Alita: dopo il grande successo, il produttore Jon Landau vuole un sequel
Lavati le mani, voglio un sequel di Alita. Questo è il messaggio comparso sui social del produttore Jon Landau. Un sequel è davvero in arrivo?
Il produttore di Alita – Angelo della battaglia stuzzica i fan sulla possibile produzione di un sequel
Con oltre 400 milioni di dollari conquistati in tutto il mondo, Alita – Angelo della battaglia è stato uno dei migliori adattamenti cinematografici di un manga. Merito va soprattutto alle regia di Robert Rodriguez e alla sceneggiatura firmata da James Cameron, che figura anche tra i produttori della pellicola. Dopo che la 20th Century Fox è diventata una sussidiaria della The Walt Disney Studios, un possibile sequel è stato messo da parte, almeno per il momento.
Il produttore di Alita, Jon Landau, è però comparso nelle ultime ore sul suo account Instagram indossando una t-shirt che vede come protagonista l’avanzatissimo cyborg e con su scritto Lavati le mani, voglio il sequel di Alita:
Una semplice trovata per sensibilizzare le persone a seguire le norme anti-Coronavirus o un messaggio subliminale? Staremo a vedere.
Ambientato nel 2563 ad Iron City, il film è la storia del cyborg Alita ritrovato in una discarica di rottami caduti dalla città sospesa Zalem dal Dottor Dyson Ido, che si occupa di riparare robot nella sua clinica. La maggior parte della popolazione mondiale vive a Iron City, dove si barcamena tra umili lavori e miseria. Una piccola parte invece risiede a Zalem, considerato da tutti una sorta di paradiso inarrivabile. Ido prende con sé ciò che rimane del cyborg e lo innesta in un corpo predisposto per sua figlia Alita. La ragazza robot non ricorda nulla della sua vita precedente, ha solo memoria delle arti marziali che, di fatto, la porteranno a diventare una spietata cacciatrice dei criminali più pericolosi al mondo e una concorrente dei brutali tornei di Motorball, una sorta di giochi di gladiatori, unico passatempo della popolazione di Iron City. Si innamora dell’umano Hugo, il cui sogno è quello di raggiungere Zalem; ma dalla città sospesa, una minaccia incombe sulla ragazza