Angelina Jolie e l’amore per sua figlia Zahara: ”È una meravigliosa donna africana”
Angelina Jolie ha rivolto parole piene di amore e di ammirazione per Zahara, la bambina adottata nel 2005 insieme a Brad Pitt.
L’attrice Angelina Jolie è tornata a parlare della sua figlia adottiva Zahara, rivolgendole parole piene di amore e stima
È una delle dive più importanti di Hollywood, ma quando si inizia a parlare di figli anche Angelina Jolie abbassa ogni difesa. L’attrice è stata ospite recentemente di una video intervista con l’attivista ugandese Vanessa Nakate per TIME 100 TALK, in cui ha speso parole di grande stima e amore per sua figlia Zahara.
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Zahara è stata adottata dalla Jolie, insieme al suo ex marito Brad Pitt, il 6 luglio 2005 quando aveva solo sei mesi. Nata l’8 gennaio 2005, Zahara era stata chiamata dalla madre biologia Yemsrach per poi essere ospitata al Wide Horizons for Children, un orfanotrofio di Addis Abeba, in Etiopia. Arrivata in America, Zahara è stata ricoverata in ospedale per disidratazione e malnutrizione. Queste le parole della Jolie:
Mia figlia viene dall’Etiopia, una delle mie figlie… ho imparato molto da lei. È la mia famiglia, ma è anche una donna africana straordinaria e la connessione che ha con il suo paese, il suo continente è interamente sua ed è qualcosa che mi lascia davvero a bocca aperta.
Settimane fa a Vogue, l’attrice aveva parlato dell’intero processo che c’è dietro un’adozione. Un iter che Angelina Jolie conosce a fondo visto che nel 2002 ha adottato Maddox e nel 2007 Pax:
Adottare è un bellissimo modo per creare una famiglia. L’importante è parlare di tutto e condividere. ”Adozione” e ”orfanotrofio” sono parole positive in casa nostra. Con i miei figli adottivi non posso parlare della gravidanza che ho avuto, ma posso raccontargli tutto i dettagli di come li ho trovati e di come è stato guardarli negli occhi per la prima volta. Tutti i bambini adottivi arrivano insieme ad un misterioso mondo che si incontra con il tuo. Quando provengono da un altro paese, da un’altra terra, quel mistero, quel dono è tutto quello che hai. Non devono mai perdere il contatto con il loro paese d’origine. Hanno radici che tu non hai. Onorali, impara da loro. È il più bel viaggio che tu possa condividere. Non sono loro ad entrare nel tuo mondo, ma tu nel loro.