Arnold Schwarzenegger e quella famosa citazione di Terminator che proprio non gli andava giù
Ci stiamo riferendo ad una mitica frase che il celebre attore austriaco naturalizzato americano ha pronunciato all'interno di Terminator (1984)
Arnold Schwarzenegger è, senza se e senza ma, uno degli attori action più famosi della storia del cinema, c’è poco da fare. Il divo, anche politico, imprenditore, produttore cinematografico ed ex culturista austriaco ma ora naturalizzato americano ha avuto una storia molto importante nel mondo del cinema e dello sport, tra l’altro incarnando, in prima persona, alcuni leggendari film ora divenuti ancora più iconici come Terminator (1984), Conan il barbaro (1982), Atto di forza (1990), True Lies (1994) e molti altri ancora. A quanto pare, però, una sua celebre battuta proprio contenuta all’interno di Terminator, ovvero I’ll be back letteralmente “io tornerò”, è stata molto dibattuta con il regista e sceneggiatore James Cameron.
Arnold Schwarzenegger ha esordito al cinema con Ercole a New York (1970)
Nella scena in questione del film, Arnold Schwarzenegger entra nella stazione di Polizia volendo vedere Sarah Connor e Kyle Reese, peccato che viene fermato subito. Al rifiuto categorico, il robot pronuncia la mitica frase, tornando poi con la sua macchina e sfondando tutto l’ingresso della stazione. Di seguito trovate il ricordo dell’attore, che ha tirato fuori durante la sua recente apparizione da Jimmy Kimmel (come riportato da CinemaBlend).
“Con ‘I’ll Be Back’, ricordo che all’inizio abbiamo avuto una discussione, io e il regista, perché non potevo davvero – non mi sentivo davvero a mio agio con questo ‘I’ll Be Back’, questo sarà tipo di cosa. Quindi ho detto: ‘Perché non lo faccio, dato che parlo già come una macchina, potrei anche dire semplicemente: ‘Tornerò’. E lui dice: ‘No, no, non suona altrettanto bene’. ‘ Ho detto: ‘Beh, mi sembra meglio’. Dimentichiamoci del ‘io tornerò’, facciamo semplicemente ‘tornerò’. Dice: ‘Arnold, sei tu il fottuto scrittore qui?’ Cosa sta succedendo qui?’ Ho detto: ‘No, non sono lo scrittore’. Lui dice: ‘Beh, sono lo scrittore! Quindi decido cosa faremo.”
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