se inalato, può provocare uno stato euforico. Quando i farmaci hanno iniziato a fare effetto, la celebrità non è stata in grado di uscire dalla vasca, annegando.
Chiaramente, scoprire la reale causa della morte di Aaron Carter non è sicuramente un buon modo per dimenticare quella brutta giornata di novembre, ma perlomeno, conoscendo con esattezza i motivi dietro la sua scomparsa, si evitano eventuali speculazioni da parte di quotidiani, gridando a gran voce la verità.