Ashton Kutcher si dimette dalla sua compagnia nata per proteggere i bambini dagli abusi sessuali
In un video pubblicato sui social, l'attore e la moglie Mila Kunis hanno porto ufficialmente le loro scuse.
Ashton Kutcher sta pagando caro la lettera inviata al giudice in difesa del collega Danny Masterson, poi condannato a 30 anni di reclusione per due casi di violenza sessuale. Venerdì Time ha comunicato le sue dimissioni come presidente del consiglio di amministrazione di Thorn, un’organizzazione attiva nella lotta agli abusi sessuali sui minori. Che era stato lui stesso a fondare, nel 2009, con l’allora moglie Demi Moore.
Ashton Kutcher abbandona il ruolo di presidente della compagnia fondata in difesa dei bambini vittima di abusi sessuali
In un messaggio inviato all’ente Ashton Kutcher si scusa della propria condotta. Le vittime di abusi sessuali sono state storicamente messe a tacere. E ha commesso un altro doloroso esempio di interrogatorio alle vittime che hanno trovato in sé il coraggio di denunciare, scrive Ashton Kutcher nella lettera inviata a Thorn. Per giorni lui e la dolce metà hanno ascoltato, riflettuto, appreso e conversato con i sopravvissuti, i dipendenti e la leadership. Così sceglie di abbandonare l’incarico con effetto immediato. Ashton Kutcher sente che il suo errore di giudizio non può distrarre dagli sforzi e dai bambini tutelati.
Sia Kutcher sia la consorte Mila Kunis hanno preso parola pure sui social, esprimendo le loro scuse dopo aver inviato delle lettere al giudice nel processo contro Danny Masterson. In un video entrambi riconoscono di aver peccato di superficialità. Si sono basati sull’esperienza personale, sull’aiuto ricevuto da Masterson nella lotta alle dipendenze. Non intendevano mettere sotto una cattiva luce le donne che hanno avuto la forza di denunciare. Nemmeno intendevano porre in discussione la legittimità del giudice o della giuria.
Nel messaggio inoltrato al CdA di Thorn, Ashton Kutcher sottolinea l’importanza della causa portata avanti. È profondamente dispiaciuto delle proprie azioni. Ma è orgoglioso dei risultati ottenuti nel corso degli ultimi dieci anni e continuerà a sostenere il lavoro di Thorn.
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