Avete mai visto la casa di Christian De Sica? Si trova vicino a uno dei licei più esclusivi di Roma e ha un accessorio che vorrebbero in tanti!
Il salone grande-borghese è incantevole, ma c'è soprattutto un particolare che cattura l'attenzione
Christian De Sica è il simbolo della romanità, dell’italianità e di un modo di fare film, i cinepanettoni, risultati sempre indigesti alla critica, ma ogni volta in grado di superarsi con gli incassi al botteghino. Figlio del grande maestro di cinema Vittorio, le sue battute sono entrate nell’antologia di un certo modo di girare commedie. Per motivi scenici, spesso interpreta la parte del finto arricchito, in realtà uno squattrinato: tutto aria e poco arrosto. Ricchezza, invece, accumulata nella vita vera, guadagnata in una carriera scintillante.
L’appartamento di Christian De Sica a Roma
Al primo piano di un villino di quattro, in via Aventina, vive Christian De Sica, in un appartamento opera di Andrea Burisi-Vici, dinastia d’architetti per la Roma bene. Di fronte, l’ambasciata svizzera presso le Nazioni Unite. Nei pressi il St. Stephens, il liceo più aspirazionale della capitale, per cui rampolli di rare stature e biondezze passeggiano sotto i platani.
Salone grande-borghese
Il salone grande-borghese, cotto al pavimento, custodisce preziose opere d’arte. La cucina a vista dietro un vetro ricorda il tipico ristorante stellato o la casa bling ring. Il boudoir è tutto boiserie bianche, con una nicchia, la statua di Christian De Sica e quadretti, pure pregiati, col loro lumino ottonato. Lo stile si riconosce però soprattutto nei particolari. Ecco perciò librerie rigorosamente in mogano, un ripiano con i premi ricevuti in carriera ed eccentrici posacenere di ceramica bianchi con la coroncina dorata nobiliare sopra la sua cifra, C.
Quadri da raffinato collezionista
Fiore all’occhiello della “reggia” di Christian De Sica i tanti quadri, da raffinato collezionista: Turcato, Depero, un importante Sebastian Matta, uno generosamente donato dal padrino e mentore Cesare Zavattini. Quindi, un ritratto di Andy Warhol e Basquiat in bianco e nero, l’iconica foto di Jack Lemmon e Tony Curtis vestiti da donna e truccati.