Al Pacino e la terribile esperienza col COVID: “Non avevo polso, tutti pensavano che fossi morto”

Il leggendario attore de Il Padrino ricorda uno degli episodi più tragici della sua vita.

Non diciamo nulla di nuovo se ricordiamo che il buon vecchio Al Pacino è, senza dubbio, uno dei migliori attori della storia del cinema, in quella grande schiera di interpreti del calibro di Robert De Niro, Harvey Keitel e Marlon Brando, ma quello che probabilmente non sapete è che ha vissuto una terribile esperienza nel 2020 a causa del COVID.

L’attore ha rivelato in esclusiva a People un tragico evento accaduto quattro anni fa, nel momento più duro della pandemia in cui non esisteva addirittura il vaccino. Pacino non aveva più polso ed è stato costretto a lottare per la sua stessa vita. “Ero seduto a casa mia e non c’ero più… non avevo più polso”, ricorda l’attore. “Non penso di essere morto. Tutti pensavano che fossi morto. Come potevo essere morto? Se fossi realmente morto, allora non avrei dovuto avere coscienza”, continua.

L’attore, che ha tra le mani il nuovo film di Julian Schnabel intitolato In the Hand of Dante e Assassination, un film sul fatidico assassinio di John F. Kennedy con cui condivide il set con Shia LaBeouf, continua a ricordarlo come un momento con un finale “dolce”, che gli è quasi costato la vita.

“E quando ho aperto gli occhi, c’erano sei paramedici nel mio soggiorno. C’era un’ambulanza dall’altra parte della porta, e due dei miei medici con queste tute spaziali che sembravano provenire dallo spazio, come su Marte . Mi sono guardato intorno e ho pensato: ‘Cosa mi è successo?’

Nonostante questa straziante esperienza di pre-morte, quando gli è stato chiesto se questo momento critico per la sua salute abbia cambiato il modo in cui ora vive la sua vita, Pacino ha risposto “per nulla”.

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