Avatar: quella volta che Matt Damon rifiutò il ruolo: “non ho avuto scelta”
Matt Damon rifiutò il ruolo di protagonista in Avatar, uno dei più grandi successi mondiali. Ecco perché l'attore non poteva fare altrimenti.
Matt Damon è uno degli attori più noti al mondo; tra i più versatili e prolifici è stato capace negli anni di interpretare davvero qualsiasi personaggio. Da Geronimo a Will Hunting, da Salvate il soldato Ryan a Dogma, fino a Il talento di Mr. Ripley, la trilogia di Jason Bourne, Sopravvissuto – The Martian, Suburbicon e moltissimi altri, l’attore classe 1970 ha collaborato con alcuni tra i più importanti registi della Storia del Cinema. Consacrato come star dopo Will Hunting, per cui ottenne, insieme all’amico Ben Affleck l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale e la nomination al Miglior attore, Matt Damon ha rifiutato il ruolo di protagonista in uno dei più grandi successi mondiali.
La scelta “obbligata” di Matt Damon
Si tratta del ruolo di Jake Sully in Avatar, kolossal con incassi record che furono superati solo nel 2019 da Avengers: Endgame. Vincitore di 3 Oscar il film è stato acclamato da pubblico e critica. In un’intervista di The Talks, Matt Damon ha riflettuto sulle motivazione che l’ha spinto a rifiutare quella parte che gli avrebbe oltretutto fruttato 250 milioni di dollari. “Non aveva altra scelta“, ha dichiarato. “Mi sono sentito l’uomo d’affari più stupido del mondo, ma quando mi è stato offerto il ruolo avevo già firmato per The Bourne Ultimatum. Avrei dovuto abbandonare il progetto e tutta la troupe e non era giusto, neanche dal punto di vista etico“. Nonostante Matt Damon sia convinto che non ci fossero alternative e ha sempre pensato negli anni che si trattasse della scelta giusta, ha un rimpianto in particolare. “La cosa di cui sono veramente dispiaciuto“, ha detto “è aver perso l’occasione di lavorare con James Cameron, era in cima alla lista dei registi con cui mi sarebbe piaciuto poter collaborare. Ricordo che mentre stavo parlando con lui, a un certo punto mi ha detto che aveva girato solo sei film. Rimasi scioccato, io li conoscevo tutti a memoria e mi sembravano molti di più. Lui lavora molto di rado effettivamente e pensai che sarebbero passati almeno altri dieci anni prima che girasse un altro film e chissà quando avrei riavuto la possibilità di lavorare con lui“, ha poi concluso.