Barbara Chichiarelli: l’attrice di Suburra madrina del Magna Graecia Film Festival 2020
Barbara Chichiarelli madrina della diciassettesima edizione del Magna Graecia Film Festival.
Barbara Chichiarelli, nota per la serie TV Suburra e per film come La dea Fortuna e Favolacce, è la madrina del Magna Graecia Film Festival 2020
In occasione della 17ª edizione del Magna Graecia Film Festival 2020, che si terrà a Catanzaro dal 1 all’8 agosto 2020, sarà l’attrice Barbara Chichiarelli a fare da madrina alla kermesse cinematografica ideata e diretta da Gianvito Casadonte e dedicata alle opere prime e seconde.
Il Magna Graecia Film Festival, quest’anno sarà dedicato a due giganti del cinema italiano quali Federico Fellini e Alberto Sordi, la cui arte sarà protagonista si masterclass, proiezioni, dibattiti, presentazioni di libri e performance musicali.
La Chichiarelli, classe 1985, si è avvicinata alla recitazione teatrale a alla danza in tenera età per poi intraprendere la facoltà di Arti e Scienze dello Spettacolo a Roma, che abbandonerà poco prima di terminare gli esami per poi diplomarsi presso l’accademia Silvio D’Amico di Roma nel 2013.
Il debutto sul piccolo schermo avviene nella serie TV Netflix Suburra, in cui interpreta Livia Adami, un personaggio che le regala fin da subito molto notorietà. Prende parte anche alla serie Rai La Compagnia del Cigno di Ivan Cotroneo, recita nel film Un’Avventura. Il 2020 rappresenta senza dubbio un anno fondamentale nella sua carriera vista la presenza nel cast di Favolacce, l’ultimo film dei fratelli D’Innocenzo presentato alla Berlinale, dove interpreta la moglie di Elio Germano; un ruolo che le fa meritare la candidatura ai Nastri d’Argento come Miglior Attrice Non Protagonista.
Nel suo curriculum anche la partecipazione in La dea fortuna di Ferzan Özpetek e nella serie andata in onda su Sky Atlantic 1994. Tra i suoi prossimi progetti TV invece si annovera la seconda stagione della serie La compagnia del cigno e Il segreto dell’acqua 2, mentre al cinema la vedremo nel film Singolare maschile, opera prima di Matteo Pilati e Alessandro Guida.