Avete visto la figlia di Massimo Ranieri? L’ha riconosciuta quando aveva 24 anni e nel 2007 l’ha presentata ufficialmente in TV
Nonostante 24 anni di silenzio, la figlia di Massimo Ranieri non prova nessun rancore.
Massimo Ranieri, all’anagrafe Giovanni Calone, è certamente uno degli artisti più poliedrici del mondo dello spettacolo italiano. I suoi talenti sono molteplici: oltre che cantante, è anche attore, conduttore televisivo, regista teatrale, showman, doppiatore e un ottimo ballerino. Insomma, un artista a 360° gradi che toglie il fiato ogni volta che sale su un palco. Se della sua carriera si sa praticamente tutto, della sua vita privata si sa lo stretto necessario. Ma noi vogliamo svelarvi qualcosa in più…
Chi è la figlia di Massimo Ranieri?
Massimo Ranieri è stato legato sentimentalmente per molti anni a Franca Sebastiani, morta il 27 maggio 2015. Dal loro amore è nata – il 6 luglio 1971 – la loro unica figlia, Cristiana Calone. Non tutti sanno, però, che Cristiana è stata riconosciuta da suo padre Massimo solo 24 anni dopo la sua nascita, ovvero nel 1995. Quando Cristiana nacque, Massimo Ranieri aveva solo 19 anni ed era all’inizio della sua carriera. Stando alle parole dell’artista, decise di allontanarsi da sua figlia sotto consiglio di qualcuno:
Ero famoso e avevo 19 anni. Mi hanno trascinato via da questa storia dicendomi che era un danno alla mia immagine. L’unico alibi che ho è che ero inesperto.
Nel 2007, hanno debuttato in tv durante un’ospitata a Domenica Live. In quell’occasione, Cristiana ha dichiarato di voler bene a suo padre e di non portargli nessun rancore per le scelte che ha fatto in passato. Inoltre, ha ripercorso il loro primo incontro:
Fino a quel momento lo avevo visto solo in tv. Il giorno che chiamò per la prima volta, mia madre sbiancò. Io gli dissi “Ciao papà”. Lui mi disse: “Che strano sentirsi chiamare così. Voglio che tu venga ospite nella mia trasmissione”. Io sono andata in jeans e maglietta, pensavo che sarei stata tra il pubblico. Invece, mi ha presentato ufficialmente. Dopo, io e la mamma siamo andati a casa da papà. Non si può vivere di rancore, di astio.
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.