Bill e Ted 3: Ed Solomon spiega perché lo sviluppo è così lento
Ed Solomon, sceneggiatore dei primi due film tornato a lavorare sul sequel, spiega perché i lavori per Bill e Ted 3 stanno richiedendo così tanto tempo, oltre a svelare che la storia sarà in parte un omaggio a George Carlin, compianto interprete di Rufus.
Da anni si parla di un possibile Bill e Ted 3, e anche se il sequel dovrebbe effettivamente vedere la luce, lo sviluppo sta richiedendo più tempo del necessario, ma secondo lo sceneggiatore Ed Solomon è necessario.
Intervistato da Digital Spy, Solomon, che ha creato i personaggi e sceneggiato i precedenti film assieme a Chris Matheson, ha spiegato che se Bill e Ted 3 richiede così tanto tempo per essere realizzato è perché l’intera squadra vuole che il progetto venga nel miglior modo possibile, avendo la saga un posto speciale nel cuore di tutti coloro che vi hanno lavorato:
“Abbiamo una sceneggiatura di cui siamo davvero orgogliosi, a cui abbiamo lavorato molto duramente, di cui abbiamo scritto molte versioni, e lo abbiamo fatto rischiando, nel senso che abbiamo trascorso anni a lavorarci perché volevamo farlo nel modo giusto, creativamente. Non è una cosa del tipo: ‘Ehi, approfittiamo tutti di Bill e Ted per fare soldi.’ È l’opposto. È qualcosa come: ‘Amiamo questi personaggi, sono stati con noi per tutte le nostre vite.’ [È così per] me e Chris, [per] Alex [Winter] e Keanu [Reeves], e volevamo fargli nuovamente visita ora che sono uomini di mezza età. Abbiamo pensato che sarebbe stato davvero divertente. Divertente e tenero.”
Solomon, che ha recentemente rivelato di aver abbandonato il remake de L’Uomo Invisibile per il Dark Universe, ha proseguito svelando che, nonostante la morte di George Carlin, il personaggio di Rufus giocherà un ruolo fondamentale nella nuova storia, che sarà in parte un omaggio all’attore e comico scomparso nel 2008. Provvisoriamente intitolato Bill & Ted Face the Music, Bill e Ted 3 è il terzo capitolo della saga con protagonisti Keanu Reeves e Alex Winter inaugurata nel 1989 con il film diretto da Stephen Herek, seguito nel 1991 da Un mitico viaggio, per la regia di Peter Hewitt.