Beau ha paura, la reazione di Olivia Rodrigo: “Ho avuto così paura, sembrava un trip di acidi. Sono uscita dalla sala”
Olivia Rodrigo
Beau ha paura è l’ultima fatica dell’attore esperto di horror psicologico Ari Aster: la sua carriera è esplosa con l’originalissimo horror Hereditary, ma è continuata con una lunga serie di meravigliosi film inquietanti e profondi come Midsommarr. Il suo immaginario continua a sorprendere il pubblico e la critica, spesso lasciandoli senza vere parole. Beau ha paura, con protagonista uno straordinario Joaquin Phoenix, è un film che forse supera anche le caratteristiche medie della solita pellicola di Aster. I fan del regista e anche i critici lo hanno trovato decisamente inquietante, certamente più difficile da leggere rispetto al solito repertorio di Aster.
Ma non sono i soli ad aver espresso la loro perplessità riguardo il film diretto dal particolare artista. Anche una giovane attrice, spesso sotto il mirino spietato dei riflettori e dei media, ha espresso la sua (forse fin troppo) onesta opinione sul film. Non è quello che vi aspettate!
Beau ha paura, la recensione onesta della star Olivia Rodrigo: non è delle più gentili
Olivia Rodrigo ha espresso la sua opinione in modo molto onesto riguardo l’ultima fatica del regista horror Ari Aster. Non è certamente delle più lusinghiere, ma è certamente molto onesta. La sua reazione spontanea, infatti, è stata quella di molti altri spettatori e critici, che hanno trovato l’opera quasi eccessivamente criptica ed inquietante. Ma, si sa, lo scopo di Ari è proprio quello: inquietare profondamente il suo pubblico, fino a non fargli capire esattamente perché sia così turbato.
La Rodrigo ha espresso questa opinione riguardo la visione del film: “Sono una grande fan dei thriller, ma non ho mai avuto una reazione così viscerale come al film di Ari Aster, Beau ha paura. Mi sono spaventata così tanto, non ho mai reagito così. Sono dovuta uscira dalla sala durante la proiezione. Mi è sembrato di vivere un brutto trip di acido“. Insomma, non è un prodotto per il palato di tutti, ma questo non dispiacerà al regista, che vuole provocare reazioni forti ed inquietudine con le opere scomode e dolorose.