Asia Argento festeggia un anno di sobrietà: “Con l’alcool avevo toccato il fondo”
Nel lungo post su Instagram, Asia Argento ha spiegato come e perché ha deciso di smettere di bere.
Nonostante in tutta la sua carriera abbia cercato di trasmettere un’immagine da donna dura, ribelle e maledetta, Asia Argento nel suo privato ha dovuto fare i conti con le sue fragilità e soprattutto le sue dipendenze. L’attrice, figlia del regista Dario Argento, lo ha raccontato soprattutto nella sua biografia Anatomia di un cuore selvaggio, pubblicata lo scorso anno. Ciononostante, in questi giorni ha festeggiato un importante traguardo, ovvero un anno di sobrietà.
Asia Argento e la sua battaglia contro l’alcoolismo
Asia Argento non ha mai nascosto la sua dipendenza dall’alcool. L’attrice, in un lungo post di Instagram, ha rivelato che da un anno ormai non tocca più un bicchiere: “Oggi compio un anno di sobrietà. Chi mi conosce, chi ha letto il mio libro, o semplicemente mi ha seguita in questi 37 anni di carriera e vita pubblica, sa che fin da quando ero una ragazzina ho cercato di colmare un vuoto innato dentro di me, fatto di paure, ego, e difetti di carattere, con l’abuso di droga prima, ed alcol poi, ha scritto Asia su Instagram. Ho provato ad annegare i dispiaceri nell’oblio ma dopo un po’ hanno imparato a galleggiare. I miei ansiolitici sono diventati dei depressivi. Ero già stata sobria dal 2013 al 2016, ma poi ho avuto una ricaduta che è durata 5 anni in cui ho veramente toccato il fondo, in tutti sensi ma soprattutto spiritualmente“, si legge nel post.
Nel suo lungo post, l’Argento ha spiegato di aver deciso di smettere di bere un giorno dopo il terzo anniversario della morte del suo compagno, lo chef Anthony Bourdain che si è suicidato, a 62 anni, nel giugno 2018 e come ha vinto la sua battaglia personale contro l’alcool: “Un anno e mezzo fa, dopo la sofferenza per la perdita di mia madre, ho iniziato a praticare il buddismo di Nichiren Daishonin ed il mio karma ha iniziato a trasformarsi, così come i miei pensieri, azioni e parole. Ho ritrovato il desiderio di smettere di farmi del male, di espandere la mia coscienza, ritrovando la serenità, dei nuovi scopi ed obiettivi, un giorno alla volta. Con l’aiuto del programma di recupero di AA (Alcolisti anonimi, ndr) ho trovato la serenità, dei nuovi scopi ed obiettivi, un giorno alla volta. Mi auguro che questo “coming-out” possa aiutare ed incoraggiare altri dipendenti che soffrono ancora. C’è una soluzione, se ne può uscire!“.