Abigail Breslin contro Aaron Eckart: “sul set comportamento umiliante e poco professionale”
Talmente non sono andati d'accordo, che si rifiutava di girare le scene di Classified solo col collega.
Girato a inizio anno, la produzione del thriller Classified ha riscontrato parecchi alti e bassi. In particolare, la pellicola ha sofferto delle accuse mosse dall’attrice Abigail Breslin nei confronti del collega Aaron Eckhart, definite “isteriche” e “immaginarie” dai portavoce di Dream Team Studios. Nel film Eckhart interpreta un sicario che improvvisamente fa una scoperta sconvolgente: il suo contatto della CIA è morto da anni. Abigail porta, invece, in scena la parte della figlia.
Abigail Breslin lancia duri attacchi contro Aaron Eckart
Stando agli studi, Abigail Breslin ha sortito parecchi disagi, poiché imputava al compagno di lavoro una condotta “aggressiva, umiliante e poco professionale” sul set. Inoltre, ha puntato il dito contro Eckhart perché “l’ha messa in pericolo in vari momenti” e così si è rifiutata di stare da sola con lui in molte scene. La causa sostiene che per completare le riprese, è servito un esborso non preventivato di almeno 80 mila dollari per delle costose riparazioni. Dunque, alla luce dei problemi riscontrati, Abigail Breslin ha sporto denuncia al SAG-AFTRA, esponendo i suoi timori e criticando il comportamento di Eckhart.
In conformità alle direttive di SAG-AFTRA, il “signor Georgiev” ha dovuto aprire un’indagine interna. Nulla degli elementi raccolti suffragherebbero, tuttavia, la tesi di Abigail Breslin. Che – riferisce sempre la causa – avrebbe rifiutato in maniera sistematica di sottoscrivere un accordo dove si impegna a lungo termine e per prestare il suo consenso ha richiesto un corrispettivo extra.
Il mancato assenso ha determinato dei problemi con le società di distribuzione e non hanno nemmeno l’opportunità di avvalersi del credito d’imposta accordato dallo Stato di Malta, che copre fino al 40 per cento le spese di produzione.
Il rappresentante di Eckhart non ha fin qui rilasciato commenti, diversamente da quello di Breslin, che ha ribadito la posizione dell’assistita.
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