Anime false: la serie Netflix è ispirata a una storia vera?
Da dove ha origine la storia di Anime false? Lo ha rivelato la stessa autrice.
La nuova serie Anime false, giunta anche in Italia grazie alla piattaforma in streaming Netflix, racconta le vicende di una madre e di una figlia, in perenne fuga. Costrette a cambiare di volta in volta albergo, cercano di tenere il mondo esterno sempre lontano, poiché ritenuto una minaccia. Il senso di paura e paranoia del racconto prendono man mano il sopravvento, nel corso degli episodi. La credibilità delle vicende rappresentate su schermo fa pensare che dietro vi sia una storia vera, ma sarà così? Da dove nasce il nuovo TV show?
La storia vera
Con una buona sceneggiatura e la convincente recitazione degli interpreti, Anime false sta riscuotendo giudizi positivi dal pubblico e dalla critica. Che ora vuole risalire alle origini del racconto, curiosa di stabilire capire se dietro vi sia la testimonianza personale dell’autrice. Ebbene, la serie non è basata su una storia vera, bensì trae ispirazione da un libro, pubblicato dalla scrittrice Perihan Mağden nel 2009 e tradotto nella nostra penisola con il titolo In fuga. Sebbene gli eventi portati all’attenzione del lettore siano frutto della fantasia, dietro vi è davvero un passato complicato.
Nello specifico, la donna era stata subissata di critiche alla metà dei primi anni del Duemila, quando, tra le pagine del giornale Taraf, finì a processo per essersi espressa a favore dell’introduzione dell’obiezione di coscienza nel Paese natio. E andava contro, invece, il servizio di militare, che è lì obbligatorio. Le critiche mosse all’indirizzo dei poteri alti le crearono diversi problemi.
Addirittura, nel corso del processo la apostrofarono con termini pesanti, inerenti alla sua persona. Il senso di continua inquietudine deriva proprio da quel periodo. Si sentiva alla gogna di tutti e il romanzo, dal quale si basa la serie Anime false, ha rappresentato una specie di valvola di sfogo.