Avatar 2: James Cameron paragona il lavoro a Il Signore degli Anelli
Per il suo franchise, che continuerà con Avatar 2, James Cameron voleva qualcosa di enorme che ricordasse la trilogia di Peter Jackson.
Non vi è dubbio che il progetto che James Cameron sta portando avanti con Avatar 2 – La Via dell’Acqua e i suoi sequel sia immensamente ambizioso. Il nuovo film ambientato su Pandora arriverà nelle sale ben più di 10 anni dopo l’uscita del primo capitolo e sarà interessante vedere se per il pubblico il franchise risulterà ancora rilevante. Indipendentemente da quella che sarà la risposta degli spettatori, il regista e la sua squadra hanno lavorato alacremente per concepire un continuo degno di tale nome, di portata gigantesca e che farà i conti con uno degli aspetti più temuti dai creatori di effetti digitali: la resa realistica dell’acqua.
L’elemento portatore di vita per eccellenza giocherà un ruolo cruciale in Avatar 2, come suggerisce il titolo, e James Cameron si è impegnato affinché ogni elemento della sua creazione fosse perfetto, ansioso di regalare al pubblico un’esperienza irripetibile. Intervistato da Empire, il regista ha spiegato l’approccio ai sequel paragonandolo addirittura a un franchise mastodontico come quello de Il Signore degli Anelli, firmato da Peter Jackson e basato sui romanzi di Tolkien.
James Cameron ha pensato a lungo prima di accettare di realizzare Avatar 2
Tornando con la mente al momento in cui presentò il progetto ai produttori, James Cameron ricorda: “Quello ce ho detto ai capi della Fox, al tempo, è stato: ‘Lo farò, ma dobbiamo giocare una partita più grande qui’. Ho detto: ‘Immaginate che esistesse una serie di romanzi come Il Signore degli Anelli e noi dovessimo adattarla.’ Ora, era fantastico sulla carta, ma poi ho dovuto creare i cavolo di romanzi da adattare.”
James Cameron sembra anche consapevole che la risposta ad Avatar 2 – La Via dell’Acqua potrebbe essere inferiore alle aspettative, ammettendo di aver avuto lui stesso dei dubbi sulla realizzazione dei sequel. “Ho dovuto pensare a lungo e intensamente se fare un altro film di Avatar, perché diciamo che avevamo tutto noi da perdere”, ha spiegato il cineasta, che ha aggiunto: “Quando hai qualcosa che è stato così trascendente in termini di successo, vuoi davvero provare a farlo di nuovo? C’è moltissima pressione. Ci ho pensato per due anni buoni prima di accettare l’accordo alla fine”.
Se la scommessa alla fine pagherà, lo dirà solamente il tempo. Per ora, non possiamo che continuare a fare il conto alla rovescia nell’attesa dell’uscita del primo dei quattro sequel in programma, il cui esordio nelle sale italiane è fissato al 14 dicembre.