Bernardo Bertolucci: il tributo di Paolo Sorrentino e Martin Scorsese
Due grandi del cinema mondiale omaggiano una delle loro principali ispirazioni.
Dopo gli omaggi arrivati da tutto il mondo due grandi registi come Paolo Sorrentino e Martin Scorsese tributano un ricordo nei confronti di Bertolucci
“Non avendo fatto una scuola di cinema ogni sua inquadratura resterà per me una lezione” ha dichiarato Paolo Sorrentino, omaggiando il maestro Bernardo Bertolucci, poco dopo la sua scomparsa.
Hollywood omaggia Bertolucci
“Per me c’è una linea diretta Fellini-Bertolucci e nient’altro- ha raccontato all’ANSA Sorrentino- Bernardo, per me giovane autore, ha rappresentato qualcosa di mitico. Mi ricordo quando a 25 anni e senza aver fatto neanche un film fui invitato per un dopo cena a casa sua, fu un evento che mi ha segnato per sempre”, racconta l’autore.
Secondo Sorrentino, “Bernardo Bertolucci è stato un regista di una modernità assoluta, anche i suoi film più vecchi, penso ad esempio al Conformista, sono di una totale modernità, non c’è alcuna distanza tra ieri e oggi. Per me il suo modo di girare è stato qualcosa di immenso. Lui la regia l’ha fatta meglio di tutti noi messi insieme, con una maestria incomparabile. E poi penso ad un’altra sua qualità eccezionale: la curiosità, inesauribile”.
Il regista della Grande Bellezza ha anche rivelato che era insieme a Bertolucci a lavoro su un progetto, per il quale però non si sentiva all’altezza di affiancare il grande maestro.
Ma anche un altro leggendario regista ha voluto omaggiare Bertolucci. Martin Scorsese infatti si è definito “scioccato” dalla notizia della scomparsa di Bertolucci, ed ha ricordato come l’autore italiano con il suo film “Prima della Rivoluzione abbia aperto molte porte della creatività a me, così come ad altri giovani registi dell’epoca. Bertolucci ha poi continuato a tenere aperte quelle porte, realizzando film che hanno continuato ad ispirare i registi americani”.
“Si, è vero, è stato un provocatore- ha continuato Scorsese- ma aveva anche una grazia ed un che di soave che ha reso unica e speciale la sua capacità di fare film”.