Black Widow: Amy Seimetz spiega perché ha detto no alla regia
La regista ha detto no al cinefumetto della Casa delle Idee. Ecco perché-
Quando i Marvel Studios hanno iniziato a cercare la regista per Black Widow, una delle prime scelte è stata Amy Seimetz
Oltre a lei c’erano altre quattro scelte per Black Widow, e cioè Lucrecia Martel, Amma Asante, Kimberly Peirce e Maggie Betts. In una recente intervista l’attrice, sceneggiatrice e cineasta ha spiegato perché ha detto no alla pellicola con protagonista Scarlett Johansson. La Seimetz, per la cronaca, ha recitato in dozzine di film e serie TV nel corso degli anni, ma si è anche cimentata dietro la macchina da presa. Il suo primo lungometraggio è stato Sun Do not Shine. Ma perché ha detto no a un film che fa parte di uno dei franchise più immensi e famosi della storia? Ecco cosa ha detto:
Ho preso le distanze dal progetto Black Widow perché non era conforme a quel che volevo fare io, non era la mia voce. Lavorare a film commerciali è utile ma io non volevo farlo perché non avrei potuto esprimere la mia voce. I Marvel Studios avevano detto che avrei dovuto firmare un accordo per tre anni e per me era molto tempo. Ho detto loro che amo quel che fanno ma che non sarebbe stata una buna idea per me lavorare al loro progetto.
Alla fine la Casa delle Idee ha assunto Cate Shoreland per dirigere la prima pellicola in solitaria di Black Widow, che vedrà Natasha Romanoff in un periodo precedente al primo film in cui l’abbiamo vista, che è stato Iron Man 2.