Berlinale 2018 – Touch me not e Museo acquisiti da I Wonder Pictures
I Wonder Pictures ha annunciato l'acquisizione dei due premi maggiori della Berlinale 2018, Touch me not, l'Orso d'Oro di Adina Pintilie e Museo di Alonso Ruizpalacios, l'Orso d'Argento
I due Orsi della Berlinale 2018, rispettivamente Orso d’Oro per Touch me not di Adina Pintille e Orso d’Argento per Museo di Alonso Ruizpalacios saranno distribuiti in Italia grazie a I Wonder Pictures
I Wonder Pictures, la casa di distribuzione cinematografica nata a Bologna dall’esperienza di Biografilm Festival e che da Bologna opera e distribuisce film in tutta Italia torna da Berlino con due premi prestigiosissimi.
La distribuzione porterà nelle sale italiane Touch me not di Adina Pintilie, premiato alla Berlinale con l’Orso d’Oro per il miglior film e il premio per la Migliore Opera Prima, e Museo di Alonso Ruizpalacios, premiato con l’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura dello stesso Ruizpalacios e di Manuel Alcalá.
Questi due straordinari film che hanno conquistato la Berlinale 2018, racconta Andrea Romeo, fondatore di Biografilm Festival e di I Wonder Pictures, non sono arrivati per caso nel listino di I Wonder Pictures. Sono invece come spesso accade espressione di un percorso editoriale che in questi 14 anni abbiamo portato avanti come Biografilm Festival e Unipol Biografilm Collection, indagando le tematiche e gli autori più interessanti della contemporaneità sulla scena internazionale e italiana.
aggiunge Romeo:
E poi è una grande soddisfazione, che I Wonder Pictures – la casa di distribuzione nata da questa esperienza e che dall’Emilia-Romagna opera a livello nazionale e internazionale – sia partecipe del successo di due autori e due film su cui ha scommesso per la prossima stagione.
Una regista e i suoi personaggi si avventurano insieme in un progetto di ricerca sull’intimità. Sul confine sottile tra realtà e finzione, Touch me not segue i percorsi emotivi di Laura, Tómas e Christian, offrendo un punto di vista profondamente empatico sulle loro vite. In cerca di un contatto fisico che in realtà temono profondamente, i tre lavorano insieme per superare vecchi schemi, meccanismi di difesa e taboo e per ritrovarsi finalmente liberi. Touch me not racconta come possiamo trovare l’intimità nei modi più imprevedibili, e come sia possibile amarci l’un l’altro senza perdere le nostre identità.
Juan e Wilson, eterni studenti ben oltre la trentina, stanno pianificando un colpo audace: intendono irrompere nel museo nazionale di Archelogia di Città del Messico per rubare preziosi reperti precolombiani, in particolar modo la maschera funeraria di King Pakal. Mentre le loro famiglie celebrano il Natale, loro si preparano all’azione. Il colpo va a buon fine e i due tornano a casa pieni di antichi tesori, ma la mattina dopo si rendono conto che il furto è descritto dai notiziari come un vero e proprio attacco alla Nazione. È a quel punto che capiscono la gravità delle loro azioni. Nel proseguire rocambolescamente il loro piano, Juan e Wilson si ritrovano in un viaggio che li porta dalle rovine Maya di Palenque alle spiagge di Acapulco nel futile tentativo di piazzare dei tesori così famosi e riconoscibili che nessuno osa acquistarli. Ispirato a una storia vera, Museo rappresenta al meglio con beffarda ironia il vecchio adagio “non sai quello che hai finché non ti trovi a perderlo”.