Black Christmas: il remake di Sophia Takal nasce dalle sue emozioni
Sophia Takal, regista di Black Christmas, spiega perché ha voluto fortemente dirigere il remake dello storico horror che uscirà nelle sale italiane il 12 dicembre 2019.
Con il remake di Black Christmas Sophia Takal vuole denunciare la misoginia non ancora sradicata nel 2019
Il Black Christmas della regista Sophia Takal è il secondo remake dell’horror del 1974 che porta il sottotitolo Un natale rosso sangue.
Il film originale era incentrato sulla sorority house che diventa il bersaglio di molestie telefoniche, con la comunità che indaga la fonte del tormento e rivela scoperte terrificanti. La trama del primo remake del 2006 è analoga all’originale, anche se ha ampliato il retroscena del tormentatore al fine di spiegare i motivi delle molestie alle sorelle sorority.
Sophia Takal afferma che la sua versione di Black Christmas è ispirata soprattutto alle emozioni provate in prima persona durante la visione del film. Ecco cosa ha dichiarato la regista ad Entertainment Weekly:
Questo film è molto, molto vagamente basato su Black Christmas, direi che la trama è estremamente diversa. È più ispirato dalle sensazioni che Black Christmas mi ha fatto sentire mentre lo guardavo, questa idea di misoginia è sempre stata là fuori e mai del tutto sradicabile. Quindi quello era il punto di partenza per come sono arrivata a questa trama. Più similmente al lavoro di Luca Guadagnino con Suspiria che per un remake letterale.
Il Black Christmas originale sembra così contemporaneo e moderno per il tempo. Da allora ho la sensazione che ci siano stati così tanti film sulle sorelle sorority in cui le donne sono state rappresentate come stupide. Ciò che amo è che in questo gruppo di donne, nonostante ci fossero stati conflitti e conflitti – sai, Margot Kidder era una vera sputafuoco – tutti i personaggi femminili erano molto convincenti e forti. Volevo creare qualcosa che riflettesse il nostro il momento storico, attingendo più da ciò che l’originale ha evocato per me piuttosto che da grandi punti della trama. Per me, si trattava più di rispondere a come ci si sente ad essere una donna nel 2019?
Black Christmas – i poster ufficiali del remake horror
Come evidente fin dal primo trailer di Black Christmas, era chiaro che questo nuovo approccio avrebbe reinventato una serie di concetti del film originale. Takal ha notato che la sua versione del film, co-scritto con April Wolfe, è stata ispirata dalla diffusa rivelazione di abusi nella nostra cultura.
All’inizio del Movimento #MeToo sembrava che ci fosse una resa dei conti davvero grande, in particolare nell’industria cinematografica, ma generalmente in molti settori in cui uomini potenti venivano chiamati per il loro comportamento predatorio. E poi, all’inizio del 2019, ho sentito da molte donne che conosco, lo slittamento di questi uomini predatori in posizioni di potere e questa sensazione di “Oh, anche quando hai vinto la battaglia, devi continuare a combattere questa struttura patriarcale”. Sembrava che tutte le donne e gli uomini coinvolti nel film, sullo schermo e al di fuori, fossero davvero impegnati ad esplorare quella sensazione e davvero interessati a fare un film a riguardo.
Il remake di Black Christmas diretto da Sophia Takal arriverà nelle sale italiane il 12 dicembre 2019 distribuito da Universal Pictures.