Black Panther 2: Letitia Wright qual è stata la parte più difficile per l’interpretazione di Shuri
Il personaggio, all'interno di questo secondo capitolo, ha decisamente un'importanza fondamentale.
Black Panther 2 (titolo completo, Black Panther: Wakanda Forever) è il recente lungometraggio diretto da Ryan Coogler (in realtà già regista del primo capitolo) che ha portato nuovamente sul grande schermo le avventure di una delle nazioni fittizie più misteriose del mondo Marvel ovvero il Wakanda, raccontando inoltre una storia molto tragica, con il passaggio del vecchio Re del Wakanda T’Challa (che ha il volto di Chadwick Boseman) con il successivo. Un doveroso omaggio che Kevin Feige, Coogler e tutta la troupe e il cast artistico hanno voluto dedicare proprio a Boseman, scomparso nell’estate del 2020 a causa di un tumore.
Black Panther 2 è arrivato nelle sale italiane il 9 novembre 2022
Questa dura scomparsa presente in Black Panther 2 porta anche a misurare nuovamente i ruoli, cercando più o meno di trovare un bilanciamento perfetto. Non è una novità, ovviamente, che sorella di T’Challa, ovvero Shuri (che è interpretata da Letitia Wright) è una di quelle figure che ha più importanza. In una recente intervista che l’attrice ha tenuto per ComicBook, la diva ha raccontato qual è stata la difficoltà più grande dietro l’interpretazione di Shuri.
“Quindi, nel secondo film, quelle sono emozioni completamente diverse da quelle che ha portato nel primo film. Ma è un’energia diversa da quella che porto di solito. Sono spensierata e divertente. Lo sono. Lasciami riconoscere un po’ di merito. Ma mantenere quell’energia per tutto il tempo è abbastanza difficile. Ma mi piace anche entrare nel dramma di Solo il lavoro interiore profondo e oscuro che devi fare.“
Vi ricordiamo che Black Panther 2, prodotto nel dettaglio da Marvel Studios con la distribuzione ovviamente di Walt Disney Studios Motion Picture, ha visto la produzione esecutiva di Victoria Alonso, Barry Waldman, Louis D’Esposito con la sceneggiatura ad opera dello stesso Ryan Coogler in compagnia di Joe Robert Cole.
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