Babadook, la regista anticipa il prossimo adattamento horror: “Non è Stephen King”
L'annuncio completo è atteso nelle prossime settimane, con la produzione prevista per il 2025.
La regista Jennifer Kent, nota per Babadook, ha annunciato il suo prossimo progetto: un adattamento di un romanzo horror. Pur mantenendo un alone di mistero sull’identità dell’autore da cui verrà tratto il film, Kent ha confermato che non si tratta di Stephen King, un riferimento che spesso sorge quando si parla di adattamenti di opere horror. L’annuncio completo è atteso nelle prossime settimane, con la produzione prevista per il 2025.
La regista di Babadook continua a scrivere e dirigere storie horror
Il lavoro di Jennifer Kent è stato sempre caratterizzato da un’attenzione particolare verso tematiche complesse, spesso nascoste sotto la superficie del terrore. Babadook del 2014, ad esempio, esplorava il dolore e la depressione attraverso la figura di un mostro, ottenendo elogi per la sua capacità di unire horror e introspezione psicologica. Anche nel suo progetto successivo, The Nightingale, Kent ha scelto di trattare argomenti forti, rappresentando la violenza e il trauma in modo crudo, confermando il suo interesse per narrazioni che vanno oltre il semplice spavento.
“Posso dirti che, dopo Babadook, sto collaborando con un autore horror molto conosciuto per adattare uno dei suoi libri. E no, non si tratta di Stephen King. Questo è tutto quello che posso rivelare per ora. Speriamo di poter condividere ulteriori dettagli tra un paio di settimane, siamo infatti nella fase finale dell’accordo. Se tutto andrà come previsto, sono davvero entusiasta di portare avanti il progetto l’anno prossimo. Adoro Stephen King, naturalmente, ma questa volta non è lui.”
La possibilità che il nuovo progetto di Kent sia legato a un autore famoso, ma diverso da King, ha aperto il dibattito su chi potrebbe essere coinvolto. Nomi come Dean Koontz, Joe Hill, Clive Barker o Paul Tremblay sono emersi tra le ipotesi più discusse. Il prossimo film potrebbe seguire le orme di Babadook o The Nightingale, ma potrebbe anche rappresentare una deviazione tematica, allontanandosi dal trattare il dolore per esplorare nuove sfumature del genere horror.
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