Ashton Kutcher sotto tiro per le dichiarazioni sull’IA nel cinema

Ashton Kutcher e le polemiche riguardanti l'uso dell'intelligenza artificiale: le affermazioni sono piuttosto controverse!

Ashton Kutcher, noto attore e produttore, ha recentemente sollevato un polverone online con le sue dichiarazioni sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella produzione cinematografica. Durante una discussione con Eric Schmidt, ex CEO di Google, Kutcher ha elogiato le potenzialità di Sora, un nuovo strumento IA per la creazione di video, scatenando un’ondata di critiche da parte di sceneggiatori e professionisti del settore creativo.

Ashton Kutcher rivela come gli piace il caffè - Cinematographe.it

Kutcher ha descritto Sora come una tecnologia rivoluzionaria che consente di generare scene realistiche in pochi minuti. “Ho una versione beta ed è piuttosto fantastica,” ha dichiarato. “Puoi creare 10-15 secondi di video che sembrano davvero realistici. Fa ancora degli errori, ma rispetto a un anno fa, i progressi sono enormi.” L’attore ha sottolineato come Sora potrebbe ridurre drasticamente i costi di produzione, eliminando la necessità di girare scene complesse o di utilizzare controfigure per le sequenze d’azione.

Inoltre, Kutcher ha ipotizzato un futuro in cui un intero film potrebbe essere generato dall’IA: “Si avrà un’idea per un film, si scriverà la sceneggiatura, poi la si inserirà in un generatore video e questo produrrà il film.” Secondo Kutcher, questa tecnologia obbligherebbe i cineasti a migliorare continuamente la qualità dei loro prodotti per mantenere l’interesse del pubblico.

Le parole di Kutcher non sono passate inosservate. Caitie Delaney, autrice di Rick and Morty, ha criticato aspramente l’attore, accusandolo di promuovere la “cannibalizzazione del settore”. Delaney ha evidenziato che l’eliminazione del lavoro umano renderebbe i progetti privi di anima e valore artistico, paragonandoli a “gusci vuoti” senza merito creativo.

Ash Laser ha definito le dichiarazioni di Kutcher “ignoranti, miopi, egocentriche e a corto di visione”. La preoccupazione principale è che l’adozione su larga scala dell’IA possa portare a una significativa perdita di posti di lavoro per sceneggiatori, tecnici e artisti.

J. Filiatraut ha sollevato la questione delle conseguenze economiche per le troupe cinematografiche, mentre lo sceneggiatore e comico Sean O’Connor ha ironizzato dicendo che, sebbene si possa creare un film di Ashton Kutcher con Sora, ciò non garantirebbe un buon risultato.

Questa controversia riflette un dibattito più ampio sul ruolo dell’IA nel settore creativo. Mentre alcuni vedono in queste tecnologie un’opportunità per innovare e ridurre i costi, altri temono per l’impatto negativo sull’occupazione e sulla qualità artistica delle produzioni. Tyler Perry, un altro gigante del cinema, ha recentemente sottolineato la necessità di stabilire regole per proteggere i lavoratori creativi dall’automazione.

Le dichiarazioni di Kutcher hanno acceso i riflettori su un tema complesso e delicato, che richiede una riflessione approfondita sul futuro del cinema e dell’industria dell’intrattenimento. La sfida sarà trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto per il lavoro umano, garantendo al contempo la qualità e l’originalità delle opere artistiche.