Avete visto la sorella di Joaquin Phoenix? È la sua fotocopia e ha raccontato nei dettagli l’incredibile storia della sua famiglia
Si chiama Rain e come suo fratello Joaquin Phoenix era molto legata a River, a cui ha dedicato tutta la sua carriera.
Oltre a River, Joaquin Phoenix ha anche una sorella che segue il fratello attore in qualsiasi suo progetto o festival. Si chiama Rain ed è più grande di lui di due anni. Secondo genita di cinque fratelli, anche lei è un’attrice e cantante, che nel 2019 ha pubblicato il suo primo album da solista, dedicato al fratello River, morto quando aveva solo 23 anni nel 1993. È stata proprio Rain a raccontare la storia della sua famiglia, che da Bottom ha cambiato il cognome in Phoenix.
John Lee Bottom e Arlyn Sharon si sono sposati nel 1969, dando alla luce cinque figli: River, Rain, Joaquin, Liberty e Summer. Dopo aver passato i primi anni in viaggio insieme al gruppo religioso Children of God, la coppia e i propri figli si allontanano dal gruppo per alcuni aspetti controversi. “I miei genitori sono andati via con 100 dollari” ha detto Rain al The Guardian. La famiglia cambiò così il cognome in Phoenix e si trasferì in Florida. Rain e Joaquin iniziano quindi a recitare e ad appassionarsi anche alla musica. Rain recitò in Even Cowgirls get the blues con protagonista Uma Thurman.
Nel frattempo anche River e Joaquin iniziano la carriera di attori. Il primo recita in Stand by me nel 1986 e sembra andare tutto bene, fino al 1993, quando River muore per overdose al Viper Room, un locale di Los Angeles che prima era di proprietà di Johnny Depp.
Dopo questo tragico evento, Joaquin continua la sua carriera di attore mentre Rain si dedica alla musica. Nel 1994 si unisce ai R.E.M per registrare parte del loro album dedicato a River. Nel 1995 è in tour con i Red hot chilly peppers. Oltre alla sua carriera di cantante, continua anche con quella di attrice, recitando in film come I woke up early the day I died, O, Harry and Max e Hitch. Nel 2019 è uscito il primo album da solista di Rain, una “meditazione romantica sulla perdita”.