Angelina Jolie e il processo di trasformazione di sua figlia Shiloh, che ha capito in tenera età di essere un maschio
Quando Shiloh ha capito di essere un maschio, ecco come ha reagito la mamma Angelina Jolie.
Fin da piccola, la figlia di Angelina Jolie e Brad Pitt – Shiloh – voleva essere chiamata con un nome maschile, perché lei si sentiva un maschio. Angelina e Brad hanno insieme sei figli: tre adottati e tre biologici. Qualche anno fa hanno poi annunciato che la loro piccola Shiloh era un ragazzo.
Nonostante le critiche da parte di altri, che consideravano quelli della bambina solo dei capricci, Angelina ha sempre sostenuto la figlia, permettendole addirittura prima della transizione di vestirsi così come voleva, cioè con abiti maschili.
La convinzione di Shiloh di essere nata in un corpo che non era il suo aveva radici molto profonde. Quando aveva solo due anni, la bambina chiese ai suoi genitori di chiamarla con un nome maschile, nome che aveva scelto proprio lei. In un’intervista con Oprah Winfrey di qualche anno fa, lo stesso Brad Pitt disse: “vuole essere chiamata John o Peter. Quindi noi dobbiamo chiamarla John. Se proviamo a dire “Shi, vuoi…” ci interrompe e io mi correggo, dicendo “John, vuoi un po’ di succo all’arancia?”, solo allora mi risponde”.
Parlando in modo scherzoso e tranquillo della sensazione che provava sua figlia ad essere in realtà un maschio, Brad e Angelina hanno sempre dimostrato di non avere nulla contro la transizione di genere. Shiloh – o meglio John, come vuole essere chiamato – è molto fortunato nell’avere dei genitori amorevoli e solidali. Al momento però nulla si sa dell’effettiva transizione del ragazzo. Probabilmente stanno aspettando che cresca e sviluppi prima di procedere con il cambiamento del sesso. Nel frattempo i suoi genitori, il mondo di Hollywood e successivamente anche tutti i fan danno il loro pieno sostegno a un ragazzo che vuole sentirsi bene con se stesso nel corpo che desidera.