Avete visto la figlia Vincent D’Onofrio? È sposata con un celebre regista e attore e la loro differenza d’età è abissale
I primi ruoli importanti li ha ottenuti solo negli ultimi anni
Ha il cinema nei cromosomi. Figlia di Vincent D’Onofrio (Full Metal Jacket, Daredevil) e Greta Scacchi, è nata il 20 marzo 1992 in Australia ed è cresciuta con la madre a Brighton, nel Regno Unito, dove, manco a dirlo, ha studiato corsi di recitazione, per poi specializzarsi a New York presso il Lee Strasberg Institute. Nonostante non abbia finora maturato numerose esperienze come attrice, Leila George è una figura che affascina la stampa.
Anche perché non si è mica sposata con un uomo qualsiasi, ma con il divo Sean Penn. Dopo due matrimoni naufragati, il 60enne ha conosciuto la ragazza e ha perso la testa per lei.
Leila George e Sean Penn: 32 anni (di differenza) e non sentirli!
Stando ai pettegolezzi, l’evento ha avuto luogo in un giorno tra la fine di luglio e i primi di agosto 2020 in videoconferenza, con testimoni (amici dei due) e un ministro di culto.
Penn avrebbe comunicato di essere convolato a nozze via Zoom. Hanno chiamato un giudice di pace e hanno celebrato in casa in pochi minuti. Insieme agli innamorati c’erano i suoi due figli e il fratello di Leila George. Finita la relazione con Charlize Theron, l’uomo sente di aver trovato la compagna ideale.
In precedenza Sean Penn è stato sposato dal 1985 al 1989 con Madonna e dal 1996 al 2010 con Robin Wright, che lo ha reso padre di Dylan Frances e Hopper Jack. Dal 2016 fa coppia fissa con Leila e, malgrado la notevole differenza d’età, il loro rapporto andrebbe a gonfie vele.
In qualità di attrice, Leila George ha ottenuto le prime parti degne di nota in Animal Kingdom e nel film tv Mother, May I Sleep with Danger? (2016) con James Franco e Robert De Niro. In Macchine mortali (2018) ha prestato il suo volto a Katherine Valentine. Il nuovo lavoro (ancora in attesa di pubblicazione) è il drammatico The Long Home con e diretto da James Franco, basato sul romanzo L’ombra di casa di William Gay.