Angelina Jolie alla regia del biopic sul fotografo di guerra Don McCullin
Il biopic su Don McCullin racconterà i viaggi del fotografo nelle zone di guerra e nei luoghi più poveri del mondo.
La vita e la carriera di Don McCullin sarà raccontata nel biopic diretto da Angelina Jolie e prodotto da Tom Hardy
Quando sono trascorsi tre anni dalla sua ultima esperienza da regista per il film Per primo hanno ucciso mio padre, Angelina Jolie è pronta per tornare dietro la macchina da presa per dirigere il biopic di Don McCullin. Stiamo parlando del fotografo di guerra britannico, noto soprattutto per i suoi reportage e per le sue immagini sui conflitti urbani. Unreasonable Behaviour, questo è il titolo del film biografico, si baserà sull’omonima autobiografia di McCullin. Nel corso della sua carriera, iniziata nel 1959, il fotoreporter ha raccontato i ceti più bassi della società, raffigurando disoccupati, oppressi e poveri.
Per quanto riguarda il film, verrà prodotto da Tom Hardy e Dean Baker tramite la loro Hardy Son & Baker, e da Tim Bevan ed Eric Fellner tramite la Working Title Films. Don McCullin e Mark George ricopriranno invece il ruolo di produttori esecutivi, mentre la sceneggiatura sarà firmata da Gregory Burke e racconterà il viaggio che ha portato McCullin dalla poverissima Londra in tempo di guerra ad alcune delle zone di guerra più pericolose al mondo.
Angelina Jolie ha commentato così il progetto: “Sono onorata di avere la possibilità di portare la vita di Don McCullin sul grande schermo. Sono stata attratta dalla sua combinazione unica di coraggio e umanità: il suo impegno assoluto a testimoniare la verità della guerra, la sua empatia e il rispetto per coloro che ne subiscono le conseguenze. Speriamo di realizzare un film intransigente come la fotografia di Don, sulle persone e gli eventi straordinari a cui ha assistito e sull’ascesa e la caduta di un’era unica nel giornalismo“. McCullin ha invece dichiarato: “Avendo visto l’ultimo film di Angelina sulla Cambogia (e avendo trascorso così tanto tempo lì durante la guerra) sono rimasto molto colpito da come ha reso una rappresentazione così potente e accurata del luogo in quel momento. Con lei mi sento come se fossi in mani sicure, capaci e professionali“.