Anya Taylor-Joy rivela quale show Netflix l’ha “salvata” durante le riprese di Furiosa

Le atmosfere cupe di Furiosa hanno rischiato di creare degli scompensi psicologici ad Anya Taylor-Joy, ma un celeberrimo show Netflix l'ha salvata.

Anya Taylor-Joy è una delle attrici del momento. La 28enne, tra i talenti emergenti della nuova generazione di attori, vanta già un più che discreto curriculum, sia sul grande sia sul piccolo schermo. Ed è così che Variety ha scelto di dedicarle una cover story, affrontando vari temi, dal lavoro alla vita privata.

Senza sottrarsi alle domande della redazione, la giovane artista ha svelato anche un interessante retroscena su Furiousa.

Anya Taylor-Joy e il buono del mondo

Anya Taylor-Joy svela di essere stata salvata da Stranger Things durante le riprese di Furiosa - Cinematographe.it

Il regista George Miller le ha chiesto spesso durante le riprese di recitare con la bocca chiusa. Le diceva in continuazione di ripetere la scena. “Ha una fissazione con la mia bocca. Pensa che quando la tengo aperta sembro troppo giovane”, ha osservato Anya Taylor-Joy. All’inizio è stato complicato adattarsi, poi, però, da consumata professionista qual è, vi ha preso le misure.

Miller ha spiegato la scelta artistica con la durezza del mondo rappresentato, uno brutale, dove ogni emozione viene punita con la morte. Lo stesso vale per l’empatia e la gentilezza. Una prospettiva compresa dall’interprete.

Anya Taylor-Joy svela di essere stata salvata da Stranger Things durante le riprese di Furiosa - Cinematographe.it

A suo avviso, le restrizioni imposte dal regista hanno creato un’aura di tensione attorno al personaggio, perché Furiosa è repressa in continuazione nella pellicola. La visione del primo montaggio grezzo ne ha messo a dura prova la sensibilità. Già nei primi tre minuti stava piangendo e al termine non riusciva a parlare, talmente era rimasta scioccata.

Durante le riprese, Anya Taylor-Joy ha dovuto trovare dei modi per scaricare le tensioni. C’erano dei giorni in cui ne aveva davvero bisogno. Così ha sviluppato una strana dipendenza dalle storie di chi combatte in male. Si è sentita confortata guardando la quarta stagione di Stranger Things: la teneva sempre sul telefonino per ricordarsi che nel mondo esiste ancora del buono.

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