Al Pacino ferito sul set de Il Padrino: “Grazie Dio, mi tirerai fuori da questo film”
Al Pacino ricorda l'incidente subito durante le riprese de Il Padrino: "Ho ringraziato Dio perché pensavo che mi avrebbe tirato fuori dal film".
Al Pacino fa ormai parte della storia del cinema, ma c’è stato un tempo in cui cercava disperatamente di non esserlo. Almeno questo è quello che traspare dai suoi racconti di quando avrebbe voluto essere espulso dalle riprese de Il Padrino (1972), dopo diverse settimane sul set sempre apocalittico di Francis Ford Coppola.
Attore metodico e studente dell’HB Studio e dell’Actors Studio di New York, dove ha frequentato i corsi di Charlie Laughton e Lee Strasberg, la sua carriera cinematografica è iniziata con Me, Natalie (Fred Coe, 1969) e ha iniziato ad attirare l’attenzione del pubblico e della critica con Panico a Needle Park (Jerry Schatzberg, 1971), ma fu il suo terzo lungometraggio a garantirgli un posto nella storia del cinema.
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In Conan O’Brien Needs a Friend, il podcast di Conan O’Brien con il suo braccio destro, Sona Movsesian, e il produttore Matt Gourley, Al Pacino ritorna sulla scena in cui Michael prende il posto di Sollozzo (Al Lettieri) e McCluskey (Sterling Hayden) per sottolineare che, dopo che i colpi erano stati sparati, il piano era che lui lasciasse cadere la pistola, corresse in strada e saltasse su un’auto in movimento.
“Non avevano una controfigura per me, forse pensavano che avrei saltato, mi sarei fatto male e sarei stato fuori dal film“, scherza. “Mi sono fatto male alla caviglia, sono scivolato. La macchina aveva una di quelle cose laterali su cui potevi saltare e poi salire. Così ho guardato il cielo e ho detto: ‘Grazie, Dio.’ In realtà ho pensato: ‘Grazie, Dio, mi tirerai fuori da questo film’. Ho ringraziato Dio perché pensavo che mi avrebbe tirato fuori dal film. Era una manna dal cielo”.
“La squadra si è preoccupata, mi hanno circondato dicendo: ‘È ferito!’ E poi mi hanno piantato uno di quegli aghi grossi nella caviglia così potevo finire la giornata e mi hanno tenuto fermo“, dice l’attore che è stato nominato per un Oscar come miglior attore non protagonista per il suo lavoro nel film e che, fortunatamente per tutti, è tornato in entrambi i ruoli ne Il Padrino – Parte II (Francis Ford Coppola, 1974) e in Il Padrino – Parte III (Francis Ford Coppola, 1990).
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